Il 2023 è arrivato ma per i tifosi del Napoli c’è un altro countdown che ancora deve completarsi, quello che porta al 4 gennaio, al ritorno in campo degli azzurri 53 giorni dopo l’ultima gara ufficiale. Il congedo avvenne dopo Napoli-Udinese, quel 3-2 con il finale da brividi che raccontava forse meglio di ogni altra cosa la stanchezza dopo un percorso da marziani.
Il Napoli è pronto a ripartire, Spalletti sfrutterà anche gli ultimi due allenamenti ed ha già compiuto la prima missione: ripresentarsi al completo, senza assenti mentre altre concorrenti devono ancora convivere con un’infermeria ancora abbondante. È il caso della Juventus che contro la Cremonese recupera soltanto Chiesa mentre Vlahovic, Pogba avranno bisogno ancora di tempo mentre s’attende di riportare Di Maria e Paredes con la testa al campionato.
La partita contro l’Inter avrà delle difficoltà specifiche: il valore dell’avversario, la consapevolezza dei nerazzurri di avere contro il Napoli uno snodo importante per cercare di rilanciarsi in chiave scudetto. Mancano ancora tantissime partite ma per la squadra di Inzaghi, che ha perso cinque partite in quindici giornate, è un momento determinante.
Proporre il suo calcio e gestire i momenti, l’identikit del Napoli versione San Siro
Il Napoli deve respingere la pressione generale che esaspera il valore della gara, è la sedicesima giornata, mancano 69 punti alla fine. Bisogna affrontarla come una normale e importante gara di campionato, il cammino è molto lungo, ricco d’insidie e una delle chiavi per arrivare in fondo è non farsi travolgere dai momenti, anche se dovesse esserci eventualmente qualche passo falso.
È inevitabilmente a livello generale la ripartenza più attesa per capire in che modo il Napoli tornerà sul pezzo dopo una sosta così lunga. L’allenamento congiunto contro la Juve Stabia è servito a dare minutaggio anche a giocatori come Rrahmani, Demme, Sirigu che nell’ultimo periodo avevano trovato meno spazio e per verificare il livello di brillantezza della squadra a pochi giorni dalla ripresa del campionato.
Il minutaggio più alto, l’atteggiamento sulle sostituzioni da partita vera, senza stravolgere l’intera squadra presto, rivela l’obiettivo di prepararsi al clima campionato. Sul campo è difficile prevedere che tipo di partita può venir fuori dopo un periodo così lungo col campionato sospeso. Il Napoli deve proporre il suo gioco, avere attenzione per l’equilibrio di squadra e sviluppare il repertorio di combinazioni diverse che appartengono al suo patrimonio tecnico.
L’Inter anche ha sviluppato nuove conoscenze durante questo periodo, come la coppia Dzeko-Lukaku, i movimenti di Barella e Bastoni, sarà interessante capire cosa rimarrà degli esperimenti di dicembre in un big-match che ha uno spessore e un vissuto diverso. C’è solo da tornare in campo perché il Napoli anche sul mercato, con lo scambio Bereszynski-Zanoli, il ritorno di Contini e la probabile permanenza, sta mandando i segnali giusti.
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