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Il nodo rinnovi e il Napoli che verrà: dopo Pavoletti si guarda al futuro

Il post Reina è la priorità assoluta del Napoli che verrà, condizionato dal nodo rinnovi

Consegnare a Sarri un attaccante con le caratteristiche di Milik per gestire il recupero del centravanti polacco era la priorità assoluta del mercato di gennaio del Napoli. La missione è stata quasi compiuta, Pavoletti corrisponde al profilo voluto dall’allenatore, bisogna solo attendere il suo ritorno in campo perché le visite mediche hanno confermato che non può essere ancora utilizzabile.

Sarri può affrontare il 2017 con Mertens in grande spolvero e la coppia Milik-Pavoletti, pronta a trascinare l’attacco del Napoli quando entrambi saranno a disposizione. Non è per nulla scontata la partenza di Gabbiadini, devono incastrarsi il recupero di Milik e Pavoletti e un’offerta congrua affinchè l’ex Sampdoria possa lasciare il gruppo di Sarri.

Giuntoli, una volta risolta la carenza in attacco, affronta questa campagna trasferimenti pensando al futuro. Riguardo ai “rinforzi di prospettiva”, sono state realizzate le mosse Leandrinho e Zerbin, che andrà in prestito al Carpi.

Il Napoli che verrà nella prossima stagione non contempla certamente i rinforzi pescati nelle fila del Ponte Preta e del Gozzano, che rappresentano profili da valorizzare nel corso degli anni. I pensieri riguardo alla prossima stagione naturalmente passano per il nodo rinnovi, che condiziona qualsiasi spunto di riflessione per il Napoli che sarà.

La questione più spinosa è quella di Faouzi Ghoulam, che va in scadenza nel 2018, “flirta” con il Bayern Monaco e sogna il Paris Saint Germain. L’entourage del terzino sinistro algerino, lo stesso del “caso La Padula”, ha chiesto più del doppio di quanto percepisce ora il terzino che a gennaio sarà impegnato in Coppa d’Africa.

Il Napoli si guarda intorno, sugli esterni ha degli intrecci interessanti: Maggio va in scadenza nel 2018, Strinic non è soddisfatto del minutaggio ottenuto finora e, quindi, Giuntoli deve concentrarsi nella ricerca di profili da studiare per rinforzare la batteria dei terzini.

Sarri dovrà fare a meno di Ghoulam e Koulibaly per cinque partite di campionato (il calcolo tiene conto di una finale Nigeria-Senegal), la sfida contro la Spezia in Coppa Italia e l’eventuale quarto di finale del 24 Gennaio. Sarà l’occasione giusta per dare spazio a Maksimovic, considerato nei programmi estivi l’”upgrade” del franco-senegalese, promesso sposo per la prossima stagione del Chelsea, club pronto ad investire circa 60 milioni per lui.

La scelta più giusta sarebbe puntare su un giovane da bloccare in vista della prossima stagione, seguendo la sua crescita. Giuntoli sabato ha visionato Benevento-Pisa, il terzino destro della formazione giallorossa Lorenzo Venuti è una promessa di valore dai tempi del settore giovanile della Fiorentina che, però, difficilmente lo lascerà partire, considerandolo una risorsa per il futuro.

Sulla fascia sinistra, oltre all’impiego di Strinic, sono valutabili le soluzioni d’adattare Hysaj o Maksimovic nella zona storicamente occupata da Ghoulam ma è sicuramente nell’agenda di Giuntoli la necessità d’individuare un’alternativa all’algerino, considerando anche la complicata situazione del suo rinnovo.

Il Napoli è al secondo posto in serie A nella classifica dei tiri subiti a partita, è la realtà che ne subisce di meno dopo la Juventus ma ha incassato più reti anche della Roma. Influisce su questa statistica il rendimento mediocre di Pepe Reina che ha commesso almeno cinque errori gravi riguardo ai gol subiti: i tiri dalla distanza di Verdi e Bernardeschi, la papera sulla rete di Keita, la mancata uscita sulla punizione che ha portato al 3-2 in fuorigioco del Besiktas al San Paolo, la presa difettosa in occasione del sigillo di Rossettini che ha tenuto aperta la sfida interna contro il Torino.

Una grande squadra non può permettersi tanti errori del suo estremo difensore, Giuntoli lo sa ed era corso ai ripari quest’estate quando ha trattato Sportiello con l’Atalanta e con Giuseppe Riso, il manager del portiere classe ’92. L’affare non si è concretizzato perché Reina non ha voluto dividere la titolarità del suo ruolo con nessuno, vuole essere ancora il primo portiere indiscusso nonostante la sua reattività non sia più quella dei tempi migliori, forse a causa anche dei vari problemi muscolari affrontati in carriera.

Ne ha fatto le spese Sportiello che ha perso prima la serenità e poi ha dovuto spesso dare spazio a Berisha, quando Gasperini ha notato le sue distrazioni.

Callejon ha rinnovato fino al 2020, lo sta per fare anche Mertens ufficialmente ma sono entrambi dei classe ’87, Insigne è un ’91 ma la distanza tra le richieste del suo entourage e l’offerta del presidente non trasferisce certezze, quindi, nel Napoli che verrà c’è bisogno di pensare anche agli esterni offensivi. Gnabry è un profilo che piace, è considerato tatticamente perfetto per Sarri e la trattativa con il Werder Brema non è un ostacolo insormontabile. Al momento è un’idea, chissà se poi diventerà trattativa concreta.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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