Il 1 settembre è la data chiave, la chiusura del mercato. Si tratta di un momento spartiacque ogni anno ma in questo caso lo è ancora di più, dopo un’estate calda in cui si è verificato quello che prometteva De Laurentiis: un periodo di entrate
Fra poco tempo si fa sul serio, si riparte e fra poco più di un mese il Napoli inizia il campionato con una trasferta a Verona storicamente delicata. I “geni del marketing”, che gestiscono la serie A, hanno smontato anche la sacralità della prima giornata
Il Napoli sembra fermo ma non lo è, la sensazione è di un club in stand-by ma non è così, si muove anche se lentamente e in maniera complessa. Le incertezze iniziano in porta: Ospina sta andando via, probabilmente andrà all’Al Nassr in virtù di
In amore, tra mito e realtà, esiste la leggenda della crisi del settimo anno. Nel Napoli, invece, è prassi abbastanza diffusa la crisi del secondo anno nel rapporto tra De Laurentiis e gli allenatori. È sfuggito Mazzarri a quest’abitudine, anzi le prime scosse sono arrivate
Altrove c’è già la campagna abbonamenti in corso, al Napoli s’attende un accordo per la riformulazione delle entrate non riscosse dall’amministrazione comunale riguardo al canone d’uso dello stadio Maradona. La campagna abbonamenti a Fuorigrotta ovviamente manca dalla stagione 2019-20, quella interrotta dalla pandemia che incombeva
“Ci sono dei giocatori che diventano condizionanti per lo spogliatoio se non giocano”, questa frase di De Laurentiis durante la conferenza stampa a Palazzo Petrucci rappresentava già un messaggio verso l’addio di Mertens prima dello scontro sulle cifre. Più forte anche della solita provocazione sulla
Il momento è complicato, il Napoli ha la sfida più difficile dell’era De Laurentiis: abbassare il monte ingaggi, costruire una squadra competitiva magari anche rinnovandola perché a fine ciclo, usando un’espressione di Spalletti. Tutto questo va fatto poi dopo che per anni il Napoli ha
Più difficile del 2013, quando andò via Mazzarri e ci fu la rivoluzione Benitez o del 2015, quando l’arrivo di Sarri diede vita ad una bellissima storia, o del 2018 con Ancelotti. Il Napoli di De Laurentiis ha nel 2022 la sfida più complessa della
Dopo la sconfitta di Empoli, c’era il rischio che il Napoli si buttasse un po’ via, travolto anche dal clima di abbandono e contestazione respirato nella gara contro il Sassuolo. Il Napoli, invece, ha dato una risposta da squadra seria battendo Sassuolo, Torino e Genoa,
Si meravigliano tutti del lavoro di Pioli, come se avesse iniziato ieri a fare l’allenatore. La comunicazione è tutto, nel calcio mediatico diventa un aspetto totalizzante e forse la sensazione di sorpresa è dovuta al fatto che Pioli è un normalizzatore, mette sempre la squadra
Il 1 settembre è la data chiave, la chiusura del mercato. Si tratta di un momento spartiacque ogni anno ma in questo caso lo è ancora di più, dopo un’estate calda in cui si è verificato quello che prometteva De Laurentiis: un periodo di entrate
Fra poco tempo si fa sul serio, si riparte e fra poco più di un mese il Napoli inizia il campionato con una trasferta a Verona storicamente delicata. I “geni del marketing”, che gestiscono la serie A, hanno smontato anche la sacralità della prima giornata
Il Napoli sembra fermo ma non lo è, la sensazione è di un club in stand-by ma non è così, si muove anche se lentamente e in maniera complessa. Le incertezze iniziano in porta: Ospina sta andando via, probabilmente andrà all’Al Nassr in virtù di
In amore, tra mito e realtà, esiste la leggenda della crisi del settimo anno. Nel Napoli, invece, è prassi abbastanza diffusa la crisi del secondo anno nel rapporto tra De Laurentiis e gli allenatori. È sfuggito Mazzarri a quest’abitudine, anzi le prime scosse sono arrivate
Altrove c’è già la campagna abbonamenti in corso, al Napoli s’attende un accordo per la riformulazione delle entrate non riscosse dall’amministrazione comunale riguardo al canone d’uso dello stadio Maradona. La campagna abbonamenti a Fuorigrotta ovviamente manca dalla stagione 2019-20, quella interrotta dalla pandemia che incombeva
“Ci sono dei giocatori che diventano condizionanti per lo spogliatoio se non giocano”, questa frase di De Laurentiis durante la conferenza stampa a Palazzo Petrucci rappresentava già un messaggio verso l’addio di Mertens prima dello scontro sulle cifre. Più forte anche della solita provocazione sulla
Il momento è complicato, il Napoli ha la sfida più difficile dell’era De Laurentiis: abbassare il monte ingaggi, costruire una squadra competitiva magari anche rinnovandola perché a fine ciclo, usando un’espressione di Spalletti. Tutto questo va fatto poi dopo che per anni il Napoli ha
Più difficile del 2013, quando andò via Mazzarri e ci fu la rivoluzione Benitez o del 2015, quando l’arrivo di Sarri diede vita ad una bellissima storia, o del 2018 con Ancelotti. Il Napoli di De Laurentiis ha nel 2022 la sfida più complessa della
Dopo la sconfitta di Empoli, c’era il rischio che il Napoli si buttasse un po’ via, travolto anche dal clima di abbandono e contestazione respirato nella gara contro il Sassuolo. Il Napoli, invece, ha dato una risposta da squadra seria battendo Sassuolo, Torino e Genoa,
Si meravigliano tutti del lavoro di Pioli, come se avesse iniziato ieri a fare l’allenatore. La comunicazione è tutto, nel calcio mediatico diventa un aspetto totalizzante e forse la sensazione di sorpresa è dovuta al fatto che Pioli è un normalizzatore, mette sempre la squadra
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