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Napoli, attento al centrocampo! Tra le indicazioni di Porto e del mercato…

La valorizzazione dei giovani è una priorità, le storie di Maiello, Izzo e Ciano devono fungere da esempio. La cessione di Tutino all'Avellino è un errore

Agosto entra nel vivo, mancano tredici giorni all’inizio del campionato, al tanto atteso esordio al Mapei Stadium, e tre settimane precise al termine della campagna trasferimenti. Il calciomercato terminerà il 31 Agosto alle ore 23, il Napoli ha il dovere di accelerare i tempi per formare un organico al momento ancora incompleto e con tante incertezze dovute ai tanti giocatori in uscita non ancora ceduti. Entro il 22 Agosto alle ore 12:00 va consegnata in prima istanza la rosa di venticinque giocatori che affronterà la stagione 2015-16, sarà poi modificabile fino al 2 Settembre a mezzanotte. Sarri a Castelvolturno al momento lavora con trenta calciatori ma Andujar, Dumitru, Zuniga e De Guzman sono fuori rosa in attesa di buone notizie dal mercato. Non sono a Castelvolturno ma non rientrano nei piani anche Vargas e Fideleff che portano il numero di giocatori tesserati a ben trentadue elementi. Iniziare la stagione con vari elementi fuori rosa sarebbe sicuramente una prospettiva molto complicata da gestire, si alimenterebbero possibili tensioni nello spogliatoio. Perciò il Napoli ha necessità assoluta di effettuare delle cessioni prima di puntellare l’organico con gli altri rinforzi necessari. Il primo a partire dovrebbe essere Gokhan Inler a causa anche del contratto in scadenza nel 2016 che costringe il Napoli alla cessione per non perdere a parametro zero un investimento di circa 16 milioni di euro compiuto nell’estate del 2011. De Laurentiis e Giuntoli vorrebbero che lo svizzero accettasse il Leicester che presenta al Napoli un’offerta di 5 milioni più 1 di bonus mentre Inler è fortemente attratto dallo Schalke 04 e dal Besiktas le cui proposte sono, però, inferiore rispetto alla squadra allenata da Claudio Ranieri. L’agente Dino Lamberti in tal senso chiede una buonuscita per assecondare il desiderio del Napoli e portare il proprio assistito in Premier League, si cerca di trovare un accordo tra le parti. Anche De Guzman è un profilo con estimatori sul mercato: le dimissioni di Bielsa hanno raffreddato la trattativa con l’Olympique Marsiglia, c’è anche il Bologna fortemente interessato. Corvino vorrebbe acquistare il centrocampista olandese in prestito con diritto di riscatto da esercitare obbligatoriamente a giugno, si cerca un accordo per ammortizzare il lauto ingaggio di De Guzman che al Napoli percepisce 1,5 milione di euro. Naturalmente in caso di partenza sia di Inler che di De Guzman, sarà necessario intervenire sul mercato alla ricerca di una mezzala capace di sostenere le due fasi, un profilo che possa svolgere nel gioco di Sarri il lavoro che compievano Vecino e Croce. Non sarà possibile in tutte le partite supportare Hamsik e tre giocatori d’attacco, perciò sarà fondamentale avere un’alternativa che dia maggiori garanzie in copertura. Il Napoli, dopo la cessione di Inler, probabilmente si fionderà su Jacopo Sala che può giocare sia da esterno basso che da mezzala destra (in tal caso David Lopez potrebbe essere schierato a sinistra) ma comunque il centrocampo in tal senso non sarebbe completo. La svolta è sempre lì nel mezzo, nel secondo tempo di Porto tante variabili hanno fatto in modo che il Napoli fosse più propositivo: sicuramente la presenza di Higuain, i cambi degli avversari ma anche la prestazione migliore dei centrocampisti che hanno giocato nella ripresa. David Lopez ha dato sostanza alla mediana al posto di un Hamsik evanescente, Jorginho è parso più ispirato di Valdifiori e anche Allan ha preso più coraggio visto il nuovo equilibrio di squadra.

Dezi piace all’Empoli, da circa un mese la società toscana e Giampaolo hanno chiesto informazioni in merito alla sua collocazione tattica sia a Sarri che a Drago, l’ex allenatore del Crotone ora al Cesena. Dopo Maiello, anche Dezi e Luperto entro la fine del mercato potrebbero trasferirsi al club di Corsi e chissà se questi movimenti possano riaprire la pista Saponara che al momento non è una priorità. Un’eventuale partenza di El Kaddouri rilancerebbe la trattativa per un giocatore molto gradito a Maurizio Sarri. Il Napoli intanto guarda già alla prossima stagione, sarà fondamentale inserire in rosa quattro giocatori prodotti dal vivaio. Se non ci saranno stravolgimenti, dovrebbero essere Sepe, Maiello, Lorenzo e Roberto Insigne. L’acquisto di Maiello va in questa direzione, Roberto Insigne ad Avellino ha iniziato la sua avventura in Coppa Italia contro la Casertana con un’ottima prestazione e sarà seguito con grande attenzione da Giuntoli durante tutta la stagione. La gestione dei giovani rappresenta il punto più dolente dell’era Bigon, vista la mancata valorizzazione di Izzo, Ciano e Maiello. Con l’arrivo di Cristiano Giuntoli, il Napoli è chiamato ad una svolta totale, autentica in merito a quest’argomento e non tutte le scelte compiute finora sono state valide. Gennaro Tutino ha potenzialità importanti, mandarlo, dopo un anno in cui ha giocato poco a causa di un infortunio all’Avellino che ha un reparto offensivo in cui è coperto da Trotta, Castaldo, Roberto Insigne, Soumarè, Mokulu e Tavano significa pregiudicare il suo percorso di crescita. La mancata convocazione di Tesser per la partita di Coppa Italia contro la Casertana conferma la difficoltà che potrà avere in Irpinia. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, le storie di Maiello, Izzo e Ciano devono fungere da lezione, bisogna rimediare quanto prima all’errore compiuto e inserire Tutino in un discorso più produttivo per la sua valorizzazione.

De Laurentiis intanto è sempre più criptico nella sua comunicazione, un giorno infiamma la piazza dicendo che dopo le coccarde della Coppa Italia è il momento di organizzarsi per mettere altro sulla maglia, l’altro giustamente usa il profilo basso, parla di crescita e difende le sue scelte su Sarri e Giuntoli. “Non si lavorava così tanto dai tempi di Mazzarri”, ha detto il patron del Napoli. Mazzarri non era il traditore, quello che è voluto andare via, che teneva il profilo basso, riducendo le ambizioni del club, che ha bocciato Verratti? Giusto, la ruota adesso gira, bisogna gettare fango su Benitez. Sì, proprio Rafa, l’uomo dell’internazionalizzazione, della crescita nel ranking, della Supercoppa vinta a Doha. Pochi concetti, chiari, serietà e profilo basso, gli attacchi demagogici a tutti quelli che vanno via hanno stancato tutti, tifosi e addetti ai lavori. La svolta è anche nella comunicazione, la crescita societaria passa anche per le dichiarazioni pubbliche del presidente.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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