Giornata senza grandi gioie per gli scugnizzi mandati in giro per la penisola a farsi le ossa. Perde il Crotone di Dezi ed il Gubbio di Lasicki. La Reggina di Roberto Insigne pareggia in casa con la Lupa Roma ma il talentino di Frattamaggiore fallisce un penalty da tre punti proprio allo scadere. Vince Fornito con il Cosenza, lo scugnizzo azzurro rimedia però un’espulsione, ed il Messina di Donnarumma. Anche l’Alessandria s’impone bene sul Pordenone, ma Nicolao osserva la vittoria dalla panchina. Resta in panca anche Daniele Celiento che vede la sua Pistoiese pareggiare 0-0 in casa dell’Ancona. Fermo ancora ai box Emanuele Allegra.
GENOA-EMPOLI (Sepe)
TRAPANI-CROTONE 3-1 (Dezi)
Nonostante un buon primo tempo, ed alcune interessanti occasioni da gol, il Crotone si deve arrendere al Trapani, decisamnete più incisivo e concreto, soprattutto nella seconda frazione. A passare in vantaggio sono proprio i siciliani con Ciaramitaro. Ad inizio ripresa arriva però il pari del Crotone con Torregrossa che al 48′ insacca la rete del momentaneo 1-1. Il Crotone a dire il vero avrebbe anche le occasione per ribaltare la gara (una su tutti un tiro da fuori del napoletano Dezi). Alla poca precisione del Crotone risponde il cinismo del Trapani, nella persona del suo bomber Macosu, in rete al 62′. A chiudere definitivamente il match sul 3-1 ci pensa poi Ciaramitaro con la sua doppietta personale al minuto 72.
Nel Crotone sempre più in crisi da salvare soltanto la buona prestazione (soprattutto nel primo tempo). Prova non completamente negativa per i napoletano Dezi e Maiello (entrambi in campo per tutti i 90′, così come l’ex Napoli Ciano), anche se, se si vorrà imprimere una svolta alla stagione, occorerrà immediatamenta cambiare registro ad un inizio di campionato decisamente al di sotto delle aspettative.
REGGINA-LUPA ROMA 1-1 (R. Insigne)
“Daniel lotta come un Leone”, questo lo striscione apparso sulle gradinate dello stadio Granillo di Reggio Calabria a far da scenografia al match tra Reggina e Lupa Roma. Le rivalità, il calcio, tutto va in secondo piano quando a 19 anni vieni operato per un tumore al cervello. La città, lo stadio, la gente tutta risponde con rumorosa eleganza portando alta la bandiera della speranza per Daniel Leone, che possa vincere la sua partita più importante. E nel mezzo c’è un match da giocare che Roberto Insigne potrebbe decidere a tempo quasi scaduto, con un rigore che il fratello di Lorenzo calcia sul palo, l’urlo del goal strozzato in gola dopo aver spiazzato il portiere Rossi. E’ un pareggio che sa d’amaro per gli amaranto, che hanno dominato nel primo tempo sfruttando in contropiede gli spazi lasciati dalla difesa ospite ed è proprio da una di queste situazioni che nasce il goal, di Louzada su lancio di Rizzo, il brasiliano a tu per tu con l’estremo difensore avversario non sbaglia e porta i suoi in vantaggio. Nella ripresa la doccia gelida del goal di Raffaello al 50′, il pareggio dei capitolini manda in tilt la gara che esplode con occasioni e capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra. Avrebbe anche l’occasione di vincerla, la Lupa Roma, la partita, con il suo uomo migliore, Perulli, croce e delizia dei laziali, spina nel fiano della difesa calabrese ma sempre impreciso negli ultimi metri, calciando in porta quando era preferibile passare ad un compagno smarcato, in occasione dei tanti contropiedi concessi dalla Reggina, e servendo l’assist quando invece era preferibile concludere. Partita dai due volti anche per Roberto Insigne, praticamente perfetto fino alla conclusione che sbaglia irrimediabilmente ogni volta. A giro su punizione, duettando con Masini, raccogliendo gli assist di Dall’Oglio, l’imprecisione avvolge il piede mancino di Roberto che avrebbe l’occasione di salvare i suoi, a tempo praticamente scaduto, dopo l’ennesima azione personale che lo ha visto superare due avversari e involarsi verso la porta fino ad arrivare in area di rigore, dove viene fermato fallosamente. Cerca il pallone, lo pretende, con la rabbia del leader, in assenza di Di Michele si assume la responsabilità di calciare il penalty che fallisce centrando in pieno il palo, la metafora perfetta del suo match di stasera.
MESSINA-LAMEZIA 1-0 (Donnarumma)
Dopo il Cosenza di Fornito, corsaro a Matera (2-3 il finale) anche il Messina di Daniele Donnarumma (in campo 83′, prima di cedere il posto a Cane) riesce a portare a casa i tre punti. Sparring partner dell’impresa odierna è un Vigor Lamezia non propriamente irresistibile. Per regolare gli ospiti basta un penalty dell’eterno ‘Re’ Giorgio Corona al minuto 32. A proposito di calcio ‘che conta’, in campo per circa mezz’ora anche Domenico Giampà, tra i protagonisti del Messina dei miracoli di metà anni ’2000. Quest’oggi, però, Giampà (che tutti ricorderete per un grave infortunio occorso dopo uno scontro con i tabelloni pubblicitari a bordo campo) ha vestito l’ingrato ruolo dell’ex di turno, senza riuscire, tuttavia, a graffiare la sua ex squadra.
MATERA-COSENZA 2-3 (Fornito)
Arriva la prima vittoria stagionale del Cosenza di Beppe Fornito, che riesce ad espugnare il difficile campo di Matera dopo una prestazione caparbia e, soprattutto, molto nervosa da ambo i lati.
Uno dei più nervosi risulta essere proprio il fantasista (o, come oggi, mezzala) di proprietà azzurra. Nonostante una buona gara, infatti, Fornito ha lasciato anzitempo il campo a causa di una doppia ammonizione maturata tra il 3′ ed il 20′ della ripresa.
Passando alla gara, sugli scudi Iannini e Cori, autori di quattro dei cinque gol odierni (doppietta sia per il centrocampista lucano che per il bomber calabrese). Di Calderini l’altra rete (in favore del Cosenza) che vuole dire uno bello smacco alla crisi.
GUBBIO-PONTEDERA 0-1 (Lasicki, Allegra)
Grazie alla rete iniziale di Grassi il Pontedera espugna il campo del Gubbio e consolida il terzo posto in classifica. Sfida mancata tra due “scugnizzi” provenienti dal Napoli. Il difensore Lasicki è sceso in campo da titolare nella formazione casalinga di Acori, disputando tutti i 90′. Non è nel gruppo di Indiani anche quest’oggi Allegra, ancora alle prese con l’infortunio.
ANCONA-PISTOIESE 0-0 (Celiento)
Senza vinti nè vincitori la sfida tra Ancona e Pistoiese. Allo stadio Del Conero, partono meglio gli ospiti che nei primi 3 minuti creano ben due palle gol ma Aprea risponde presente. Quasi allo scadere della prima frazione sono i padroni di casa a sfiorare il vantaggio. Nella ripresa girandola di cambi ma Daniele Celiento, giovane di proprietà del Napoli, in prestito ai toscani allenati da Cristiano Lucarelli, assiste al pareggio degli arancioni non entrando in partita. Onore al merito invece ai 12 tifosi della Pistoiese accorsi ad Ancona.
ALESSANDRIA-PORDENONE 3-0 (Nicolao)
Balzo in avanti dell’Alessandria di D’Angelo che archivia la pratica Pordenone (fanalino di coda del girone A) con un netto 3-0. Di Cavalli a fine primo tempo e Marconi e Guazzo nella ripresa le marcature. A questo punto i piemontesi salgono a quota 14 punti in nove giornate, frutto di tre vittorie e ben cinque pari (solo una sconfitta). Resta in panca Giuseppe Nicolao: il promettente terzino di proprietà del Napoli non ha preso parte alla gara.
TORRES-MANTOVA 1-1 (Novothny)
Finisce 1-1 l’incontro tra Sassari Torres e Mantova, valido per la nona giornata del girone A di Lega Pro. I padroni di casa passano subito in vantaggio al 1′ con Balistreri e cercano di gestire il prezioso risultato scoprendosi solo in ripartenza. La formazione lombarda dal canto suo si riversa nella metà campo avversaria in maniera decisa solo nel finale di gara. Juric inserisce poi all’80′ l’attaccante magiaro classe ’94 Novothny, rischiando il tutto per tutto. La scelta coraggiosa lo premia al 90′, momento in cui arriva la marcatura di Scalise.
EMPOLI-GENOA 1-1 (Izzo)
Solo panchina per Armando Izzo nel monday night della serie A. Non va oltre il pareggio il suo Genoa contro l’Empoli. In vantaggio con Bertolacci si fa raggiungere nei minuti finali da un gol, con la mano, di Tonelli.
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