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Il Napoli di Sarri prende forma ma ci sono ancora tante incognite tra campo e mercato

Ci sono ancora tante domande a cui trovare una risposta, Sarri ha bisogno dell'appoggio di De Laurentiis

Primi giorni di lavoro a Dimaro, siamo giunti al quarto allenamento. Prende forma il Napoli di Maurizio Sarri, coadiuvato dallo staff composto dal tattico Bonomi, dal collaboratore tecnico Bongiorni, dal vice Calzona, dai preparatori atletici Sinatti e Saccone e dal preparatore dei portieri Nista. Sarri non ha perso tempo, sin dal primo giorno ha impostato un lavoro complessivo che non esclude nessuna fase: parte atletica, pallone e intensa attività tattica vanno di pari passo. L’identità di un gruppo si costruisce proprio durante il ritiro estivo approfittando della condivisione totale dell’esperienza, della possibilità di fare gruppo e di acquisire le indicazioni dello staff tecnico senza dover pensare alla partita successiva ed essere stritolati dalla sequenza d’impegni previsti tra campionato, Coppa Italia ed Europa League.

Sarri sta schierando la squadra con due moduli nelle prime sedute svolte al ritiro di Dimaro: il 4-3-3 e il 4-3-1-2. Da quanto si è visto sul campo, lo schieramento con il trequartista sembra quello più gradito a Sarri. Il tridente d’attacco è un’opzione a cui sta lavorando vista la grande quantità d’attaccanti di livello che ha a sua disposizione. Se dovesse partire Josè Maria Callejon, probabilmente il 4-3-1-2 prenderà il sopravvento nella filosofia tattica di Maurizio Sarri durante l’avventura napoletana. Sarri s’affida ad Insigne che potrebbe diventare il faro del gioco del Napoli. Durante gli esercizi svolti in questi giorni e le partite a campo ridotto, Insigne si è mosso principalmente da trequartista ricordando i movimenti di Saponara nell’Empoli di Sarri. Valdifiori verticalizza per Maccarone che appoggia sulla mezzala che premia l’inserimento di Saponara, quante volte abbiamo ammirato questo schema guardando le gare dell’Empoli. A Dimaro è stata provata spesso quest’azione: nel ruolo di attaccante centrale sono stati utilizzati Zapata e Gabbiadini in attesa del ritorno dalle vacanze di Gonzalo Higuain. Tra rombo e tridente, la fase offensiva del Napoli di Sarri si è sviluppata su queste alternative. Il 4-3-3 osservato a Dimaro è diverso da quello zemaniano, gli esterni d’attacco cercano poco la profondità mentre sono frequenti i tagli centrali a ridosso del centravanti. L’impostazione tattica somiglia molto di più al Genoa di Gasperini e in tal senso si spiega il forte gradimento per Diego Perotti che potrebbe essere un’ottima alternativa a Insigne, potendo esprimersi in maniera brillante sia da trequartista che da esterno sinistro con le consegne già soddisfatte al Genoa. La nuova collocazione di Lorenzo Insigne è particolarmente gradita al talento di Frattamaggiore, è stata condivisa dall’attaccante classe ’91 e Sarri al primo giorno del raduno di Castelvolturno. “Il Napoli ha bisogno di trovare equilibrio”, ha dichiarato Maurizio Sarri dopo aver visto circa venticinque partite della formazione di Benitez. Per l’ex guida tecnica dell’Empoli c’è da lavorare soprattutto sulla fase difensiva, aspetto che ha occupato già molte ore della preparazione del Napoli. Sarri ha studiato i movimenti della sua retroguardia nell’applicazione del fuorigioco, nell’armonia da garantire alla linea a quattro e nel contrastare sia i cross dalle fasce laterali che le avanzate centrali degli avversari. Il portatore di palla arriva al limite dell’area, non è contrastato a dovere dalla difesa azzurra e va a segno: questa scena si è ripetuta più volte durante le passate stagioni, Sarri sta lavorando per correggere tali errori. Sarri ci sta mettendo l’impegno, è sereno, voglioso di meritare questa grande opportunità dopo venticinque anni di gavetta ma il percorso è lungo e tortuoso. Il presidente De Laurentiis dovrebbe proteggerlo e, invece, durante la presentazione delle maglie ha commesso lo stesso errore di un anno fa alzando l’asticella dell’entusiasmo generale. “Abbiamo messo due volte la coccarda della Coppa Italia, ora lavoriamo per fare il resto. Il mister è qui per vincere. La maglia ora si suderà”, ha dichiarato il presidente De Laurentiis affondando nei soliti proclami e attacchi a vecchi e nuovi traditori. Un copione estivo che non scalda più i cuori di gran parte dei tifosi che, invece, sono molto più attenti ai fatti: i movimenti di mercato, la costruzione del Napoli che verrà, il lavoro sul campo. Sarri è sulla buona strada ma le incognite sono tante: Che rapporto avrà con De Laurentiis? Come gestirà la grana Higuain? Riuscirà a trasmettere un’identità solida e definita nonostante le tante situazioni aperte in entrata e in uscita che riguardano il Napoli? Ci sono alcune prossime alla definizione: Gabriel in entrata e Sepe in uscita, Astori che deve risolvere alcune complicazioni riguardanti i diritti d’immagine e Allan, il centrocampista dinamico di cui ha tanto bisogno Sarri. C’è bisogno di realizzare tutte queste operazioni ma poi non bisogna fermarsi: il Napoli di Sarri ha bisogno di sostegno, soprattutto da De Laurentiis e dalla società attiva sul mercato con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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