Dimaro è il regno della serenità, neanche l’entusiasmo dei napoletani riesce a stressare più del dovuto la tranquillità che domina la scena in Val di Sole. Durante quest’estate, sugli spalti del centro sportivo di Carciato si è visto qualche tifoso in meno soprattutto per l’assenza di molti giocatori rappresentativi: Higuain, Mertens e Zuniga su tutti. Il gruppo degli azzurri è concentrato, si lavora in vista del play-off di Champions, appuntamento che non si può assolutamente fallire. Sul finale di ritiro, però, tre episodi hanno mostrato qualche fibrillazione interna. Si tratta di tre storie diverse, di differente consistenza ed intensità. Ha aperto le danze Lorenzo Insigne che si è rifiutato di parlare venerdì scorso durante la presentazione della rosa. Un lungo battibecco con Nicola Lombardo, direttore dell’area comunicazione, che lo invitava a parlare ai tanti tifosi presenti ed ha avuto il suo epilogo nell’ultimo vistoso no del talento di Frattamaggiore quando Lombardo gli diceva che poteva parlare anche in napoletano. Nonostante quest’episodio, i tifosi negli allenamenti dei giorni successivi hanno dedicato applausi e cori a Insigne.
Ci sono varie motivazioni dietro il gesto di Lorenzo Insigne: l’attaccante classe ’91 attende l’adeguamento contrattuale, come prevedeva l’intesa di un anno fa. De Laurentiis e Bigon nicchiano, aspettano nonostante la piena convinzione nel valore del ragazzo che ha partecipato anche agli ultimi Mondiali con la Nazionale di Prandelli. Dovrebbe esserci un incontro a breve tra il Napoli e l’entourage di Insigne proprio per discutere della questione contrattuale ma anche della nota discussione in merito alla posizione in campo. Benitez ha sperimentato in ritiro anche il 4-3-3 ma ha ribadito a Lorenzo che deve coprire tutta la fascia, lavorando sulle due fasi, e che solo così può completarsi come giocatore di livello internazionale. Insigne, però, vorrebbe sentirsi libero di esprimersi le sue potenzialità, di concentrarsi sulla fase offensiva, sugli ultimi venti metri. La serata della discordia nasce in questo clima, nei prossimi venti giorni la situazione sarà affrontata e potrebbero arrivare delle novità. Si può definire risolto il caso Callejon, allontanato domenica mattina da Benitez durante l’allenamento perchè non svolgeva con la giusta intensità un esercizio in allenamento. Sono episodi che in campo succedono, riguardo allo spagnolo non ci sono retroscena sul mercato. Le offerte di Chelsea ed Atletico Madrid l’hanno sicuramente fatto vacillare ma già da tempo ha compreso che la società non ha nessuna intenzione di venderlo e si è accordato con Rafa Benitez per vivere al meglio la prossima stagione a Napoli. La frizione Callejon è definitivamente rientrata, lo confermano le parole dell’intervista rilasciata a Marca dall’ex Real Madrid (clicca qui per leggere l’intervista).
Benitez ha provato a gettare acqua sul fuoco in merito alla situazione di Valon Behrami ma le sue dichiarazioni non sono state convincenti riguardo allo svizzero. Behrami prima ha gettato la casacca rientrando in maniera contrariata negli spogliatoi dopo l’allenamento e poi è stato escluso dalla formazione nell’amichevole contro il Kalloni. Behrami e Dzemaili non sono andati neanche in panchina, Benitez ha dichiarato di aver voluto provare Radosevic e Gargano, giocatori che molto probabilmente non indosseranno la maglia del Napoli nella prossima stagione. Le dichiarazioni di Rafa non sono convincenti, sembrano voler nascondere l’evidenza: Behrami e Dzemaili non fanno parte dei piani dell’allenatore spagnolo, alla ricerca di due centrocampisti per rinforzare la sua mediana. I due svizzeri spingono per andare via e proprio Valon è nervoso proprio perchè il Napoli non ha alcuna intenzione di svenderlo dopo la buona avventura al Mondiale. Behrami aspetta l’Inter che, però, sta stringendo per Medel e potrebbe poi fiondarsi nuovamente solo dopo le cessioni di Kuzmanovic e Taider. De Laurentiis ha rifiutato una proposta dell’Amburgo che ha provato a prenderlo in prestito oneroso (1 milione) con diritto di riscatto per 7 milioni di euro ma il Napoli vuole cederlo a titolo definitivo. Dzemaili potrebbe finire in Germania: Amburgo, Eintracht Francoforte e Borussia Moenchagladbach i club più interessati, in Italia c’è l’ipotesi Milan ma non si è ancora sviluppata con concretezza.
Dal mercato in uscita a quello in entrata: il Napoli è seriamente interessato a Fellaini del Manchester United, che sembra averlo definito in lista di sbarco dopo l’acquisto di Herrera e la trattativa in corso per Vidal. Bigon lavora pre il prestito con diritto di riscatto, la trattativa è complicata soprattutto per l’esoso ingaggio che guadagna il centrocampista belga, attratto dall’ipotesi Napoli di cui ha parlato anche con il suo amico Dries Mertens. Il Napoli lavora su due fronti: un giocatore d’esperienza internazionale in prestito (Lucas Leiva, Javi Garcia e Fellaini i nomi caldi) e un giovane da acquistare a titolo definitivo come Kramer o M’Poku, apprezzato per la sua duttilità che gli consente di giocare sia a centrocampo che da esterno d’attacco.
Benitez ha chiesto un rinforzo a centrocampo in vista delle amichevoli contro Barcellona e Paris Saint Germain in cui sperimentare la formazione che affronterà il play-off di Champions League, doppia sfida che vale una stagione. De Laurentiis riuscirà ad accontentarlo?
Ciro Troise
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