“Jovetic non fa parte della nostra lista della spesa, abbiamo Vargas ed Insigne”, così parlò il patron De Laurentiis. Si scatenano le interpretazioni, c’è chi crede al presidente e chi invece ritiene che i messaggi presidenziali appartengano ad un grande bluff da smascherare un giorno con l’arrivo di Jovetic in maglia azzurra. Sono tanti i precedenti, dal famoso “Quagliarella non ci serve, abbiamo Lavezzi” oppure “Lucarelli non ci interessa” fino alle costruzioni teatrali della vicenda Inler.
Certamente il montenegrino non è una priorità in questo momento. A Firenze si è appena insediato Montella che dovrà fare il punto della situazione con il ds Pradè e valutare i movimenti in entrata ed in uscita del mercato. Ciò non significa, però, che Jovetic non sia ancora il principale candidato a sostituire Lavezzi nel 3-5-1-1 che sta studiando Mazzarri dalle indicazioni provenienti dal finale della scorsa stagione.
Se a Firenze sono in fase di valutazioni, il Napoli entra nella settimana dell’operatività, quella calda in cui il clou rappresenterà il trasferimento ufficiale di Lavezzi al Paris Saint Germain.
A gestire tempi, modi e dettagli dell’operazione sarà il presidente De Laurentiis mentre Bigon sbarcherà a Milano a breve. In agenda mercoledì c’è l’incontro con gli agenti di Insigne, Antonio Ottaiano e Fabio Andreotti della Football Global Service. Al direttore sportivo toccherà poi svolgere ancora una volta il ruolo dell’”equilibrista” cercando di coniugare i messaggi presidenziali per il ritorno del “figliol prodigo”, la volontà di Mazzarri di provarlo in ritiro, la consapevolezza che il tecnico di San Vincenzo non è solito dare molto spazio ai giovani e le esigenze del giocatore.
Il nodo da cui non si scappa è l’adeguamento contrattuale; Lorenzo guadagna 150 mila euro ed ha un impegno sottoscritto fino al 2016, è probabile che si allunghi di un anno il contratto con variazione importante del compenso.
Il suo entourage chiede 500 mila euro a stagione, la metà dell’ingaggio di Vargas; probabilmente l’intesa sarà raggiunta a metà strada, intorno ai 300 mila euro. Una volta definita la questione economica, si ragionerà sulle prospettive tecniche. Gli agenti Andreotti ed Ottaiano spingono per mandarlo altrove, in compagini di Serie A dove avrebbe maggiori garanzie d’impiego.
La Roma di Zeman è una tentazione concreta ma il Napoli non vorrebbe rinforzare una diretta concorrente per la qualificazione alle Coppe europee; restano in piedi le ipotesi del prestito ad Atalanta, Fiorentina o Parma, dove acquisirebbe il posto di Giovinco, pronto a trasferirsi in un top team. Non stuzzica l’ìpotesi Chievo per la difficoltà a coniugare il suo talento con il rigido 4-4-2 di Di Carlo, nonostante il direttore sportivo Sartori sia innamorato dello scugnizzo di Frattamaggiore. In seguito alla questione di Lorenzo, ci sarà anche una discussione in merito al contratto da formalizzare per il trequartista classe ’94 Roberto Insigne ed all’eventuale valutazione sul mandarlo in prestito a farsi le ossa. L’Aversa Normanna si è già offerta tramite dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dal dg Pannone (clicca qui per leggere l’intervista del 16 Maggio).
Le altre priorità sono state indicate da De Laurentiis in una recente intervista a Radio Marte: un difensore, un centrocampista ed un incursore di fascia. Per quest’ultimo ruolo il favorito è sempre Cissokho. Il Lione cerca di alzare il prezzo mettendo fretta al Napoli, ma De Laurentiis e Bigon rispondono prendendosela con calma. Il giocatore va in scadenza nel 2013 ed è probabile che l’affare si chiuda intorno ai 7-8 milioni di euro. Prima di puntare sul giocatore che fu vicinissimo al Milan qualche anno fa, bisognerà cedere Dossena. L’approccio più concreto è quello con la Roma; il Napoli ha fissato il prezzo intorno ai 6 milioni, il club giallorosso pensa ad una valutazione molto più bassa, sul giocatore c’è anche il Milan che propone uno scambio con Antonini.
Sul settore giovanile s’attende con ansia di comprendere il futuro di Dodo Sormani, che interessa al Sudtirol. Il ds Piazzi ha confermato ai nostri microfoni l’approccio col tecnico della Primavera azzurra (clicca qui per leggere l’intervista del 7 Giugno) ma la proprietà ritiene più adatte le soluzioni Scienza o Vecchi, ad oggi il candidato favorito a sostituire Stroppa sulla panchina della compagine altoatesina. Una volta chiarito il futuro di Sormani, potrebbe entrare nel vivo la programmazione del vivaio del Napoli. Intanto la stagione ha ancora tappe importanti da affrontare: domani i Giovanissimi Regionali disputano la finale al “Barassi” contro il Benevento (diretta testuale su Iamnaples.it a partire dalle 18:00) e poi venerdì voleranno per Praga all’All Star Cup 2012, dove incontreranno nel girone eliminatorio Bohemians 1905, Cska Mosca e Slavia Praga. Il debutto è previsto per venerdì alle 9:00 contro lo Slavia Praga, affronterà il torneo una selezione mista di ragazzi classe ’98 e ’99 diretta da mister Cimmaruta. Dal 21 al 28 Giugno a Chianciano l’appuntamento più importante con i Giovanissimi Nazionali che nel girone incontreranno Milan, Torino, Empoli (l’esordio è previsto contro i granata).
Il settore giovanile va sempre più a stretto contatto con lo scouting: oltre ad Appiah e Tartaglione (clicca qui per leggere l’esclusiva del 1 Giugno), un altro innesto dovrebbe arrivare dalla Slovacchia. Si tratta del portiere classe ’96 Junas in prova a Castelvolturno a fine Aprile e che, secondo indiscrezioni, avrebbe convinto la dirigenza partenopea.
Lo scouting non è un’invenzione di Bigon ed i suoi collaboratori ma è una frontiera sempre più importante nel calcio moderno. Negli ultimi giorni ho raccolto un retroscena del passato che, dopo “El Flaco” Pastore, svela che il Napoli è stato vicino ad acquistare altri due talenti: Marko Marin ed Arnautovic. Era l’estate del 2007, Pierpaolo Marino aveva appena comprato Marek Hamsik. Pasquale De Rosa, all’epoca osservatore del club ed oggi talent-scout per l’agenzia Ro.An., dopo accurate relazioni, raccoglie informazioni in merito ai due talenti classe ’89 che successivamente hanno raggiunto i grandi palcoscenici del calcio internazionale. Sarebbero bastati 500 mila euro per portarli entrambi all’ombra del Vesuvio quando a diciotto anni Marko Marin, talento recentemente approdato al Chelsea indossava la maglia del Borussia Monchegladbach, ed Arnautovic terminava la sua prima stagione al Twente, capace di pescarlo dal Florisdofer, compagine della terza divisione austriaca. Al Napoli i prospetti piacevano ma non ci fu la necessaria convinzione. Tu chiamale se vuoi occasioni….
A cura di Ciro Troise
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