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Il Calcio Napoli motore di una città che può risorgere

I Giovanissimi Nazionali conquistano la ribalta nel weekend

L’amministrazione comunale ci sta provando a ridare sviluppo e crescita alla città di Napoli attraverso scelte coraggiose e discutibili sulla mobilità, con l’organizzazione di grandi eventi e con l’impegno quotidiano per risvegliare un territorio afflitto dal torpore di tanti anni di malapolitica.

L’entusiasmo è il nemico del grigiore e anche il Napoli può contribuire a questo risveglio. E’ inutile essere ipocriti; il Calcio Napoli è molto più di una squadra di calcio, è “pane quotidiano” per i napoletani, argomento di discussione costante, realtà a cui si è affezionati al punto da compiere anche tanti sacrifici. Le vittorie degli azzurri trasmettono entusiasmo, la città sta vivendo l’attesa per la partita del 20 Ottobre allo Juventus Stadium come per le grandi occasioni. “Siamo solo all’ottava giornata”, ha detto Mazzarri nell’intervista al “Corriere dello Sport”. Da tecnico razionale ha ragione, siamo agli inizi di una stagione che può contenere anche tante insidie. Sognare, però, non costa nulla, è un diritto e magari può essere anche da traino per la quotidianeità..

Il Napoli in questo senso può essere un motore per il riscatto; una squadra di calcio può farlo soprattutto in termini d’orgoglio. La vittoria sportiva può essere il primo passaggio di una sinergia tra il Calcio Napoli e l’amministrazione per risolvere anche problemi complessi come quelli del San Paolo. Il “Collana” riaperto, la Coppa America di vela, la Coppa Davis di tennis e la partenza del Giro d’Italia sul lungomare di Napoli rappresentano dei passaggi che comunicano la volontà di mettere lo sport al centro dei propri interventi. I problemi sono tanti ed irrisolti, ma almeno una parte del cammino è stato compiuto con lo sport tra i primi posti dell’agenda.

Torniamo ai fatti di più stretta natura calcistica. La lunga vigilia di Juventus-Napoli entra nell’atmosfera dei giorni cruciali, quelli che precedono il big-match. Le fatiche dei giocatori impegnati nelle Nazionali, dei relativi viaggi stanno alimentando un lungo dibattito anche perché alle parole sono seguiti i fatti. In casa Juventus Vidal è stato espulso nei minuti finali di Ecuador-Cile per una gomitata, Caceres era diffidato ed è stato ammonito in Colombia-Uruguay; entrambi rientreranno anticipatamente a Torino. In casa Napoli Mazzarri potrà monitorare per qualche giorno in più le condizioni di Zuniga e Pandev. Il ct della Colombia Pekerman ha concesso all’esterno del Napoli di saltare l’amichevole contro il Camerun del 16 Ottobre e rientrare prima in Italia, Pandev è stato ammonito durante Macedonia-Croazia e non potrà disputare la partita con la Serbia.

Una battaglia a distanza che mostra la legittima convinzione degli azzurri. Mazzarri in una recente intervista al “Corriere dello Sport” ha cercato di ridimensionare la pressione sul gruppo da lui diretto per la sfida dello Juventus Stadium: «Presto per dirlo: siamo appena all’ottava, ne resteranno altre trenta da giocare. Saremo ospiti in uno stadio bellissimo da una Juventus imbattuta da oltre un anno. Ma la strada è lunga e poi al ritorno si va in scena al San Paolo: sarà più importante quella gara lì, perché più prossima alla chiusura del campionato».

Parole significative che tradiscono il classico “low profile” di Mazzarri comunicando la consapevolezza di poter lottare per traguardi ambiziosi. Naturalmente non si parla di scudetto. «Mi permetto di ribadire miei vecchi concetti: i risultati vanno studiati in base ad un’analisi ampia che tenga presente vari parametri. Oggi, classifica alla mano, escludendo il Napoli per ovvii motivi, la vera sorpresa è il Catania di Maran. E se dovesse chiudere al quinto posto, sarebbe quello il caso eclatante: io nelle riflessioni ci calcolo il budget, il bacino d’utenza. E poi che il Napoli sia l’anti-Juve lo dite voi. Spiegatemi il perché».

De Laurentiis è volato a Los Angeles, non sarà a Torino per il big-match. Intanto il rinnovo del contratto di Mazzarri resta in stand-by. «Quando mi fermo? A fine stagione, se ci arrivo. A parte gli scherzi: sono da dodici anni che corro, senza soste. Ma lo stress l’ho conosciuto in C2, non a questi livelli e quando sei in una grande squadra», ha rivelato il tecnico del Napoli su quest’argomento.

Nel weekend senza la Serie A, con la Primavera ferma a causa del rinvio di Lazio-Napoli per gli impegni dei Nazionali e con il campionato Allievi Nazionali a riposo, la ribalta è tutta dei Giovanissimi Nazionali che conquistano la quinta vittoria in cinque partite, mantenendo quattro punti di vantaggio sulla Reggina al secondo posto. Domenica mattina al “Kennedy” gli azzurrini hanno dato spettacolo, interpretando perfettamente gli insegnamenti tattici dell’allenatore Nicola Liguori. L’obiettivo principale di un vivaio è la crescita del proprio patrimonio tecnico, che passa per un lavoro complessivo di formazione calcistica da parte di allenatori preparati. I Giovanissimi sono sulla buona strada, al “Kennedy” ho visto ragazzi in costante crescita sotto tutti gli aspetti: compattezza, personalità e conoscenza delle indicazioni tattiche date dall’allenatore. Si continui così con serenità e senza mai montarsi la testa.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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