Ci siamo quasi, oggi il Napoli è tornato a lavorare con la missione di completare l’opera della preparazione alla seconda parte della stagione. È il momento più importante, quello in cui finalizzare tutto il lavoro compiuto per fare in modo che si sciolgano le gambe e si ritrovi brillantezza, con l’obiettivo di ritrovare al meglio i reduci dal Mondiale.
Le amichevoli contro il Villarreal e il Lille hanno fotografato una realtà distorta, il Napoli aveva fatto allenamento al mattino e le gambe non rispondevano ai comandi della testa, imballate per i carichi di lavoro a cui sono stati sottoposti gli azzurri tra Antalya e Castel Volturno.
Si tratta di un mondo nuovo per tutti, nessuno sa quanto cambierà rispetto a metà novembre nell’impatto con la stagione. L’esempio del Boxing Day in Premier League ha lasciato qualche traccia, come le difficoltà del Tottenham che ha acciuffato il pareggio in rimonta. Le squadre di Conte hanno bisogno sempre di andare al massimo sotto il profilo dell’intensità e, dopo una sosta così lunga e con l’incognita del Mondiale, ha imbrigliato un po’ sul campo del Brentford il suo motore. A Santo Stefano, dopo due mesi e mezzo di stop, riguardo alle altre squadre gli equilibri si sono confermati. L’Arsenal non si è smarrita, il Liverpool ha confermato la sua forza pescando anche il jolly classe ‘2004 Bajcetic, il Newcastle anche è ripartito alla grande sul campo del Leicester.
In giro per il mondo, eccetto la Germania che a causa dell’inverno pesante riprenderà a metà gennaio, è la settimana della ripartenza. In Inghilterra non hanno rinunciato al rito di Santo Stefano, in Spagna si parte prima con la Coppa del Re e poi con la Liga nel weekend, in Francia mercoledì 28 è la data cerchiata in rosso per far ricominciare la Ligue 1.
Lobotka e Kvaratskhelia, gli uomini-chiave che Spalletti vuole riportare al massimo
Spalletti ha la necessità di fare in modo che la squadra ritrovi brillantezza, la missione principale è riportare al massimo degli uomini-chiave per il gioco del Napoli che sono parsi particolarmente appesantiti. Uno di questi è Lobotka che è il termometro del Napoli, gli equilibri di entrambe le fasi di gioco passano per il suo lavoro, sia nella gestione del possesso palla che nella copertura delle linee di passaggio degli avversari.
Kvaratskhelia è fondamentale per dare imprevedibilità, alzare il ritmo del gioco che magari nelle fasi iniziali non potrà essere ancora oliato alla perfezione. Durante queste amichevoli di dicembre, il suo talento si è visto a sprazzi soprattutto nel secondo tempo del test contro il Villarreal. Dalla partita di Anfield, l’ultima prima di fermarsi per la lombalgia, non si è rivisto ancora il vecchio Kvara.
Non è perfetta ovviamente neanche l’Inter, concentrata sui recuperi di Lukaku e De Vrij, sulla missione di gestire il ritorno post Mondiale di Brozovic e Lautaro Martinez e ha la fame d’invertire la rotta. Cinque sconfitte in quindici partite sono tante, i gol non mancano perché l’Inter ha il secondo attacco del campionato, pesa il dato della peggior difesa tra le prime dieci della classifica.
Capodanno porterà via il 2022 dei sogni, il Napoli ha la missione di trasformarli in realtà nel 2023. Ci si affida anche alla capacità di Spalletti di gestire le soste invernali, messa in pratica in Russia. Arrivarono 4 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta nel 2011, 3 vittorie e 3 pareggi nel 2012, 5 vittorie e 1 sconfitta nel 2013. Numeri che fanno ben sperare per il mese di gennaio del Napoli, che è un po’ il momento della verità.
Ciro Troise
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