GIACOMELLI, PARTE SESTA – Posticipo per il Napoli contro l’Atalanta. Torna a dirige per l’occasione gli azzurri Piero Giacomelli della sezione di Trieste. Il 38enne, imprenditore nel campo della ristorazione, è alla sesta stagione nella Can di A e B. Sono 39 le apparizioni in cadetteria, 67 le presenze in massima serie: esordio il 3 aprile 2011 in Genoa-Cagliari 0-1. Ha una media di circa 4 ammonizioni a partita, 1 cartellino rosso estratto ogni 5 gare ed 1 penalty concesso ogni 3. Si ricordano le direzioni in Inter-Cagliari 2-2 (rigore non concesso ai nerazzurri al 91′ e rete irregolare dei sardi) e Parma Catania 1-2 (gol irregolare degli emiliani e ritardato cartellino rosso per il veemente Legrottaglie) della stagione 2012/2013. Sviste che gli costano più di due mesi di stop complessivi. Migliora la situazione nel torneo 2013/2014, chiuso con 16 gettoni e reclami in tono minore. Nell’annata calcistica 2014/2015 colleziona 18 presenze, non connotate da particolari picchi positivi.
INIZIO MALDESTRO, FINALE DA DIMENTICARE – In questa stagione si annotano per Giacomelli 15 direzioni (10 vittorie casalinghe, 3 pareggio e 2 successi esterni) ed un totale di 53 cartellini gialli, 5 espulsioni ed 2 rigori. Inopinatamente accesa la gara Verona-Lazio 1-2 del 27 settembre, ricca di decisioni discutibili. Si appuntano in particolare un gol ingiustamente annullato a Djordjevic per un presunto fallo in area di Gentiletti, la mancata concessione di un calcio di rigore a Felipe Anderson e la convalida della segnatura di Helander dopo un contatto irregolare tra Jankovic e Marchetti. Fanno discutere anche le due direzioni a San Siro: Milan-Atalanta 0-0 ed Inter-Genoa 1-0. Nella prima da evidenziare le non sanzioni con il rosso per De Sciglio e Pinilla. Nella seconda non assegna un rigore ai nerazzurri al 31′ della ripresa per un netto fallo di Ansaldi su Palacio, giusta invece l’espulsione dell’ingenuo D’Ambrosio per un entrata scriteriata su Perotti. Nonostante le (solite) proteste del mediatico Mancini nel post partita. Il match più discusso lo vive però da assistente di porta, nel match Roma-Palermo 3-2 del 20 aprile. Clamorosa la doppia svista nella ripresa, che indirizza la gara in un doppio senso errato. Al 57′ Giacomelli non segnala un netto tocco di mano di Gazzi, avente le braccia spalancate, a pochi passi dall’azione. Si supera nel finale, compensando lo scivolone precedente. Il primo arbitro Calvarese assegna un penalty ai giallorossi per un tocco di braccio di Maksimovic, il quale mantiene costantemente gli arti superiore attaccati al corpo: Giacomelli non interviene per smentire il tutto.
ABBONAMENTO AL SAN PAOLO – Cinque sono i suoi precedenti con gli azzurri, con esito diverso ma tutti al San Paolo. Il primo è datato 12 maggio 2013: Napoli-Siena 2-1. Corretta la chiamata al 52′ per l’annullamento della rete dell’allora bomber azzurro Cavani, in evidente posizione di offside. Bene anche nella concessione di svariati vantaggi di gioco, utili per la continuità delle azioni. Passa un po’ di tempo per la seconda volta: 14 settembre 2014, Napoli-Chievo 0-1. I partenopei cadono in casa dopo la vittoria in extremis nella prima giornata a Genova, le recriminazioni non sono però da ascrivere alla direzione del triestino. Giusta l’assegnazione del penalty per fallo di Cesar (ammonito nell’occasione) su Higuain, il quale si fa inaspettatamente ipnotizzare dal supereroe di giornata Bardi. Unica nota amara è Parma-Napoli 2-2 del 10 maggio 2015. Non brillano certo i partenopei contro i già retrocessi ragazzi di Donadoni e allo stesso modo Giacomelli non merita la sufficienza. Troppo tenero, raramente opportuno nella gestione dei cartellini. Forti dubbi sulla punizione a due battuta dai padroni di casa che porta al raddoppio Jorquera. Gli azzurri recriminano poi per un tocco di mano in area di Gobbi al 90′, meritevole della sanzione. Nessun problema invece il 28 ottobre 2015 in Napoli-Palermo 2-0. I partenopei vincono in scioltezza, nonostante qualche difficoltà in zona gol. Giacomelli non estrae cartellini e si “gode” tranquillamente lo spettacolo. È più interventista nell’ultimo appuntamento: Napoli-Sassuolo 3-1 del 16 gennaio 2016: giusto il calcio di rigore concesso ai neroverdi (il secondo ad oggi in 15 gettoni del suo personale campionato) per l’aggancio in area di Albiol ai danni di Sansone. Non convince a pieno nel secondo tempo, quando lascia correre Acerbi, il quale respinge un cross di Mertens col piede e poi con la mano. Lascia dunque molto a desiderare Giacomelli sull’interpretazione della volontarietà…
A cura di Antonio Fusco
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