Ieri soltanto circa 10000 spettatori per Napoli-Olympiacos, è uno dei dati più bassi in termini di botteghino del calcio d’Agosto prodotto dal Napoli di De Laurentiis. Il 18 Agosto di un anno fa, per un semplice allenamento a porte aperte, c’erano 30000 spettatori, i Distinti e le Curve gremiti in un pomeriggio estivo caldissimo. C’è un deficit d’entusiasmo intorno al Napoli, sottolineato anche dalla sconfitta in Supercoppa e dalla modalità con cui è arrivata; un furto che crea rabbia e distacco tra il tifoso ed il calcio.
La morbosità di vedere nuovi acquisti, la ricerca della novità e la legittima constatazione che alcune lacune della rosa non sono state colmate oscillano nella mente di un tifoso passionale come quello azzurro. L’amore, la disaffezione, le vacanze, la crisi; una miriade di situazioni, sentimenti che stavolta non si sono convogliati nel rituale di “tutti allo stadio”. Nessun dramma perché poi bastano i risultati, a cominciare da Palermo, a far ritornare il tifoso al San Paolo.
Le domande che circolano nei bar, sulle spiagge ma anche ieri sera allo stadio riguarda il mercato: che Napoli sarà il 31 Agosto alle 19?
E’ in dirittura d’arrivo l’acquisto dal San Paolo del difensore classe ’91 Bruno Uvini, un innesto per il futuro poiché andrà in prestito al Siena o al Catania. E’ un difensore dotato di buona fisicità, tutto da formare in merito al compimento dei movimenti difensivi che richiede il calcio italiano. Capitano della Nazionale Under 20, riserva alle ultime Olimpiadi, era già stato bloccato dal Tottenham nel febbraio scorso ma per problemi relativi al passaporto l’avventura inglese è svanita nel nulla.
Il direttore sportivo Bigon dovrà stare molto attento a scegliere la piazza in cui sarà dirottato questo difensore; bisognerà valutare il grado di crescita che può fornire l’allenatore che lo guiderà, lo schieramento tattico in cui si formerà e soprattutto le garanzie fornite in termini dell’impiego del giocatore.
Uvini è un acquisto per il futuro così come potrebbe essere anche Cirigliano, centrocampista classe ’92 gestito dagli agenti di Cavani, o Centurion, esterno classe ’93 che l’agente Ajelandro Mazzoni sta trattando per conto del Napoli.
Dal futuro al presente, c’è un organico da completare prima delle 19 del 31 Agosto. I casi spinosi in uscita restano sempre Gargano, Dossena e Vargas. Se l’esterno di Lodi sembra saldamente in maglia azzurra, per gli altri due la situazione è ancora in evoluzione. Gargano e Vargas hanno espresso il loro desiderio: il primo vorrebbe un aumento dell’ingaggio e non è entusiasta del nuovo modulo che lo scalza dai “titolarissimi”, il secondo ha dichiarato a Radio Adn che vuole giocare e, se non c’è la possibilità di farlo al Napoli, preferisce trasferirsi in prestito.
Il 4 Agosto vi avevamo già raccontato che non era scontata la permanenza di Vargas e che c’era la fila di club che si erano resi disponibili a prendere il cileno in prestito (clicca qui per leggere). Al Torino, società storicamente interessata, si sono aggiunti alla corsa il Genoa, il Catania, il Chievo ed il Pescara. Il club di Preziosi ha il vantaggio di avere maggiori risorse per un ingaggio alto (1,1 milione di euro) come quello di Vargas. Le sensazioni al momento vedono più probabile la permanenza dell’ex attaccante dell’Universidad de Chile; è complicato, infatti, riuscire a mettere in piedi una trattativa vantaggiosa sia per l’uscita del cileno che per l’acquisto di un nuovo attaccante. In caso di partenza di Vargas, il nome preferito da Mazzarri resta Floccari, dotato delle caratteristiche giuste per svolgere il ruolo di vice-Cavani. L’ostacolo più difficile da superare per la cessione di Gargano è il poco tempo a disposizione per trovare un’alternativa; il Napoli aveva seguito Poli e Medel. Il primo sembra essere contento di fare il titolare alla Sampdoria, il secondo è un nome che potrebbe essere rivalutato, ma la sensazione è che “El Mota” resterà e che gradualmente conquisterà il suo spazio.
L’esigenza primaria del Napoli resta, però, un’alternativa sulle corsie laterali; affrontare un’altra stagione con tre competizioni con soli tre esterni di ruolo sarebbe un grave errore, considerando anche l’emergenza per la prima giornata di campionato a causa delle squalifiche, con Aronica adattato nel ruolo di esterno sinistro. L’appunto più significativo emerso dalla partita di ieri è la duttilità tattica; il Napoli nella ripresa è passato al 4-4-2, garantendo anche più solidità. Si è vista anche nel secondo tempo qualche sbavatura difensiva di troppo dovuta a cali di concentrazione dei difensori. Buona la prova di Gamberini, soprattutto, però, nella difesa a quattro. Anche contro l’Olympiacos si è notata l’assenza di un difensore di passo rapido, con queste caratteristiche fondamentali per la difesa a tre c’è solo l’eterno Hugo Campagnaro. Il caldo, i ritmi bassi e gli errori degli attaccanti della compagine greca hanno fatto in modo che gli errori non fossero puniti, ma nelle partite che contano non si può sbagliare. Nonostante gli “orrori arbitrali”, lo dimostra la gara di Pechino, dove si sono notati i limiti strutturali della difesa azzurra, quando è colpita in velocità con attaccanti bravi a non dare punti di riferimento come Giovinco e Vucinic.
Ciro Troise
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