Le bottiglie di champagne nella discoteca del Park Hyatt Hotel non saranno bastate per sbollire la rabbia dello scippo subito a Pechino. L’irruzione nel mercato orientale non ha prodotto in termini di business ciò che De Laurentiis sognava quando imponeva alla Juventus la soluzione cinese. Il dietrofront tardivo di fine Luglio aveva già fatto immaginare che in termini di marketing la trasferta non era così redditizia come sembrava e poi è arrivato il verdetto del campo a trasformare una luccicante vetrina del calcio italiano in una lotta scatenata dalla svolta imposta alla gara da Mazzoleni, Rizzoli e Stefani.
I dieci nazionali del Napoli non si fermeranno, saranno impegnati in amichevoli internazionali che in questa fase della stagione non rappresentano certamente un appuntamento molto gradito. Gli addetti ai lavori li definiscono dei test in vista delle gare di settembre per le qualificazioni ai Mondiali ma a questo punto sarebbero più opportuni dei raduni piuttosto che altre trasferte dispendiose in termini di energie e che sottraggono altro tempo alla preparazione atletica.
Il Napoli ha bisogno di riposo, di ricaricare le batterie dopo l’ingiustizia subita a Pechino per catapultarsi nel clima campionato. Gli inviati in Cina hanno svelato che Mazzarri era il più nervoso di tutti nel concitato post-partita della Supercoppa. L’allenatore del Napoli si è recato per qualche giorno in Toscana; qualche ora di vacanza in cui rifletterà su ciò che non ha funzionato a prescindere dai disastri del sestetto arbitrale.
Al ritorno a Castelvolturno, è previsto, prima dell’ultima decade valida per la sessione estiva del calciomercato, un summit in cui stabilire le strategie in merito agli ultimi nodi riguardo alla costruzione dell’organico.
L’alternativa sulle corsie laterali e le scelte definitive in merito a Dossena, Vargas e Gargano sono gli argomenti della riunione tra Bigon, De Laurentiis e Mazzarri.
De Laurentiis ha confermato la posizione dell’esterno di Lodi, vuole trattenere Vargas per tutelare l’investimento di 11 milioni di euro compiuto a Gennaio in casa propria. Gargano non ha brillato in Supercoppa ma il cambio con Hamsik e la svolta subita dal match gli hanno attribuito dei compiti in fase d’impostazione in cui l’uruguagio non è all’altezza. “El Mota” può assicurare le caratteristiche di Behrami: dinamismo, corsa, intensità ma certamente non le qualità di Hamsik nel ruolo di raccordo tra centrocampo ed attacco.
Le sostituzioni di Pechino hanno trasmesso un po’ di confusione alla squadra; Fernandez al posto dell’ammonito Cannavaro non ha rappresentato una scelta capace di migliorare la copertura su Vucinic, attaccante mobile che non da punti di riferimento. Fa riflettere l’esclusione di Gamberini dalla panchina; Mazzarri gli ha preferito “El Flaco” ed il “fedelissimo” Aronica, dimostrando che l’ex viola è un innesto che può dare il suo contributo alla retroguardia ma non è sicuramente un rinforzo di primo piano per il reparto apparso più in difficoltà nella scorsa stagione.
Il Napoli segue il difensore brasiliano classe ’91 Bruno Uvini, reduce dall’esperienza olimpica; sarebbe un acquisto in prospettiva perché il giocatore sarebbe girato in prestito al Siena. La priorità di Bigon, De Laurentiis e Mazzarri dovrebbe essere invece puntellare il reparto difensivo con un rinforzo capace di assicurare il passo rapido, la dinamicità necessaria per la difesa a tre. Non si può dipendere sempre dall’eterno Hugo Campagnaro, l’unico difensore ad assicurare il cambio di passo nel passaggio dalla fase difensiva ad offensiva e soprattutto la rapidità nell’uno contro uno e nella lettura delle diagonali e di tutti i meccanismi del reparto. Nella sfida contro la Juventus, ha aiutato anche Maggio nell’affrontare l’esplosività di Asamoah, schierato nell’inedita posizione di esterno sinistro.
C’è anche un problema portiere da cominciare ad affrontare senza fare facili e immotivati drammi. La sensazione è che De Sanctis non sia al 100%, lo dimostrano gli errori contro lo Sporting Braga e soprattutto nella Supercoppa. I motivi possono essere vari: dal rinnovo del contratto che non arriva al ritardo nella preparazione a causa degli Europei. Il Napoli non ha ceduto Rosati alla Fiorentina proprio per la situazione contrattuale dell’estremo difensore abruzzese (va in scadenza nel 2013, ndr). De Sanctis ha avuto un rendimento altissimo nelle ultime due stagioni ma il calo delle ultime uscite deve far riflettere. Rosati, ottimo portiere costato 4,5 milioni di euro al Napoli la scorsa estate, troverà più spazio durante questa stagione probabilmente in Europa League e Coppa Italia. E’ il caso, però, che in porta ci vada chi è più in forma; è fondamentale costruire un dialogo chiaro e trasparente tra tutte le componenti per affrontare con serenità tutte le situazioni.
E’ tempo di strategie non solo per la prima squadra ma anche per il settore giovanile. Allievi e Giovanissimi Nazionali si preparano rispettivamente a Dimaro ed al “Kennedy”.
La Primavera, con le amichevoli contro l’Hyria Nola, l’Aversa Normanna e quella in programma giovedì contro l’Avellino, definisce il suo organico. L’amichevole al “Bisceglia” di Aversa ha alimentato i rapporti tra le due società che stanno studiando una maxi-operazione che coinvolge strutture e giovani calciatori dei settori giovanili. Il sogno del presidente Spezzaferri, del ds Pasquariello e del tecnico Romaniello è Roberto Insigne ma il Napoli non accontenterà la società amica perché il talento classe ’94 sarà il capitano della Primavera di Saurini, il “faro” della manovra offensiva del suo 4-3-3. Questa scelta non condizionerà, però, il dialogo tra i due club che porterà sicuramente a qualcosa. Ve lo racconteremo quando le trattative diventeranno calde.
Ciro Troise
