Non ha giocato il Napoli ma è stata una domenica particolare. Sullo sfondo la tv accesa con i Mondiali di calcio e la finale play-off di B per capire chi completerà le venti squadre di A, ma è dal web che arrivano le “bombe” in casa Napoli. La prima è soft ma mica tanto, arriva ad ora di pranzo da rafabenitez.com, il sito ufficiale dell’allenatore del Napoli. “Non depistate i tifosi, non cerchiamo né un esterno destro né un portiere”, la sintesi del monito di Rafa.
Benitez gioca sul confine labile tra verità e bugia, come si fa nelle oscure dinamiche del calciomercato. Quando parla dell’esterno destro, Rafa riporta un dato reale: “Abbiamo tre, quattro giocatori che possono occupare quella posizione”. Zuniga, Maggio, Mesto e Henrique, che si è espresso meglio a destra che al centro della difesa, possono giocare sulla corsia destra. Andando nei dettagli dell’analisi, bisogna sottolineare che Mesto ha rinnovato per un’altra stagione, rappresenta un’arma in più ma non è certamente una colonna di prospettiva del Napoli e Maggio è in uscita, non rientra nei piani dell’allenatore. L’esterno veneto ha il contratto in scadenza nel 2015, la verità è che De Laurentiis non è entusiasta delle prospettive sulla sua cessione. Maggio guadagna circa 900 mila euro, cifre fuori portata per un giocatore ad un anno dalla fine del contratto ed in fase calante. Si lavora con il Verona ad un’operazione sugli esempi di Donadel, Cannavaro con il Sassuolo: prestito con ingaggio in parte a carico del Napoli per un anno, poi a fine contratto diventa della società che lo rileva. Un’operazione non semplice e tutta da definire, mentre il profilo di Janmaat del Feyenoord, con i Mondiali in corso, rischia di diventare appetibile a molti, in primis il Manchester United del suo ct Van Gaal. Sulla destra c’è anche l’ipotesi Arbeloa, giocatore disposto ad andare via dal Real Madrid. Ci sono stati vari approcci, nonostante le smentite del suo agente Manuel Garcia Quillon. Le parole di Benitez rimandano anche ad un piano B che esiste da tempo. Ghoulam a gennaio partirà per la Coppa D’Africa, Zuniga è un profilo duttile ma Rafa è stuzzicato dall’idea di dirottarlo a destra, nella posizione in cui gioca in Nazionale. Il Napoli così avrebbe bisogno di un rinforzo a sinistra, perciò aveva pensato a Guillherme Siqueira (clicca qui per leggere la rubrica del lunedì del 26 Maggio scorso) del Benfica prima che si trasferisse all’Atletico Madrid. E’ tutto ancora in fase di definizione, il mercato è un work in progress e siamo ancora alle battute iniziali.
Benitez ha chiuso anche alle voci riguardo ai portieri, parlando delle garanzie Andujar e Colombo e dell’aggiornamento costante sulle condizioni di Rafael. Il piano societario è quello: valorizzare il brasiliano, lo sosteniamo da tempo. E’ notizia, però, delle ultime ore che Rafa ci sta provando a riportare Reina in azzurro. La strategia è chiara: cercare di spingere il portiere ad uscire dallo scoperto con il Liverpool che al momento non si scompone dalle sue richieste. Pepe dal Brasile nicchia, pensa al Mondiale, guarda i disastri di Casillas e aspetta dei segnali dall’Atletico Madrid, ancora alle prese con la grana Courtois. C’è anche la Real Sociedad su Reina, soprattutto se Claudio Bravo dovesse andare al Barcellona.
Il mercato è un gioco di attese, vince chi sa gestire meglio i tempi. L’agente di Gonalons Frederic Guerra sta aspettando l’Arsenal, c’è un’intesa con il presidente Aulas che aspetta dai Gunners una proposta più alta di quella di De Laurentiis. Domani arriverà in Italia la dirigenza del Rubin Kazan, l’Inter è in netto vantaggio sul Napoli per M’Vila ma probabilmente ci sarà un altro incontro con il club azzurro. M’Vila è il primo rinforzo per la società nerazzurra, il successore di Cambiasso, dopo potrebbe diventare concreto l’assalto a Valon Behrami che con Dzemaili può alimentare le casse del Napoli con il mercato in uscita. Il Torino tratta con il Napoli per riscattare la metà di El Kaddouri, Bigon lavora anche su Cigarini, Vargas e Armero. Cigarini dovrebbe essere riscattato dall’Atalanta e piace a mezza serie A, Palermo in primis. Per Vargas e Armero si spera in un aiuto dal Mondiale, per il colombiano si sta muovendo il Psv Eindhoven. Nella settimana delle comproprietà si penserà anche ai giovani: si discute con l’Avellino per un accordo su Izzo e Ciano, mentre il Crotone riscatterà la metà di Dezi e poi si vedrà. La Casertana attende una risposta per il prestito di Daniele Celiento e Giuseppe Nicolao, in questa stagione in forza al Viareggio (clicca qui per leggere l’esclusiva)
La “bomba” della domenica è stata lanciata da Marca in serata: “Higuain ad un passo dal Barcellona”, annuncio seguito poi con rilancio ed insistenza nonostante la smentita ufficiale del Napoli. L’indiscrezione è emersa probabilmente in virtù dei contatti tra il club blaugrana e il padre di Higuain, come dimostra anche l’imbarazzo di Gonzalo in mixed zone. Sono le chiacchiere del mercato, le voci tra bugia, smentite e mezze verità, nel vortice delle indiscrezioni. Il Napoli non ha nessuna intenzione di venderlo, il Barcellona cerca un rinforzo per l’attacco al fianco di Messi, si è mossa anche su Aguero e probabilmente dovrà puntare il suo mirino lontano da Gonzalo Higuain, blindato dal presidente De Laurentiis.
Siamo alle battute iniziali, il tempo a disposizione è tanto ma è inevitabile registrare un po’ di nebbia. De Laurentiis a febbraio parlava di una squadra competitiva per lo scudetto, a giugno ad Amalfi ha frenato i sogni dei napoletani parlando di arrivare tra le prime tre e soprattutto di investimenti bloccati per il preliminare Champions. Il Mondiale rallenta le operazioni, si vuole prima vendere e poi comprare, si fa fatica a convincere i top players per le difficoltà del calcio italiano e l’equilibrio da mantenere tra fair play finanziario, diritti d’immagine e contratti fiume. Rispetto ad un’estate fa mancano 94 milioni: i 64 di Cavani e i 30 garantiti dalla Champions. Si sentono nell’aria, emergono dalla nebbia di tante voci, ma dopo una stagione così esaltante non può bastare un preliminare di metà agosto per frenare l’entusiasmo. Benitez ha bisogno di una rosa completa e all’altezza della dimensione del progetto. Va costruita tra bugie, mezze verità per spazzare via la nebbia che a Napoli proprio non è di casa.
Ciro Troise
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