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C’è Paolo Valeri per la Supercoppa: esperienza ”al servizio” di Napoli e Juventus, dopo l’accusa di Pozzo…

Il Fischietto capitolino ha arbitrato ben diciassette volte gli azzurri: undici le vittorie, quattro i pareggi e due le sconfitte

“TUTTO IL RESTO CONTA POCO…” – Testa fredda e cuore caldo (ricordando l’11 agosto 2012). Il Napoli si prepara ad un’altra gara cruciale ai fini dell’andamento stagionale, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che per quanto concerne quello umorale. Sfidare la Juventus indossando la maglia azzurra fa storia a sé, a prescindere dal contesto. Se poi valuti anche ciò che ti circonda, ti rendi conto che si tratta di una finale, che sei a Doha e che c’è in ballo una Supercoppa. Ogni altro discorso passa in secondo piano, conta solo la vittoria…

VALERI, IL PRESCELTO (NON DITELO A POZZO) – A chi l’arduo compito di dirigere calciatori e tecnici dopo l’infausto precedente di Pechino? Paolo Valeri, 36enne della sezione di Roma 2. Internazionale dal 1° gennaio 2011, esordisce in Serie A il 23 dicembre 2007 in Udinese-Empoli 2-2. Nella massima serie ha sin’ora collezionato 101 presenze. Ha una media di circa cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ed un rigore ogni tre. Nella sua bacheca personale vanta il premio “Giovanni Mauro”, ricevuto per l’annata sportiva 2010/2011 con la motivazione di “Arbitro della massima categoria nazionale maggiormente distintosi sotto il profilo tecnico”. Il punto debole del libero professionista è la frequente cattiva gestione dei cartellini e l’eccessiva incertezza nella valutazione dei falli in area di rigore. Ne sa qualcosa il presidente dell’Udinese Gianpaolo Pozzo, furente dopo il penalty “subito” nella recente sfida contro il Milan del 30 novembre scorso. Il patron friulano non le manda a dire: “Valeri è scarso, non deve più arbitrare!”. Evidentemente i dirigenti della Federazione e del settore tecnico arbitrale la pensano in modo diverso…A torto o a ragione? Si vedrà lunedì.

17 RICORDI – Sono diciassette i suoi precedenti con il Napoli, per un bilancio totale di undici vittorie, quattro pareggi e due sconfitte. Nonostante tale media “positiva” per i colori azzurri, la moviola degli incontri è ricca di episodi discutibili. L’esordio di Valeri con i partenopei risale al dicembre 2008 in Napoli-Lecce 3-0: gli azzurri dominano la gara, l’arbitro nel corso del match ammonisce Lavezzi per un diverbio con Angelo. Giallo che gli costa la successiva trasferta di Torino. In Napoli-Siena 2-1 del settembre 2009 Valeri, su segnalazione dell’assistente, ferma Lavezzi per un fuorigioco dubbio. Poco dopo Maggio viene clamorosamente falciato in area ma il direttore di gara non fischia. Entrambi gli episodi si segnalano sul parziale di 0-0. Napoli-Catania 1-0 del marzo 2010 è ricordata dai tifosi azzurri per la rete decisiva di Paolo Cannavaro, che festeggia al meglio la sua trecentesima presenza in maglia azzurra. Non ci sono “macchie” in quell’occasione per Valeri. Sampdoria-Napoli 1-2 del settembre 2010, registra una grandissima rimonta da parte della banda Mazzarri, dopo un rigore concesso troppo generosamente a Cassano in posizione dubbia. Bene in Brescia-Napoli 0-1 dell’ottobre 2010, l’arbitro romano lascia invece ricordi negativi in Coppa Italia. I partenopei sfidano l’Inter al San Paolo. I nerazzurri passano il turno ai rigori ma nel corso della partita Valeri annulla un gol a Cavani, per una presunta posizione irregolare, e dimostra incertezza nella gestione dei provvedimenti disciplinari. In Lecce-Napoli 2-1 del maggio 2011, i partenopei non danno una buona prova, rimandando di una settimana la certezza matematica della qualificazione in Champions League. Nel match con i pugliesi il Fischietto capitolino espelle Cavani per un applauso ironico a lui rivolto. La squalifica conseguente di due giornate fa perdere terreno al Matador nella corsa per il titolo di capocannoniere. In Napoli-Fiorentina 0-0 del 24 settembre 2011 si registra una prestazione assolutamente negativa dell’internazionale, il quale su un clamoroso tocco di mano in area di Pasqual non fischia il calcio di rigore. Il peggio lo offre qualche minuto dopo: Hamsik viene trattenuto in area prima da Boruc e poi da Gamberini, rigore non concesso e cartellino giallo mostrato allo slovacco. Altra sfida che ha vede Valeri impegnato con gli azzurri è Napoli-Genoa 6-1 del dicembre 2011. Nonostante il risultato roboante, manca un rigore ai ragazzi di Mazzarri, per un fallo non fischiato verso la fine del primo tempo ai danni di Pandev. L’ autore della scorrettezza (meritevole anche del rosso) è l’attuale esterno partenopeo Mesto. In Parma-Napoli 1-2 del 4 marzo 2012 non applica un metro di giudizio uniforme e non mostra la giusta personalità. L’espulsione di Mazzarri è un segno di confusione. confusione che trasmette anche al suo assistente Giordano, il quale non segnala la chiara posizione di offside di Lavezzi sul gol dell’1-2 finale. Nella stagione 2012-13 il 36enne arbitra i partenopei sempre al San Paolo: Napoli-Torino 1-1, Napoli-Bologna 2-3 e Napoli-Atalanta 3-2. Nel “trittico” di prestazioni non sono segnalate particolari mancanze, le decisioni prese (anche per gli episodi più caldi) non alimentano proteste eccessive. Presente poi in Chievo-Napoli 2-4 del 31 agosto, giorno in cui Benitez sfata il tabù Bentegodi. Al 2′ Paloschi ruba palla a Reina mentre il portiere spagnolo sta per rinviare. Il tiro dell’attaccante (a porta vuota) termina a lato ma Valeri ferma il gioco per fallo sull’estremo difensore azzurro, non molto attento in quella circostanza. Al 25′ della ripresa si assiste alla prima marcatura italiana del Pipita Higuain, che scatta in posizione regolare su assist di Insigne e tocca involontariamente il pallone con la mano dopo un rimpallo con Puggioni. La rete viene giustamente concessa.

STORIA RECENTE – Il penultimo incontro è datato 21 dicembre 2013: Cagliari-Napoli 1-1. Giusta l’assegnazione del calcio di rigore che porta al pareggio degli azzurri per un ingenuo fallo di Astori su Pandev in area di rigore al 18′. Fa discutere al 73′ la rete del possibile 2-1 annullata a Callejòn (su segnalazione dell’assistente) per un fuorigioco attivo di Albiol. La chiamata viene certificata dalle immagini, che mostrano la leggerissima posizione avanzata del difensore spagnolo al momento del tiro. L’ultima volta il 9 novembre 2014 (vicino ma sotto certi aspetti così lontano): Fiorentina-Napoli 0-1. Alla truppa di Benitez basta un lampo di Higuain per certificare una seconda prestazione convincente dopo l’exploit contro la Roma. Di episodi “agghiaccianti” e moviola “schiaccia-campo” non c’è traccia. Gradiremmo poter scrivere lo stesso anche il 22 dicembre alle ore 20:30…

 

 

A cura di Antonio Fusco

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