Nelle nostre case si pregustano i sapori per il cenone di fine anno e si costruisce l’atmosfera per festeggiare l’arrivo di un nuovo anno, a Castelvolturno, invece, le vacanze sono finite. Il Napoli è tornato al lavoro; in realtà si tratta di un programma scaglionato. Oggi rientrano gli italiani, tranne Insigne che in queste ore si sta sposando a Frattaminore, mentre domani tocca agli europei e solo dopodomani ai sudamericani. Sul campo si pensa alla partita contro la Roma; per battere i giallorossi è necessaria una prestazione di grande intensità. Se alla compagine di Zeman lasci il pallino del gioco, rischi di essere sopraffatto. Il Napoli dovrà fare la partita, così potrà mettere a dura prova la fase difensiva della Roma.
Campo e mercato, a gennaio non c’è il tempo di progettare strategie e costruire lunghe trattative. Gli impegni sportivi chiamano e c’è il bisogno immediato di rinforzi, anche per il Napoli. De Laurentiis l’ha comunicato in maniera chiara, a Gennaio s’interverrà. Le strategie saranno definite dopo la partita contro la Roma in cui si valuterà la lista di nomi reparto per reparto su cui sta lavorando il direttore sportivo Bigon.
La priorità è la difesa, con la partenza di Aronica e la squalifica di Grava e Cannavaro. Un reparto che a giugno potrebbe completare la sua rivoluzione con l’addio di Campagnaro che sottoscriverà un contratto triennale da 1,5 milione con l’Inter e la probabile cessione di Fernandez. Il Napoli per il momento ha bloccato la cessione in prestito di Bruno Uvini, sarà valutata dopo l’acquisto di uno o due difensori.
Astori, Silvestre, Andreolli, Zaccardo e Paletta, secondo le nostre indiscrezioni nel summit decisivo si valuteranno indicazioni tecnico-tattiche, costi e formule per decidere cosa fare partendo proprio dal reparto che presenta maggiori necessità in questa fase.
Il direttore sportivo Bigon ha fornito un indizio riscontrabile poi nella storia di Mazzarri: si cercano elementi tatticamente duttili come Gamberini che ha occupato le tre posizioni della difesa. Contro la Roma si ripartirà dal terzetto di Siena con Britos nel ruolo di centrale. L’uruguagio ha dimostrato di soffrire i tempi della difesa a tre sulle corsie laterali e dà molte più garanzie al centro della retroguardia. I cinque nomi sopraccitati militano nel campionato italiano di Serie A e non hanno bisogno di tempi d’inserimento. Si tratta poi di giocatori duttili, utilizzabili per più ruoli della difesa. Silvestre è il nome preferito da Mazzarri, pronto a fargli cancellare le difficoltà nell’adattarsi alla difesa a tre di Stramaccioni e nel passaggio ad una grande squadra come l’Inter dove gli errori sono molto meno tollerati e le pressioni sono centuplicate rispetto a Catania e Palermo. L’argentino è, però, inserito nello spogliatoio interista e vorrebbe giocarsi le sue chances dalle parti di Appiano Gentile poiché nonostante le difficoltà occupa il ruolo di vice-Samuel e un’eventuale squalifica per omessa denuncia di Ranocchia, coinvolto nel filone barese del calcioscommesse, potrebbe cambiare gli equilibri in casa nerazzurra.
Astori è il profilo ideale, è un giocatore duttile, di piede mancino (il Napoli ha solo Britos, ndr), abbastanza giovane, con grandi margini di miglioramento, nel giro della Nazionale. L’ostacolo è rappresentato dalle richieste del presidente Cellino che la scorsa estate non ha potuto incassare 10 milioni di euro a causa del rifiuto del giocatore di trasferirsi allo Spartak Mosca. Andreolli è un’interessante soluzione low cost, essendo un giocatore in scadenza di contratto a giugno. Il profilo tecnico non è entusiasmante perché per caratteristiche sembra un giocatore poco adattabile sui lati della difesa a tre. Vista anche l’esperienza nella difesa a quattro di Di Carlo e Corini, potrebbe avere delle difficoltà nell’assorbire i tempi dello schema di Mazzarri o magari essere utile solo come centrale. Vale lo stesso ragionamento anche per Paletta che, a differenza di Andreolli, costa anche molto. Zaccardo piace da tempo a Mazzarri e agli uomini-mercato del Napoli. Lo scorso 31 Agosto, preoccupati dall’ipotesi che i capricci di Preziosi potessero far saltare l’affare Mesto, Bigon e Micheli fecero un tentativo per il difensore campione nel mondo del 2006 incontrando il direttore generale del Parma Leonardi nei pressi dei box dell’Atahotel Executive. L’identikit di Zaccardo stuzzica Mazzarri per caratteristiche e duttilità. E’ un difensore di passo rapido, dote che ha solo Campagnaro nell’organico azzurro, può essere considerato anche come ulteriore soluzione sulla fascia destra, pensando ai cambi di modulo in corsa adottati con maggiore frequenza da Mazzarri durante questa stagione. Da escludere le ipotesi Rolando e Lisandro Lopez, difensori del Porto e dell’Arsenal de Sarandi per il diktat dell’allenatore che preferisce rinforzi provenienti dal campionato italiano che non necessitano di lunghi tempi d’inserimento.
A centrocampo ed in attacco il Napoli è attivo su due fronti che si muovono di pari passo: movimenti in entrata e in uscita. Sulla mediana c’è un’emergenza di portata non inferiore alla difesa. Donadel ha rifiutato il Pescara, valuterà nelle prossime settimane un’eventuale cessione al Torino, dove incontrerebbe il vecchio compagno Santana. L’organico azzurro ha bisogno di un rinforzo in quella zona di campo a prescindere dal futuro di Donadel. Difficile arrivare a Nainggolan a causa delle pretese di Cellino, è da seguire l’idea Obiang. Non costa moltissimo, è un ’92 con grandi margini di crescita, Mazzarri lo conosce bene perché il valido Marotta lo prelevò a parametro zero dall’Atletico Madrid nel 2008, quando a Genova c’era ancora l’attuale allenatore del Napoli. Gli azzurri potrebbero rinforzarsi anche sulla corsia sinistra, dove Dossena potrebbe accettare la destinazione Palermo, se Lo Monaco riuscirà a garantirgli un ingaggio almeno vicino a quello percepito in maglia azzurra: 1,1 milione di euro. Dalle parti di Castelvolturno al suo posto arriverebbe Armero, un nome su cui il Napoli non volle puntare in estate dopo il rifiuto della prima scelta Balzaretti. C’erano dubbi sull’aspetto caratteriale ma il mercato è fatto anche di momenti ed opportunità, come quella presentatasi sull’asse De Laurentiis-Pozzo.
In attacco c’è un altro movimento a doppio giro: uno va ed uno viene. Vargas sembra pronto a trasferirsi in Brasile, il Gremio è la società favorita. Il San Paolo ha offerto Casemiro, una contropartita che non convince Mazzarri, per il Flamengo il cileno ha rappresentato solo un’idea visto che era sfumata l’ipotesi Robinho per un contratto del brasiliano del Milan con la Nike che ostacola l’inserimento dell’Adidas nell’affare. Vargas vuole il Brasile, a sole tre ore d’aereo dal Cile. Un’atmosfera più familiare per rilanciarsi dopo la fallimentare avventura napoletana.
La partenza di Rocchi blocca Floccari che sarà il vice-Klose alla Lazio, ancora impegnata su tre competizioni. Nel ruolo di vice-Cavani le soluzioni percorribili sono Nenè e Rolando Bianchi, due giocatori in scadenza che non rinnoveranno con i rispettivi di club d’appartenenza. Salvo sorprese e nuove opportunità, al mercato mai dire mai.
Buon anno a tutti i nostri lettori!
Ciro Troise
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