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Il sincero Valeri è all’esordio in Napoli-Milan: “Vorrei la moviola…”

Il direttore di gara, all'esordio in campiontao, ha "confessato" il suo desiderio tecnologico


PRIMA PER VALERI! – Tra frementi voci di mercato e sogni impossibili dei tifosi, il Napoli torna in campo. Gli azzurri affrontano al San Paolo il Milan, con l’obiettivo unico dei tre punti dopo il mezzo passo falso all’esordio contro il Pescara. Il primo giudice di gara prescelto è Paolo Valeri, 37enne della sezione di Roma 2. Internazionale dal 1° gennaio 2011, esordisce in Serie A il 23 dicembre 2007 in Udinese-Empoli 2-2. Nella massima serie ha sin’ora collezionato 126 presenze. Ha una media di circa cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ed un rigore ogni tre. Nella sua bacheca personale vanta il premio “Giovanni Mauro”, ricevuto per l’annata sportiva 2010/2011 con la motivazione di “Arbitro della massima categoria nazionale maggiormente distintosi sotto il profilo tecnico”. Il punto debole del libero professionista è la frequente cattiva gestione dei cartellini e l’eccessiva incertezza nella valutazione dei falli in area di rigore. Il Fischietto è all’esordio stagionale nella Serie A 2016-2017, dopo le direzioni “estive” in Champions League (secondo turno preliminare, Hafnarfjördur-Dundalk 2-2), Europa League (secondo turno preliminare, Austria Vienna-Kukësi 1-0) e Coppa Italia (terzo turno preliminare, Salernitana-Pisa 4-5 d.c.r.).

20 RICORDI PARTENOPEI– Sono venti i suoi precedenti con il Napoli, di cui due in Coppa Italia ed uno in Supercoppa. Il bilancio totale di dodici vittoriecinque pareggi e tre sconfitte. Nonostante tale media “positiva” per i colori azzurri, la moviola degli incontri è ricca di episodi discutibili. L’esordio di Valeri con i partenopei risale al dicembre 2008 in Napoli-Lecce 3-0: gli azzurri dominano la gara, l’arbitro nel corso del match ammonisce Lavezzi per un diverbio con Angelo. Giallo che gli costa la successiva trasferta di Torino. In Napoli-Siena 2-1 del settembre 2009 Valeri, su segnalazione dell’assistente, ferma Lavezzi per un fuorigioco dubbio. Poco dopo Maggio viene clamorosamente falciato in area ma il direttore di gara non fischia. Entrambi gli episodi si segnalano sul parziale di 0-0. Napoli-Catania 1-0 del marzo 2010 è ricordata dai tifosi azzurri per la rete decisiva di Paolo Cannavaro, che festeggia al meglio la sua trecentesima presenza in maglia azzurra. Non ci sono “macchie” in quell’occasione per Valeri. Sampdoria-Napoli 1-2 del settembre 2010, registra una grandissima rimonta da parte della banda Mazzarri, dopo un rigore concesso troppo generosamente a Cassano in posizione dubbia. Bene in Brescia-Napoli 0-1 dell’ottobre 2010.

LE SVISTE PRINCIPALI – In Lecce-Napoli 2-1 del maggio 2011, i partenopei non danno una buona prova, rimandando di una settimana la certezza matematica della qualificazione in Champions League. Nel match con i pugliesi il Fischietto capitolino espelle Cavani per un applauso ironico a lui rivolto. La squalifica conseguente di due giornate fa perdere terreno al Matador nella corsa per il titolo di capocannoniere. In Napoli-Fiorentina 0-0 del 24 settembre 2011 si registra una prestazione assolutamente negativa dell’internazionale, il quale su un clamoroso tocco di mano in area di Pasqual non fischia il calcio di rigore. Il peggio lo offre qualche minuto dopo: Hamsik viene trattenuto in area prima da Boruc e poi da Gamberini, rigore non concesso e cartellino giallo mostrato allo slovacco. Altra sfida che ha vede Valeri impegnato con gli azzurri è Napoli-Genoa 6-1 del dicembre 2011. Nonostante il risultato roboante, manca un rigore ai ragazzi di Mazzarri, per un fallo non fischiato verso la fine del primo tempo ai danni di Pandev. L’ autore della scorrettezza (meritevole anche del rosso) è l’attuale esterno partenopeo Mesto. In Parma-Napoli 1-2 del 4 marzo 2012 non applica un metro di giudizio uniforme e non mostra la giusta personalità. L’espulsione di Mazzarri è un segno di confusione. confusione che trasmette anche al suo assistente Giordano, il quale non segnala la chiara posizione di offside di Lavezzi sul gol dell’1-2 finale.

STAGIONE IMMACOLATA – Nella stagione 2012-13 Valeri arbitra i partenopei sempre al San Paolo: Napoli-Torino 1-1Napoli-Bologna 2-3 e Napoli-Atalanta 3-2. Nel “trittico” di prestazioni non sono segnalate particolari mancanze, le decisioni prese (anche per gli episodi più caldi) non alimentano proteste eccessive.

STORIA RECENTE – Presente poi in Chievo-Napoli 2-4 del 31 agosto 2013, giorno in cui Benitez sfata il tabù Bentegodi. Al 2′ Paloschi ruba palla a Reina mentre il portiere spagnolo sta per rinviare. Il tiro dell’attaccante (a porta vuota) termina a lato ma Valeri ferma il gioco per fallo sull’estremo difensore azzurro, non molto attento in quella circostanza. Al 25′ della ripresa si assiste alla prima marcatura italiana del Pipita Higuain, che scatta in posizione regolare su assist di Insigne e tocca involontariamente il pallone con la mano dopo un rimpallo con Puggioni. La rete viene giustamente convalidata. Tra i giovani ricordi c’è un Cagliari-Napoli 1-1 datato 21 dicembre 2013. Giusta l’assegnazione del calcio di rigore che porta al pareggio degli azzurri per un ingenuo fallo di Astori su Pandev in area di rigore al 18′. Fa discutere al 73′ la rete del possibile 2-1 annullata a Callejòn (su segnalazione dell’assistente) per un fuorigioco attivo di Albiol. La chiamata viene certificata dalle immagini, che mostrano la leggerissima posizione avanzata del difensore spagnolo al momento del tiro. La penultima volta in campionato il 9 novembre 2014 (vicino ma sotto certi aspetti così lontano): Fiorentina-Napoli 0-1. Alla truppa di Benitez basta un lampo di Higuain per certificare una seconda prestazione convincente dopo l’exploit contro la Roma. Di episodi “agghiaccianti” e moviola “schiaccia-campo” non c’è traccia. L’immagine più viva è invece associata all’indimenticabile notte di Supercoppa a Doha. I partenopei strappano un pareggio in extremis contro gli “amici” della Juventus ed alzano il trofeo dopo una serie infinita di calci di rigore. Valeri c’è ma per fortuna non si vede. La penultima volta risale a Cagliari-Napoli 0-3 del 19 aprile 2015. Non c’è discussione sul risultato, ma il Fischietto capitolino mette comunque la firma sulla partita. L’espulsione di Maggio al 65′ (per doppia ammonizione) risulta condizionata dal primo giallo estratto ai danni dell’esterno per un fallo veniale su Avelar.

L’ULTIMO INCONTRO, LA POLEMICA SARRI-MANCINI… – Il ricordo azzurro più vivo di Valeri risulta in Coppa italia: Napoli-Inter 0-2 del 19 gennaio 2016. L’ampio turnover non ripaga Sarri, che vede la banda Mancini spuntarla con due guizzi. L’eliminazione dalla competizione fa comunque meno rumore dalle polemiche innescate dal tecnico di Jesi nel post gara per il celeberrimo epiteto urlatogli nella foga dal tecnico partenopeo, nei concitati minuti conclusivi della sfida. Il polverone mediatico non condiziona i direttori di gara nella compilazione del referto e tutto si dissolve dopo una settimana di “passione”…

LA CONFESSIONE – Fanno rumore, per la sacralità tutta italiana della casta arbitrale, le dichiarazioni di Paolo Valeri emerse dopo un convegno svoltosi nello scorso maggio: “Io in campo quando intuisco di aver sbagliato, una moviola la vorrei. E la sfrutterei. Poi ormai certe cose si sanno in diretta…”.

 

A cura di Antonio Fusco

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