IL MARCHIO DI MAZZOLENI… – Il suo nome fa sempre discutere. Il 41enne Paolo Silvio Mazzoleni, della sezione di Bergamo, è stato scelto per la sfida del turno infrasettimanale della decima giornata di Serie A tra Genoa e Napoli. Al VAR ci sono Doveri e Abbatista. Non possono non riaffiorare alla mente “i classici horror”…il più “doloroso” è quello dell’11 agosto 2012. Napoli e Juventus si giocano la Supercoppa a Pechino, lui s’imbatte in una direzione a dir poco negativa. Anche la società azzurra si fa sentire a fine gara, decidendo di disertare per protesta la premiazione del trofeo nazionale. Sul 2-1 per l’allora formazione di Mazzarri (espulso per proteste), l’arbitro di Bergamo assegna un rigore dubbio ai bianconeri su segnalazione dell’uomo d’aera Rizzoli per fallo di Fernandez su Vucinic. Famoso è poi il cartellino rosso estratto ai danni di Goran Pandev per presunte offese, segnalate dall’assistente Stefani. Anche Zuniga si reca anzitempo negli spogliatoi per un fallo su Giovinco, che gli costa il secondo cartellino giallo. Rientra nel computo degli errori anche un’evidente spinta di Barzagli su Behrami in area di rigore non sanzionata. Il match termina 4-2 per gli uomini di Conte. Pechino non è però l’unico luogo di incontro tra Mazzoleni ed il Napoli.
18 INCROCI, BILANCIO NEGATIVO – Sono diciotto i suoi precedenti con la compagine napoletana (sedici in campionato, uno in Coppa Italia, uno in Supercoppa), con un bilancio di sei vittorie, cinque pareggi e sette sconfitte. L’esordio avviene il 16 dicembre 2007 in un tranquillo Siena-Napoli 1-1: gara non condita da episodi decisivi, sulla quale non pesa la sua direzione. Diversamente dal Napoli-Brescia 0-0 del 6 marzo 2011. In quell’occasione Mazzoleni annulla una rete agli azzurri per un presunto fuorigioco di Cavani e non concede un rigore per un netto fallo di Kone ai danni di Mascara. In Lazio-Napoli 3-1 del 7 aprile 2012 le cose non vanno meglio: la gestione dei cartellini non è ottimale e nel primo tempo non assegna un rigore per un chiaro intervento irregolare di Cana su Pandev. Il fischietto di Bergamo, internazionale dal 2011, vanta un’esperienza ultra decennale nella Can di A e di B. Lazio-Treviso 3-1 del 18 settembre 2005 è la sua prima apparizione in massima serie (dove fin’ora a collezionato 175 presenze). Ha la media di circa 4 ammonizioni a partita e di un’espulsione ogni tre gare, mentre il calcolo relativo alla media dei rigori concessi è di uno ogni tre partite.
IL LENTO RITORNO – Dopo aver rivisto da arbitro di porta i tifosi azzurri in Napoli-Torino 2-0 nell’ottobre 2013 ( match nel quale segnala a De Marco un rigore inesistente per un tocco di braccio di Glik in area su tiro di Fernandez), Mazzoleni si ripresenta al San Paolo il 23 novembre 2013 in Napoli-Parma 0-1. La sua prestazione è positiva e le decisioni non condizionano il risultato finale, che segna la prima pesante caduta in casa della prima gestione Benitez . Si passa dunque al 2 marzo 2014: Livorno-Napoli 1-1. Corrette le decisioni fondamentali, come quella dell’assegnazione del penalty al 31′ per una spinta in area di Ceccherini ai danni di Pandev. Stona invece la gestione complessiva dei cartellini, che restano troppo spesso nel taschino fluorescente. La penultima volta è datata 14 febbraio 2015: Palermo-Napoli 3-1. La prestazione del Fischietto bergamasco è sufficiente, poche le sbavature. Eccessivo il giallo al diffidato Higuain e troppo clemente con Rispoli, meritevole di rosso per fallo di reazione. Giusta invece la non concessione di un calcio di rigore in favore degli azzurri per un tocco di mano involontario di Andelkovic. Il penultimo incrocio ci porta al 3 maggio 2015: Napoli-Milan 3-0. Mazzoleni viene subito messo alla prova dopo 42”, quando De Sciglio atterra Hamsik in area di rigore. Pronta l’indicazione della punizione dagli undici metri e la conseguente espulsione del terzino rossonero per fallo da ultimo uomo. Giusta la chiamata del bergamasco, che si mostra sicuro nelle altre decisioni fino al minuto 67′, momento in cui Gabbiadini viene trattenuto in area da Paletta: netto il rigore non concesso.
NEL 2015/2016 – Il penultimo “rendez-vous” riporta il Fischietto di Bergamo al centro delle polemiche. SI parla di Bologna-Napoli 3-2 del 6 dicembre 2015. Gli azzurri falliscono la prima prova da capolista dopo il sorpasso sull’Inter e Mazzoleni ci mette non poco lo zampino. Concede la rete dell’1-0 del Bologna, male assistito dal suoi collaboratori, nonostante la netta posizione irregolare del marcatore Destro sul lancio dell’allora centrocampista rossoblu Diawara. Ancor più grave è la mancata applicazione della regola del vantaggio a favore di Hamsik, solo a campo aperto, dopo una brutta entrata dello stesso Destro su Albiol.
L’ULTIMA VOLTA – Giungiamo così all’ultima partita tinta d’azzurro che ha visto protagonista attivo il Fischietto lombardo: Crotone-Napoli 1-2 del 23 ottobre 2016. Senza contestazioni l’espulsione dell’ingenuo e nervoso Gabbiadini (chiamato a sosituire Milik dopo il primo infortunio al crociato) allo Scida. L’ormai ex attaccante azzurro atterra viene fermato in maniera irregolare da Ferrari al 30′ ma reagisce con un vistoso calcio da terra. Inevitabile l’estrazione del cartellino rosso da parte dell’arbitro. Nel finale i pitagorici accorciano le distanze con Rosi: giusta la concessione del gol che dimezza il vantaggio partenopeo, l’esterno ex Roma piazzainfatti la zampata in posizione regolare dopo il colpi di testa in area di Claiton.
Ecco le immagini del rosso rimediato da Manolo Gabbiadini in Crotone-Napoli:
#CrotoneNapoli 0-2, l'intervento anti-sportivo di Gabbiadini, che è costato il rosso da parte di Mazzolenihttps://t.co/0EfZxn1qaF pic.twitter.com/sHYy2GlDoB
— SportMediaset.it (@Sport_Mediaset) October 23, 2016
Servizio a cura di Antonio Fusco
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