I cambi sono sempre delle operazioni complesse che nascondono insidie, difficoltà e hanno bisogno di tempo per essere metabolizzati. Il Napoli poi ha vissuto una rivoluzione, trasformando gli equilibri di potere, il modulo tattico, il sistema di gioco e soprattutto la mentalità non solo riguardo al lavoro sul campo ma soprattutto in merito alla gestione societaria.
Il passaggio da Mazzarri a Benitez rappresenta molto di più di un semplice avvicendamento in panchina. Mazzarri a Napoli ha superato più volte i confini dell’area tecnica, influenzando il mercato e avendo grande voce in capitolo sia sui progetti a lungo termine che sulle operazioni quotidiane. Non va assolutamente sottovalutata la svolta complessiva vissuta dal Napoli che si sta tuffando in una nuova epoca all’insegna del turn-over, della competitività in ogni ruolo e di nuovi equilibri all’interno dello spogliatoio. Sono andati via De Sanctis e Cavani, due leader del gruppo gestito da Mazzarri, quelli che rimarranno a Napoli accetteranno i programmi di Benitez e l’addio al posto garantito tra i “titolarissimi”.
La compattezza dello spogliatoio è sacra e rappresenta un fattore indispensabile per conquistare i successi. Benitez deve convincere il gruppo sulla bontà del suo lavoro, delle sue filosofie riguardo alla preparazione atletica; le voci sul disagio dei calciatori rispetto ai suoi metodi vanno spente sul nascere con il dialogo, portando tutti a essere concentrati sulla partita contro il Bologna.
E’ Benitez a dover indicare la via per rendere il gruppo granitico ma deve collaborare anche la società, limitando i conflitti sia risolvendo le spine contrattuali che con il mercato in uscita. Uno spogliatoio compatto ha bisogno di un capitano solido; il “contratto precario” di Paolo Cannavaro può essere dannoso anche riguardo alla sua autorevolezza sullo spogliatoio. Cannavaro nella prossima stagione deve totalizzare almeno venticinque presenze per garantirsi fino al 2015 le cifre percepite durante l’annata in corso; De Laurentiis e Bigon devono programmare un incontro con il suo agente Fedele per risolvere questa spinosa situazione, è fondamentale per la serenità di un elemento importante del Napoli di Benitez.
Mentre la questione Insigne sembra avviarsi verso un soddisfacente prolungamento, siamo alle fasi decisive riguardo al caso Zuniga. Ormai la situazione è chiara: il giocatore vorrebbe restare a Napoli e spera in una soluzione per il rinnovo, il suo agente Riccardo Calleri spinge per portarlo alla Juventus con cui ha già un accordo su un ingaggio di 2,3 milioni (le proposte del Napoli non hanno superato il 1,5 di euro).
Tocca al Napoli decidere cosa fare: rischiare di perderlo a parametro zero provando nei mesi prossimi a convincere Zuniga o decidere di monetizzare e fiondarsi su Fabio Coentrao, esterno in uscita dal Real Madrid individuato da tempo come alternativa. La trattativa per Matri è disgiunta dalla questione Zuniga ma è logico che, sul tavolo degli affari tra Napoli e Juventus, Marotta e Paratici vogliano capire la volontà di De Laurentiis e Bigon.
Il Napoli è attivissimo sul mercato, Bigon e Micheli sono al lavoro su tre fronti molto caldi: Astori, Matri e Duvan Zapata. Per il primo si attende il rientro dell’agente Claudio Vigorelli da Londra, dove, chiusa la questione Osvaldo, è al lavoro per Eto’o che potrebbe trasferirsi al Manchester United dopo la cessione di Rooney. Per Astori comunque si procede già alla stesura dei contratti. L’accordo tra le due società dovrebbe essere chiuso sulla cifra di 14 milioni, il Napoli, volendo spalmare l’impegno economico su più bilanci, ha pensato anche di dividere l’investimento in due fasi, acquistando in questa sessione solo la metà del cartellino per circa 7 milioni di euro e programmando fra un anno l’acquisizione dell’altra metà.
Nel corso della trattativa il Napoli ha chiesto anche un’opzione per il difensore classe ’95 Dario Del Fabro che nell’ultima stagione ha collezionato cinque presenze tra campionato e Coppa Italia; Bigon vorrebbe il diritto di priorità per la futura vendita. Nella giornata di domani potrebbero esserci importanti novità; il prestito di Gamberini al Genoa lascerebbe lo spazio libero per Astori in difesa, in attesa poi di capire quale sarà il futuro di Fernandez, che vorrebbe andare a giocare per non perdere i Mondiali.
L’operazione Duvan Zapata non esclude la pista Matri; l’attaccante dell’Estudiantes sarebbe l’innesto giovane per completare il reparto e lasciare libero Novothny, pronto ad andare a fare esperienza in Lega Pro o Serie B. L’attaccante della Juventus compie oggi 29 anni, nel corso dei festeggiamenti bianconeri per la vittoria della Supercoppa era evidente che fosse ormai un elemento estraneo al gruppo di Conte. Oltre al Liverpool e al Milan, si è inserita anche la Roma tra le pretendenti, ma l’offerta del Napoli resta la più alta e c’è già un accordo tra le due società sulla cifra di 12 milioni di euro. Matri dovrà decidere se accettare con entusiasmo l’avventura Napoli; dovesse esserci un rifiuto, riprenderebbe posizioni il nome di Gilardino con l’inserimento di Calaiò nella trattativa. Matri al momento è in pole, formerebbe con Zapata l’attacco azzurro. Rimarrebbe così solo sulla mediana un’esigenza da colmare, serve un giocatore che dia sostanza e qualità al centrocampo. Gonalons sarebbe il profilo perfetto, è necessario, però, prima cedere Gargano per accelerare su questo fronte. Mancano ancora due settimane al 2 Settembre, quelle che bastano per gli ultimi fuochi d’artificio dell’estate.
Ciro Troise
