FUORI I SECONDI – Il Derby del Sole tra Roma e Napoli può segnare il solco definitivo per le prime posizioni di classifica. La Juventus potrebbe festeggiare dal divano il suo quinto tricolore consecutivo, ma gli azzurri sbarcano nella capitale con l’intenzione di rinviare le celebrazioni bianconere e soprattutto di blindare l’accesso diretto alla prossima Champions League.
TOCCA AL PRIMO – È forse esente dalla lente rovente delle polemiche per le prestazioni arbitrali di quest’anno Orsato di Schio, Fischietto designato per il big match dell’Olimpico. Considerato il numero uno per rendimento, non per curriculum, Daniele Orsato fa il suo esordio in Serie A nel dicembre del 2006 in Siena-Atalanta 1-1. Da allora è arrivato a collezionare 159 partite in massima divisione, con una media di circa cinque ammonizioni a gara, un’espulsione ogni tre ed un rigore ogni quattro. A proposito di penalties, ne ha decretati solo due quest’anno: uno a favore dei viola alla Stadium in Juventus-Fiorentina, l’altro agli azzurri in Sampdoria-Napoli.
DI LIBERATORE, ANCORA LUI! – A preoccupare, ancora una volta, è soprattutto la scelta dell’assistente, ovvero Di Liberatore. il giudice con bandierina non offre garanzie da big match, basta mettere sul piatto tre clamorose sviste che lo inchiodano. Lo storico gol di Muntari non assegnato, proprio contro la Juventus, fa da apripista. Di Liberatore è poi l’uomo che non annulla la realizzazione di Caceres, in netto fuorigioco al momento dell’assist di Pirlo, in Napoli-Juventus 1-3 della scorso campionato. A completare il trittico di “papere” c’è anche la rete del vantaggio rossoblu di Destro, partito anch’egli da posizione irregolare, in Bologna-Napoli 3-2 del 6 dicembre 2015. Al podio si aggiunge anche il decisivo gol regolare annullato per off-side all’attaccante granata Maxi Lopez nel derby delle polemiche tra Juventus e Torino, in cui fa a gara con Rizzoli per il titolo di peggiore in campo. Insomma, non può certo dirsi un occhio di falco…
LUNGO VISSUTO PARTENOPEO – In totale i precedenti del Fischietto classe ’75 con il Napoli sono ben 34, per un bilancio di 13 vittorie, 13 pareggi e 8 sconfitte. Lascia il segno nel primo incrocio in cadetteria: Napoli-Frosinone 1-1 del dicembre 2006 in Serie B. L’arbitro veneto, dopo vari richiami, decide d’interrompere la gara per un fitto lancio di petardi. Alla ripresa del gioco viene assegnato un rigore al Frosinone trasformato da Lodi. Gli azzurri agguantano il pareggio grazie ad una realizzazione di Bogliacino e nel finale l’arbitro fischia inspiegabilmente la fine della gara senza recupero. L’atteggiamento del fischietto di Schio contribuisce ad alimentare le polemiche relative alla condotta violenta dei tifosi del Napoli in trasferta. Nella partita seguente il San Paolo viene squalificato e gli azzurri ottengono un futile pareggio contro il Mantova sul neutro di Perugia. Nella prima in A, Catania-Napoli 3-0, Orsato dimostra una conduzione di gara ineccepibile. Su questa scia le due seguenti gare Napoli-Udinese 0-0 e Napoli-Genoa 0-1, che segnano uno dei momenti più infelici del club di De Laurentiis, culminante con l’esonero di Edy Reja. In Napoli-Palermo del gennaio 2010 riemergono le polemiche. In un contatto in area tra Rinaudo e l’allora attaccante rosanero Cavani, il fischietto di Schio assegna un rigore molto dubbio ai siciliani. Per effetto della cosiddetta “giustizia divina” De Sanctis nega la gioia della trasformazione a Miccoli. In Lazio-Napoli 1-1 dell’aprile 2010 si ravvede e sfodera un’ottima direzione. In Chievo-Napoli 2-0, gli azzurri deludono in campo ma per Orsato c’è l’opportunità di mettere in mostra un’altra performance oltre la sufficienza. Nell’aprile 2011 Bologna-Napoli 0-2: in un Dall’Ara per tre-quarti azzurro Orsato mostra sicurezza ed equilibrio senza alcuna possibilità di appello. In Atalanta-Napoli 1-1, Cigarini autore di numerosi interventi duri riceve l’ammonizione solo al 78′.
RESTANO NELLA MEMORIA – Juventus-Napoli 3-0 dell’Aprile 2012 fa registrare una brutta prestazione. Nel mirino c’è la convalida erronea del primo gol dei bianconeri, con il fendente di Vucinic deviato da Bonucci in chiara posizione di off-side. Atalanta-Napoli 1-0 e Lazio-Napoli 1-1 del 9 febbraio 2013 fanno riprendere quota ad Orsato. Giusta ad esempio l’ammonizione sanzionata a Mesto per simulazione ed il gol annullato a Biava per fuorigioco. Il fluido si interrompe nuovamente contro i bianconeri. In Napoli-Juventus 1-1 del primo marzo 2013 Cavani rifila una gomitata ai danni di Chiellini in area di rigore, “frutto” della precedente strattonata di capelli del bianconero. Colpi segnalati da De Marco. L’arbitro, contrariamente alle aspettative generali, tira fuori solo il giallo per entrambi. In Roma-Napoli 2-0 del 18 ottobre 2013 decreta un calcio di rigore nel secondo tempo sull’1-0 per fallo in area di Cannavaro su Borriello, con espulsione successiva dell’azzurro. I replays successivi evidenziano invece la trattenuta dell’attaccante giallorosso. In Napoli-Juventus 2-0 del 30 marzo 2014 annulla un gol di Hamsik su respinta di Buffon al 7′ (su segnalazione dell’assistente Tonolini) per fuorigioco dello slovacco. Al 37′ convalida la rete di Callejòn, leggermente avanzato rispetto all’ultimo uomo della linea difensiva bianconera al momento del lancio di Insigne. Nel secondo tempo sorvola poi sul colpo di tacco falloso rifilato da Chiellini a Mertens. Molto discutibili infine i 6′ di recupero concessi al termine dei 90′ regolamentari. Il successivo e significativo incontro lo vede tra i protagonisti della delicata Finale di Coppa Italia dello scorso maggio contro la Fiorentina. In un clima teso per le note e discusse vicende extra-Olimpico riesce comunque a mantenere i nervi salvi, non perdendosi in errori da matita blu ed atteggiamenti fuori luogo nella gestione della gara. Ci si rivede poi il 19 ottobre 2014, Inter-Napoli 2-2. Buono il metro di giudizio e corrette le chiamate di Orsato, nella maggior parte dei casi. L’unico evidente errore non incide sul risultato ma sui nervi di Higuain, che non si vede riconoscere un netto fallo al 70′ al limite dell’area di rigore nerazzurra (ad opera di Vidic). Il Pipita protesta con veemenza e subisce un cartellino giallo. Le successive volte sono in Coppa Italia. In Napoli-Udinese 2-2 (7-6 d.c.r.) parte bene con la corretta assegnazione di un calcio di rigore al Napoli per fallo in area su Zapata (3′). Lascia correre in seguito su un tocco di mano in area di Gargano e concede nuovamente un penalty agli azzurri nella ripresa dopo un dubbio contatto tra Zapata e Heurtaux. Quest’ultima sanzione è quella che fa più discutere: al netto delle analisi di moviola, appare abbastanza generosa. Nella semifinale tra Napoli e Lazio dell’8 aprile 2015 lo scivolone avviene nel momento decisivo. I biancocelesti siglano infatti la rete che vale la qualificazione con Lulic, ma Klose partecipa attivamente all’azione in chiara posizione di fuorigioco.
IL 2015/2016 DEL GIUDICE DI SCHIO – In questa stagione ha diretto sia Napoli-Juventus 2-1 del 26 settembre 2015 che Juventus-Napoli 1-0 del 16 febbraio 2016, uscendo per ben due volte indenne dai “linciaggi” moviolistici. Ottima prova anche in Napoli-Inter 2-1 del 30 novembre 2015. Polso fermo nella gestione del match e provvedimenti corretti. A norma di regolamento non fa una piega, tranne che per Mancini, l’espulsione di Nagatomo per doppio giallo. L’esterno giapponese è infatti meritevole di ammonizioni sia per l’entrata da dietro con ginocchiata su Callejon, che per la falce scomposta ai danni di un Allan in azione pericolosa. L’altro precedente stagionale è Sampdoria-Napoli 2-4 del 24 gennaio 2016. Come ricordato in apertura, assegna a giusta ragione un calcio di rigore agli azzurri per uno sciocco intervento in area di Barreto su Albiol. Corretta a norma di regolamento anche l’espulsione a Cassani per doppio giallo. L’angolo da cui scaturisce la seconda realizzazione di Eder è invece viziato da una posizione irregolare del trequartista Correa. Unica sbavatura dell’ennesima prova convincente di Orsato. In leggero calo le prove offerte nelle ultime due gare, non di poco peso: Roma-Inter 1-1 del 19 marzo e Milan-Juventus 1-2 del 9 aprile. Le note negative si concentrano in modo particolare nel confronto dell’Olimpico, nel quale manca un evidente rigore ai giallorossi per un fallo di mano in area di Miranda, in contrasto aereo con Dzeko.
A cura di Antonio Fusco
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