Non è passato neanche un mese dal 19 Dicembre, la serata nefasta che sancì l’eliminazione dalla Coppa Italia. Napoli-Bologna 2-3 fu soprattutto il punto più basso di un dicembre nero, da cui il Napoli è ufficialmente uscito con la scioltezza mostrata nel superare le difficoltà iniziali patite contro il Palermo. Quanto sia stata una fase complicata l’ha confermato proprio il tecnico di San Vincenzo nella conferenza stampa del post-partita: “Non abbiamo passato un bel periodo, sono stati bravi i ragazzi ad uscirne fuori”.
L’ONDA EMOTIVA E I CAMBIAMENTI DI MAZZARRI- Le voci di mercato, alcuni titolarissimi in scadenza, qualche contrasto nello spogliatoio e la sentenza sul calcioscommesse avevano creato un mix esplosivo piombato sull’equilibrio psicologico del gruppo. Ne parlavo con Frustalupi nel post-partita di Siena-Napoli; le vittorie come quella all’Artemio Franchi potevano creare un’onda emotiva che andava gestita con l’arrivo della sosta natalizia. L’entusiasmo non si è fermato, il gruppo ha vissuto positivamente lo stop, giocatori come Inler e Pandev sono anche rimasti a Castelvolturno ad allenarsi. Un gruppo meraviglioso di grandi professionisti, lo definisce spesso così Walter Mazzarri ed ha ragione; lo dimostra la forza morale messa in campo per dribblare il clima tossico che raggiunse l’apice il 19 Dicembre scorso, nella serata costata l’eliminazione dalla Coppa Italia. E’ stata una domenica perfetta per Mazzarri, che ha dimostrato di voler continuare ad escogitare soluzioni e ad aver smussato anche certe sue convinzioni sulla gestione degli uomini. Dalle garanzie dei titolarissimi ad amante della concorrenza, il cambiamento si evince da alcune dichiarazioni della conferenza stampa del pre-partita: “Arrivo di Armero? Ha dato stimoli a Maggio e Zuniga. Gli stimoli sono importanti, se uno si sente troppo un titolare si adagia e con la Roma si è vista la differenza delle prestazioni dei due esterni”. In estate era di un altro avviso, fu lui ad azionare il freno proprio sulla fascia sinistra. “Manteniamo gli equilibri dello spogliatoio, siamo attenti al gruppo. Siete sicuri che i nomi che fate siano meglio di quello che abbiamo?”, così si esprimevano a Dimaro Mazzarri e Bigon. Il 2013 ha regalato al Napoli un tecnico diverso, anche se ha influito sull’acquisto di Armero la situazione di Zuniga, che va in scadenza nel 2014, è lontano dal rinnovo e piace a tanti club stranieri.
LA CONTROMOSSA TATTICA E L’ENTUSIASMO RITROVATO- Gasperini ha sorpreso Mazzarri, raddoppiando sugli esterni e costruendo spesso la superiorità numerica con Morganella ed Anselmo contro Zuniga e Dossena e Brienza contro Maggio; nei primi ventisei minuti il Palermo è andato due volte vicino al gol. Mazzarri e Frustalupi azionano la contromossa: Behrami va in pressing sulla corsia destra, Hamsik viene chiamato a gestire meglio la fase di copertura seguendo anche la corsia sinistra e a non lasciare mai Inler da solo al centro. Gasperini ha provato ad imbrigliare Mazzarri come più volte fatto da Pioli o Guidolin, ma stavolta il tecnico toscano ha trovato la soluzione per disinnescare l’acuto del collega piemontese. Sicuramente l’indirizzo tattico dato da Mazzarri è stato favorito anche dai due gol in quattro minuti di Maggio ed Inler che hanno dato una svolta al match.
Oltre la tattica, la “luce” si vede nell’entusiasmo ritrovato e mostrato con più segnali: l’intenzione di escogitare nuove soluzioni (da Mesto ad interno di centrocampo ai diversi ruoli che può fare Armero), l’esultanza al gol di Sansone, le dichiarazioni sull’anno sabbatico in conferenza stampa nel post-partita: “Sono, come ho fatto sempre, più carico di prima e questo ve lo possono testimoniare tutti. Ho scelto di stare in scadenza e per me va bene così”.
IL MERCATO E’ L’EFFETTIVO PUNTO DI SVOLTA– Giovedì gli avvocati Grassani e D’Antonio, con la collaborazione del maestro Eduardo Chiacchio, legale di Gianello, disputeranno una delle partite più importanti della stagione. Ritrovare i due punti persi ingiustamente tolti e recuperare Cannavaro e Grava caricherebbe d’entusiasmo l’ambiente partenopeo che si sente ritrovato dopo le tre vittorie consecutive giunte dopo uno dei momenti più difficili dell’era Mazzarri. Nelle prossime due settimane arriveranno indicazioni importanti anche dal campo. Le trasferte di Firenze e Parma rappresentano test importanti anche per una squadra in piena salute come il Napoli. L’effettivo punto di svolta può essere, però, il mercato.
Il presidente De Laurentiis (viste le frequenti vittorie, sta parlando spesso, nda) in ogni intervista non mette giustamente limiti agli obiettivi da raggiungere ma bisogna dimostrare con i fatti le proprie ambizioni. Servono un difensore (soprattutto se la sentenza dovesse essere negativa) ed un centrocampista con operazioni che contemplino presente e futuro, proprio come l’affare Armero. Calaiò invece può essere utile nell’immediato considerando la particolarità del ruolo del vice-Cavani, ma nutro profondi dubbi per il suo valore in prospettiva. Riguardo alla difesa, a cosa servirebbero i vari Silvestre, Andreolli, Paletta, giocatori con le caratteristiche da centrali? In questo ruolo il Napoli ha Britos e Fernandez, oltre capitan Cannavaro. Nella domenica perfetta di Mazzarri c’è anche la ritrovata fiducia nell’argentino, schierato nella ripresa al posto dell’uruguagio. Astori, primo obiettivo sin dai summit di Dicembre, coprirebbe il vuoto sul centro-sinistra, liberando il valido Gamberini nel ruolo di jolly utlizzabile in tutte e tre le posizioni della difesa. Serve un rinforzo anche a centrocampo: squalifiche ed infortuni sono dietro l’angolo, sono necessarie alternative che garantiscano un alto livello di rendimento. Può essere utile anche un giovane interessante che possa far crescere il livello generale dell’organico e migliorare il suo potenziale con l’esperienza in maglia azzurra.
GIOVANI, DA ROBERTO INSIGNE ALLA LEGA PRO- Nella domenica perfetta di Mazzarri c’è stato spazio anche per l’esordio in Serie A di Roberto Insigne, uno dei migliori talenti del calcio giovanile italiano. La sfrontatezza del gioiellino classe ’94 ricorda il valore del vivaio; al suo ingresso in campo l’album dei ricordi mi ha portato al “Kennedy”, alle prime dirette testuali di questo portale sul calcio giovanile. Il match che non dimenticherò mai è Napoli-Lecce 3-2 valido per i sedicesimi di finale del campionato Allievi Nazionali, incontro disputato il 15 Maggio 2011. Roberto diede spettacolo dimostrando a tutti che lo dovevano aiutare solo il tempo e la fortuna, ma il suo talento lo portava verso i grandi palcoscenici del calcio. Non bisogna fermarsi a Roberto e alla splendida Primavera di Saurini. Ci sono due “scugnizzi” che in Prima Divisione Lega Pro sono punti fermi di due squadre in lotta per le prime posizioni: il portiere Luigi Sepe (’91) ed il difensore centrale Armando Izzo (’92) rispettivamente nel Pisa e nell’Avellino (il primo è in prestito, il secondo è in comproprietà). La Lega Pro è una palestra che non sbaglia, basta ricordare l’esplosione di Lorenzo Insigne a Foggia. Napoli, li stai seguendo? Magari con un percorso più lungo rispetto agli Insigne, entrambi potrebbero rappresentare delle risorse di grande valore per il futuro.
Ciro Troise
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