Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un vecchio proverbio che nel calcio sembra una sentenza, un dato della storia di questo sport. Ricordate il Napoli di Benitez? Al primo anno l’inizio fu splendido, sulle ali dell’entusiasmo per la nuova era gli azzurri conquistarono sei vittorie e un pareggio nelle prime sette giornate prima di cadere a Roma contro i giallorossi. Nella seconda stagione di Rafa, invece, lo shock di Bilbao ha caratterizzato una partenza stentata in cui spiccano le sconfitte contro Chievo ed Udinese e il pareggio interno contro il Palermo. In una città come Napoli, in cui la variabile del termometro dei sentimenti è impazzita, iniziare bene l’annata è fondamentale per non farsi travolgere da depressione, ansia e insicurezza. Sarri ha trasmesso un po’ di preoccupazione in conferenza stampa quando ha fatto riferimento alla sua storica difficoltà nelle prime partite ufficiali. Non si tratta di scaramanzia o ricorrenza della sfortuna ma di un metodo di preparazione atletica alla Zeman che produce una condizione atletica “diesel” destinata a crescere durante la stagione. Sarri sta lavorando a Dimaro su un tipo di preparazione che prevede il 70% degli sforzi compiuti con il pallone e il 30% a secco, percentuali che saranno riviste durante la stagione, spostandosi verso il confronto 80-20%. Considerando l’attenzione ai movimenti senza palla e l’utilizzo del Gps per monitorare i “chilometri” percorsi anche quando si gioca con il pallone, possiamo definire i metodi di Francesco Sinatti (coadiuvato da Corrado Saccone), il preparatore atletico di Sarri, tra i più faticosi dell’intera serie A. Il gruppo a disposizione di Sarri era abituato ad un altro tipo di lavoro di preparazione in ritiro, con l’uso continuo del pallone e stanno faticando nel seguire l’intensità richiesta da Sarri. Dopo dieci giorni di ritiro, il Napoli è già a quattro stop: Reina, Strinic, David Lopez e Hamsik. Lo staff di Maurizio Sarri dovrà valutare i dati in suo possesso e agire per migliorare la condizione generale. Il 23 Agosto inizia il campionato, lunedì prossimo saranno sorteggiati i calendari, il Napoli per la questione San Paolo giocherà la prima in trasferta come nella scorsa stagione. Anche il mercato procede a rilento, il ritiro è al giro di boa e Sarri non può ancora contare su due acquisti fondamentali per il suo scacchiere tattico: Allan e Astori. E’ fondamentale che entrambi arrivino quanto prima, che Sarri abbia la possibilità di lavorare quanto più è possibile con la rosa che avrà a sua disposizione durante la stagione. L’allenatore avrebbe così tempo e modo di trasmettere la sua filosofia di gioco, l’identità tattica che dovrà acquisire i movimenti richiesti sia in fase difensiva che offensiva. Il mercato non si deve assolutamente fermare ad Allan, c’è bisogno di migliorare ancora la rosa in difesa e a centrocampo. Dopo Astori, il Napoli ha la necessità di potenziare la retroguardia con un difensore centrale giovane e veloce, un esterno basso in grado di assicurare la capacità di svolgere le due fasi. E’ sempre Vrsajiko il nome principale su cui si lavora, si cerca l’accordo sia con il Sassuolo che con gli agenti del calciatore. Servirà poi un’altra mezzala con le caratteristiche di Allan: dinamico, con buona tecnica, capace di coprire i cinquanta metri sulle indicazioni di Sarri. Per il reparto offensivo s’attenderanno eventuali cessioni che stimoleranno dei movimenti in entrata, a partire da El Kaddouri che potrebbe finire al Sassuolo nell’affare Vrsajiko. Il nome più caldo è Diego Perotti ma non essendo una priorità bisogna stare attenti che, se non riuscisse ad acquistare Perisic, potrebbe fiondarsi sul talento del Genoa. Discorsi futuribili, il mercato è ancora lungo e tutto può ancora succedere ma la priorità è il restyling di difesa e centrocampo di cui ha bisogno Sarri che non apprezza gli allenatori che parlano di mercato. In cuor suo Sarri, però, attende gli innesti giusti per valorizzare la cura maniacale degli aspetti tattici e la missione di correggere la fase difensiva che ha investito il nuovo allenatore del Napoli dal suo primo giorno d’insediamento.
A cura di Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro