Napoli e Juventus si sono lasciate il 20 Maggio con gli azzurri che all’Olimpico alzavano la Coppa Italia tra i rimpianti bianconeri. La sfida, però, continua sul mercato, la fiera dei sogni che assomiglia ad un film giallo tra intrighi, bluff, mezze verità e smentite reali e di facciata.
Le campagne trasferimenti non lasciano spazio ai moralisti; ci sono le regole, la deontologia ma nessuno almeno in Italia può ergersi come paladino della correttezza.
Nelle scorse settimane ha fatto riflettere la stoccata di Marotta all’Inter, accusata di essersi inserita nella trattativa con il Parma per Giovinco. Non si potrebbe fare, è vero, ma sul mercato lo fanno tutti, ed in primis la Juventus che qualche settimana dopo si è inserita nella comproprietà tra Sampdoria e Pro Vercelli per il giovane e talentuoso difensore centrale classe ’92 Alberto Masi. Il risultato è che alle buste il club piemontese neopromosso in Serie B ha rilevato l’intero cartellino del giocatore protagonista della promozione (28 presenze, 24 nella regular season e 4 nei play-off con un gol) e poi la Juventus ha acquisito metà del suo cartellino.
Storie di manovre sotto traccia, scelte dei tempi e giochi di strategia proprio come sul caso Verratti. La storia ormai è nota (clicca qui per leggere l’articolo del 6 Giugno): la Juventus qualche mese fa ha raggiunto un accordo col giocatore e con il suo agente e, forte della volontà di Verratti, ha imbastito la trattativa con il Pescara impostandola sul risparmio: 3,5 milioni più la metà di Giandonato la prima offerta. Il ds Delli Carri ed il presidente Sebastiani, rappresentando anche la volontà del consiglio d’amministrazione della società abruzzese, si sono fatti rispettare pretendendo una cifra più alta e cercando un accordo sulle contropartite. La trattativa stava andando a buon fine sulla cifra di 5,5 milioni più la metà del cartellino di Troisi e Bouy, centrocampista offensivo classe ’93 dotato di straordinarie qualità tecniche, ma l’ingaggio di 550 mila euro richiesto dall’australiano ed il “no” di Mino Raiola, agente di Bouy, al trasferimento in comproprietà ha fatto saltare l’affare. De Laurentiis lavorava sottotraccia con il patron Sebastiani ed ha sferrato l’attacco offrendo 3,5 milioni e mezzo più l’intero cartellino di Santana e la metà di Bariti. L’affare si sarebbe già chiuso a favore del Napoli se non ci fosse l’opposizione di Verratti e dell’agente Di Campili, affascinati dalle sirene bianconere. Sabato prima Verratti sulla sua fan-page su Facebook, poi il Pescara sul suo sito ufficiale fanno marcia indietro: “Questa mattina i vertici societari della Delfino Pescara 1936 Srl hanno incontrato il calciatore Marco Verratti e il suo agente. A seguito di un colloquio intercorso tra le parti, dove il calciatore ha ribadito il desiderio di rimanere in biancazzurro, – avendo, tra l’altro, rinnovato lo scorso gennaio un contratto che lo lega al club di via Albegna per altri 4 anni – preso atto della volontà del calciatore, la Delfino Pescara 1936 Srl comunica di ritirare ufficialmente il centrocampista pescarese dal mercato”, così recitava il testo del comunicato del club abruzzese. Il messaggio è diretto alla Juventus: “Alzate l’offerta altrimenti non basta l’accordo col giocatore”. Una guerra di nervi che potrebbe anche concludersi con la decisione del Pescara di affrontare l’argomento della cessione di Verratti fra un anno facendo lievitare in Serie A il valore del suo cartellino, un’ipotesi a cui da tempo attribuiamo molte chances.
“Chi la fa l’aspetti” è il messaggio rivolto da De Laurentiis, Bigon e Micheli a Marotta e Paratici. Il Napoli si è inserito su Verratti così come la Juventus fece su Vidal, arrivando molto dopo il direttore sportivo del Napoli che inviò degli osservatori durante la stagione a seguire il Bayer Leverkusen e nello scorso maggio incontrò l’agente Felicevich per imbastire la trattativa. La Juventus si inserì ed offrì la cifra di 3 milioni per l’ingaggio, fuori portata per i parametri del club di De Laurentiis.
Andando indietro di un anno, la manovra di disturbo toccò anche Inler, quando, però, il Napoli fece prevalere il lungo corteggiamento compiuto per portare lo svizzero in maglia azzurra. Non si possono neanche dimenticare le parole di De Laurentiis ad Agnelli in Lega: “Mazzarri è il mio allenatore” a margine del flirt con il tecnico toscano nel finale di stagione che stava regalando la Champions. Un approccio che divenne un peso dalle parti di Castelvolturno a causa della campagna mediatica di destabilizzazione portata avanti da Tuttosport. Sul campo ritornerà l’11 Agosto con la Supercoppa a Pechino, ma sul mercato Napoli-Juventus non è mai terminata.
Concluse le comproprietà e, quando mancano ormai due settimane all’inizio del ritiro, il mercato del Napoli in questa settimana dovrebbe regalare un’accelerazione nei ruoli definiti delle priorità: difesa, centrocampo ed esterno sinistro.
Sul settore giovanile si cominciano a delineare le strategie in vista della prossima stagione. Non saranno disputati il campionato Berretti e quello degli Allievi Nazionali Lega Pro ed il Napoli, infatti, svincolerà tantissimi ragazzi per costruire un settore giovanile impostato più sulla qualità che sulla quantità. Sormani guarda sempre con interesse alle sirene della Lega Pro ma per il momento dovrebbe restare alla guida della Primavera azzurra.
La Juve Stabia guarda agli svincolati del vivaio napoletano, puntando a Loffredo e Vitulano, portiere e difensore classe 95. Il settore giovanile delle vespe ha già approntato qualche cambiamento alla propria organizzazione tecnica: Mario Turi passa dagli Allievi Nazionali alla Primavera, Rosario Chiaiese dai Giovanissimi agli Allievi A e B, mentre i Giovanissimi vengono affidati a Mimmo Panico. La Campania non è solo il Napoli, ma è una realtà che sforna continuamente talenti e realtà calcistiche. Una giovane promessa è sicuramente Donnarumma, trequartista classe ’98 cresciuto nel vivaio del Sant’Aniello, scuola calcio di Gragnano, ed acquistato dall’Inter; il Napoli l’ha trattato ma non è stato disposto a spendere le cifre richieste. Una delle realtà calcistiche più organizzate della Campania è sicuramente l’Arzanese, protagonista di un ottimo campionato in Seconda Divisione della Lega Pro e che ha scelto il suo nuovo tecnico dopo la partenza di Fabiano: sarà Antonio Rogazzo, ex allenatore della Primavera della Nocerina.
Ciro Troise
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