I tifosi del Napoli da molti anni non vivevano un’emozione forte come quella vissuta all’Olimpico ieri sera, forse bisogna tornare indietro alle reti di Diawara e Koulibaly nella stagione dei 91 punti.
Una gioia che forse può essere utile a far capire a tutti che bisogna godersi il viaggio, senza caricare di pressioni negative il percorso. Contano i fatti: il Napoli è passato per difficoltà di ogni tipo e, a differenza della scorsa stagione, non si è mai disunito.
La Coppa d’Africa, il Covid, gli infortuni muscolari hanno fatto in modo che si creasse uno stato d’emergenza durato, che il Napoli fosse costretto a giocare partite con pochissimi cambi. Abbiamo più volte sottolineato il valore del pareggio di Torino contro la Juventus ottenuto in condizioni molto complicate, con Petagna ed Elmas (che si era appena negativizzato) come unici cambi a disposizione.
Quella partita ha rappresentato una svolta e, infatti, il Napoli nel girone di ritorno è primo in classifica con diciotto punti in otto partite, senza aver mai perso. Poteva far meglio in Coppa Italia contro la Fiorentina e nella gara di ritorno contro il Barcellona ma non bisogna dimenticare i contesti per l’analisi. Contro la Fiorentina c’erano tante assenze, contro il Barcellona gli azzurri hanno pagato gli errori che hanno portato allo 0-2 dopo tredici minuti. Sbagli che diventano letali contro una squadra di livello superiore a tutta la serie A, con principi di gioco che rappresentano una cassaforte e rafforzata da un mercato importante.
Come la partita contro la Juventus, anche quella contro la Lazio può rappresentare una svolta perché è una vittoria che riempie l’anima. Siamo a fine febbraio, è un campionato ancora vivo, con una bagarre in testa che riscalda il cuore, considerando gli anni del dominio bianconero e la parentesi dell’Inter di Conte. La quota scudetto sarà bassa, forse anche meno degli 85 punti di cui ha parlato Allegri.
Le emozioni di Lazio-Napoli la possibile svolta
Non è una questione di calcoli ma di sensazioni, è la chimica del calcio che lo rende magico perché il modo in cui Insigne si libera delle negatività all’Olimpico, il sinistro di Fabian Ruiz, la corsa sotto il settore ospiti, le lacrime di Spalletti, la festa di Politano con i tifosi lasciano il segno. La corsa al biglietto per Napoli-Milan è una fotografia dell’entusiasmo che ha determinato la vittoria contro la Lazio.
Se la partita contro la Juventus fu la serata della resistenza, quella contro la Lazio può essere il momento della consapevolezza non solo nei propri mezzi ma anche nella capacità di superare i limiti, come avvenuto nel finale della gara di ieri, quando il Napoli non ha accettato il pareggio ed è andato all’assalto del successo.
Il Napoli è chiamato a crederci perché ci sono tanti fattori che lo consentono: la crescita di capitan Insigne, che si è sbloccato riguardo alla mancanza del gol su azione che lo tormentava, il fattore Osimhen, l’assenza di coppe ed impegni a differenza di Inter, Milan e Juventus.
Il calendario è ostico ma è un campionato atipico, in cui nessuna gara è scontata. Sarà così almeno fino a quando qualche verdetto sarà un po’ più chiaro, quindi, bisogna vivere il viaggio senza pensare troppo al futuro.
Ciro Troise
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