Emozioni a go-go in campo, lo Stadio Olimpico è una bolgia: la Società Sportiva Calcio Napoli è riuscita a battere la Juve dei 42 risultati utili consecutivi ed a portare sotto Al Vesuvio un trofeo che mancava da troppo. Non ci sono parole per descrivere la gioia dei tifosi partenopei, è una Città in tripudio.
95′ La finale di Coppa Italia è terminata qui. Il Napoli batte la Juventus per due reti a zero.
94′ Dossena mantiene palla sull’out sinistro, mancano pochi secondi alla fine.
91′ Vetrina per Britos, entrato in luogo dell’acclamato Cavani.
90′ Il quarto uomo informa: ci saranno 5′ da recuperare.
Cori di disapprovazione dal Lungomare di Napoli: Quagliarella è bersaglio di slogan e sfottò.
89′ Pazzia Quagliarella: trattenuto sugli sviluppi di un angolo da Totò Aronica, l’ex Masaniello, nervoso anche per i fischi di stampo partenopeo, rifila una gomitata gratuita al difensore. Rosso diretto.
88′ Impazza la festa, fumogeni e cori la fanno da padrone.
85′ Hamsik cede il posto a Dossena e riceve la meritata Standing Ovation. I trentamila azzurri accorsi a Roma non possono che intonare “O surdato Nnammurato”.
83′ IL NAPOLI RADDOPPIAAAAAAAAA!!!!!!! GRANDISSIMA AZIONE DI CONTROPIEDE SULL’ASSE INLER-PANDEV-HAMSIK. IL MACEDONE PERCORRE PER VIE CENTRALI IL CAMPO PER CIRCA QUARANTA METRI DOPO AVER RICEVUTO PALLA DALL’EX UDINESE, DUETTA CON LO SLOVACCO E GLI CONCEDE L’OCCASIONE DI METTERE LA FIRMA SU QUESTA FINALE: GRANDE DIAGONALE DI HAMSIK. 2-0 E VITTORIA AD UN PASSO.
79′ Caceres si sposta a destra per contenere gli eventuali contropiedi di Cavani. Praticamente la difesa bianconera è “a 2”.
78′ La Juve ha il pallino del gioco. La difesa azzurra sembra però impenetrabile, con Zuniga abbassatosi sulla linea di Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Mazzarri chiede ai suoi un ultimo sforzo: riuscire a risalire per non permettere agli avversari di schiacciare i suoi nelle retrovie. Intanto De Sanctis viene ammonito per perdita di tempo.
Dolci note dalla Rotonda Diaz: all’uscita dal campo del fuoriclasse sudamericano, tutta la popolazione accorsa al lungomare ha salutato il beniamino argentino con il coro “Ale Pocho!” Sembra essersi ricucito il rapporto tra Lavezzi e quella che per ora è ancora la sua tifoseria.
74′ Slalom travolgente di Pepe che entra in area e conclude a rete, il suo tiro a giro è però deviato da Aronica e Quagliarella, che favoriscono il miracolo di piede di De Sanctis
73‘ Entra in campo Quagliarella per Borriello. Per lui tanti fischi.
72‘ Esce Lavezzi in luogo di Pandev. Per il Pocho tanti applausi e pochi fischi. Abbracci con tutta la panchina.
71‘ La Juventus è ancora in attacco: i bianconeri vogliono recuperare subito.
70′ Gran tiro di collo esterno di Bonucci sugli sviluppi di un angolo. De Sanctis è però attento.
68′ Primo brivido di marca Vucinic. La sua discesa centrale è, per fortuna di Cannavaro e compagni, inefficace.
67′ Pronti ad entrare Vucinic e Pepe. Escono Lichtsteiner e Del Piero, che si prende l’abbraccio dei suoi tifosi che lo salutano. La sua ultima in bianconero finisce qui.
65′ Sugli spalti è tripudio. L’Olimpico è una bolgia.
63′ RETEEEEEE DEGLI AZZURRIIIIIIIIIIIII!!!!!!! EDINSON CAVANI RIESCE A SBLOCCARE LA GARA SIGLANDO IL RIGORE PROCURATO DA LAVEZZI. PALLA A DESTRA E STORARI A SINISTRA. PER IL NAPOLI E’ VANTAGGIO. LA STORIA E’ AD UN PASSO.
62′ Rigore per il Napoli: Storari atterra Lavezzi dopo essere stato saltato dal Pocho. Il rigore c’è tutto. Tutto nasce da uno schema su rimessa laterale molto simile a quello che permise a Lavezzi di segnare con il Siena alla prima di Campionato.
59′ Standing ovation per Del Piero che chiede incitamento ai suoi tifosi dopo aver guadagnato un calcio d’angolo (poi mal sfruttato dai suoi) proprio sotto la Sud. Sugli sviluppi Aronica prende una brutta botta alla spalla sinsitra.
57′ Sarà Pepe il primo a subentrare nelle fila bianconere, Conte parla con lui da qualche minuto.
56′ Contatto dubbio Maggio- Caceres. Dalla rotonda Diaz si alza il coro rivolto ai bianconeri: “sapete solo rubare.” La città vive attivamente questa finale di Coppa.
55′ Sugli sviluppi della mancata punizione Dzemaili abbatte Del Piero a centrocampo ed entra con Marchisio nella lista dei “cattivi”. Primo giallo per gli azzurri.
54′ Il Napoli reclama per un fallo di mano di Lichtsteiner, che ferma al limite dell’area Edinson Cavani. Le immagini danno ragione ai partenopei: lo svizzero tocca la palla con la mano, impedendo a Cavani di entrare in area.
53′ Anche Britos inizia a scaldarsi. Mazzarri è prossimo a cambiare qualche carta in tavola.
52′ Pirlo pesca Del Piero con un lancio dei suoi. Brighi ferma il bianconero per fuorigioco. La chiamata è chiaramente errata.
51‘ Napoli comincia col piglio giusto. Inizio sulla falsa riga del principio della partita.
48‘ Azione avvolgente sull’asse Dzemaili- Lavezzi. Peccato che, una volta nell’area, il passaggio verso il centro del macedone non sia il massimo in quanto a precisione.
47′ Movimento sulla panchina azzurra: Dossena mette la pettolina e inizia il riscaldamento.
45′ Punizione di Lavezzi dall’out destro, Marchisio libera ma la palla resta nei piedi azzurri. Lavezzi cerca il numero sul fondo ma viene bloccato da Lichsteiner che guadagna una rimessa laterale.
22.08 Ha inizio il secondo tempo. Non ci sono cambi nelle due formazioni.
Continua la partita anche sugli spalti. La Curva bianconera previene eventuali sirene estere per il proprio tecnico con un eloquente “Giù le mani da Antonio Conte”. Il tema dei partenopei, invece, è ancora la tessera del tifoso: “Ospiti indesiderati. Contro la tessera del tifoso”. Questi gli slogan esposti sui rispettivi striscioni.
Finisce il primo tempo. Gara molto combattuta e intensità di gioco molto elevata, nervi un pò scoperti da parte delle due compagini, specie se si analizzano gli ultimi minuti di gioco. Il Napoli ha giocato meglio per 20′, sprecando però troppo in fase offensiva. La Juventus è poi salita in cattedra sfruttando una compattezza tra i reparti non sempre ineccepibile e un centrocampo un pò lento con Dzemaili questa sera non brillante nelle due fasi. Il Napoli ha avuto comunque il merito di non concedere a Del Piero e compagni chissà quali occasioni da gol. Le più nitide sono state quelle di Zuniga al 1′, il mancato tap-in di Hamsik intorno al quarto d’ora e la prodezza balistica di Marco Borriello nella seconda parte della prima frazione. Alla Juve manca un rigore: il fallo di Aronica su Marchisio c’è. Pesa però il fuorigioco fischiato a Cavani al 19′.
46‘ Recupero che si protrae per una manciata di secondi: quanto basta per permettere a Del Piero di calciare una punizione dai 25 metri. La risposta di De Sanctis, seppur non impeccabile dal punto di vista estetico, è efficace.
45‘ Pirlo è a terra dolorante in seguito ad un calcio di Cavani. Mazzarri non è contento del nervosismo in questo finale di primo tempo e chiede a Marek Hamsik, un pò assente dalla manovra, di entrare nel vivo del gioco, abbassando, quando serve, il suo baricentro.
44′ Il quarto uomo esibisce il tabellone luminoso: ci sarà un minuto di recupero.
42′ Gara ferma per poter permettere ai sanitari di intervenire sull’infortunato Marchisio. Curioso siparietto a bordo campo: Inler s’innervosisce verso la panchina, causa il mancato lancio di una bottiglietta d’acqua.
41′ La Juve protesta: Aronica entra da dietro su Marchisio pronto a calciare verso la porta di De Sanctis. L’intervento è dubbio, Aronica colpisce il centrocampista sul piede d’appoggio al momento del tiro. Conte e i suoi reclamano un rigore che ci poteva stare.
37′ Brivido: Borriello, partito largo a destra, converge sul mancino e mira l’angolino della porta di De Sanctis dai 25 metri. La palla è di poco fuori.
35′ Continui rovesciamenti di fronte: la gara è accesa e combattuta, seppur avara di reti.
31′ Lavezzi, spina nel fianco della difesa bianconera, viene spostato da Mazzarri nella zona di campo in cui staziona Caceres per permettere al Pocho di poter affrontare l’uruguagio nell’uno contro uno. Conte risponde abbassando Estigarribia sulla linea dei difensori. Partita a scacchi tra i due timonieri.
30′ Del Piero a tu per tu con De Sanctis ma Brighi vede bene: il fuorigioco è netto.
29′ Sugli sviluppi della punizione, calciata da Aronica, Lavezzi mette una grande palla in mezzo all’area avversaria ma Hamsik non ci arriva per un pelo.
28‘ Ennesimo fallo di Vidal su Zuniga. Per il cileno l’ammonizione è nell’aria.
27′ Dopo venti minuti di marca partenopea sembra che la Vecchia Signora voglia salire in cattedra
26′ Pirlo e Del Piero in battuta ma calcia il secondo: barriera colpita in pieno e calcio d’angolo per i juventini.
25′ Punizione da posizione interessante dopo una fiammata di Alex Del Piero (fermato da Dzemaili al limite dell’area). Tutto nasce da una palla persa da Inler sull’out destro.
23‘ Fischiato fallo in attacco a Lavezzi che, allungatosi il pallone, colpisce lo stinco di Vidal a mo di pallone. Fallo non cattivo.
21‘ Juve in contropiede, ma il lancio di Marchisio per Del Piero è troppo lungo.
19′ Azione corale del Napoli sugli sviluppi di una punzione di Inler sulla trequarti per un fallo di Vidal su Lavezzi che meritava l’ammonizione. L’ azione non si concretizza per un errore all’ultimo passaggio.
18‘ Ci prova Marchisio: grande botta del centrocampista della Nazionale dal limite dell’area, che raccoglie un rimpallo frutto di un contrasto tra Del Piero e Cannavaro. De Sanctis c’è e devia in angolo.
17′ Grande discesa di Campagnaro sulla destra, alla seconda azione personale. Il suo cross rasoterra è preda di Bonucci che devia fuori area dov’è appostato Dzemaili, peccato che il suo tiro sia rimpallato e diventi quasi un passaggio per Campagnaro, rimasto oltre la linea dei difensori bianconeri.
15‘ Primo acuto bianconero in area partenopea: la punizione tagliata di Pirlo è facile preda di Cavani, appostatosi in difesa per dare manforte alla fase passiva.
14′ I primi sono di impronta nettamente azzurra: il Napoli sembra essere molto più tonico della compagine bianconera. Ottima copertura delle fasce di Zuniga e Maggio anche se il primo porta sulla coscienza la mancata segnatura al 1′.
11′ Lavezzi perfora centralmente la difesa bianconera con un’azione personale e calcia dai sedici metri. La palla è fuori.
10′ Cavani, servito da Lavezzi, viene fermato dall’arbitro a tu per tu con Storari per una dubbia posizione di fuorigioco: si tratta di millimetri e le immagini non chiariscono la bonarietà o meno della chiamata della terna arbitrale. Guardando accuratamente i monitor sembra che Cavani sia in linea con Barzagli.
8′ Punizione dalla tre quarti di Lavezzi, la palla è respinta dalla difesa bianconera ma il possesso palla è costantemente azzurro. L’azione offensiva azzurra si sviluppa sulla sinistra dove Zuniga non trova il fondo. La Juve fatica a tenere palla, specie in avanti.
6‘ Gara molto combattuta e maschia: si inizia subito a fare sul serio. Per gli amanti dell’estetica grande “veronica” di Gokhan Inler su Del Piero.
4′ Aronica sbroglia una pericolosa situazione a limite dell’area azzurra recuperando su Marco Borriello.
2′ Secondo minuto, seconda occasione: Cavani devia verso la porta bianconera un cross di Zuniga ma la mira non è delle migliori.
1′ Pronti via: dopo un minuto e mezzo Zuniga, su assistenza di Campagnaro dalla destra, conclude a volo verso la porta di Storari che devia in corner.
21.01 Inzia il match
21.00 Minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del triste agguato di Brindisi. Dalla curva azzurra un bel gesto, uno striscione che ricorda che i napoletani sono “vicini alle famiglie di Brindisi”.
20.57 Dalla Sud si alza, durante l’inno di Mameli, lo striscione “A Torino padroni, in Italia Campioni, godetevi lo spettacolo.” Nonostante qualche fischio di troppo dalla Nord durante l’esecuzione dell’inno, il premio di trovata di peggior gusto della serata viene vinto dalla tifoseria bianconera che, una volta terminato “Fratelli d’Italia” ha intonato un vergognoso “Benvenuti in Italia” rivolto ai partenopei.
20.56 Dalla Rotonda Diaz si alza il coro: “Noi siamo Partenopei”. Mentre dal maxischermo le immagini propongo Arisa intenta ad intonare l’inno di Mameli.
20.55 Arisa, nota cantante da qualche anno sulla cresta dell’onda, intona, a cappella, l’inno di Mameli. Triste qualche fischio di troppo durante l’annuncio dell’avvenimento e le prime battute della cantante. Fischi comunque sommersi dagli applausi al termine dell’Inno Nazionale. Torino padroni Italia campioni, godetevi lo spettacolo
20.54 Le squadre, in un tripudio di cori e coreografie, fanno il loro ingresso in campo. La finale è sentitissima: i 30.000 supporters partenopei chiedono il primo trofeo del dopo fallimento, i bianconeri vogliono il double. Aneddoto simpatico: tra i bambini che accompagnano i calciatori in campo spicca il nipotino del Presidente Aurelio De Laurentiis che per l’occasione accompagnerà in campo Alessandro Del Piero alla sua ultima da bianconero.
20.50 Coreografia della curva juventina: si alternano bandiere bianconere e tricolori.
20.33 Ecco le formazioni ufficiali:
Juventus (3-5-2): Storari; Caceres, Barzagli, Bonucci; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Del Piero, Borriello. A disposizione: Manninger, Pepe, Vucinic, Quagliarella, Giaccherini, Matri, Marrone. Allenatore: Antonio Conte.
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. A disposizione: Rosati, Grava, Dossena, Fernandez, Pandev, Britos. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitra il signor Brighi di Cesena. Assistenti i signori Niccolai di Livorno e Cobelli di Mantova. Quarto uomo signor Bergonzi di Genova.
20.22 Anche la Juventus fa’ il suo ingresso sul terreno di gioco per il consueto riscaldamento prepartita.
20.18 Il Napoli, accompagnato da un boato ed un tripudio di colori ed emozioni unici nel loro genere, fa’ il suo ingresso in campo. La grande maggioranza dell’Olimpico è di fede biancazzurra. I supporters partenopei colorano la Curva Nord ed i Distinti, mentre alla Juventus spetta la Sud e la tribuna Monte Mario. Emozione anche al momento della lettura della formazione, relegata allo speaker del San Paolo Daniele “Decibel” Bellini. Lo spettacolo è fantastico, il colpo d’occhio azzurro da’ i brividi.
20.16 Morgan De Sanctis, accompagnato dal preparatore dei portieri azzurro Papale, scende in campo per il consueto riscaldamento per partita e rivolge i pugni alla curva festante. La risposta, all’unisono, della Nord è un emozionante: “Devi vincere!” La Sud, dalla sua, risponde con i soliti, beceri cori di stampo razzista, materia che col gioco del pallone c’entra ben poco.
20.10 Il lungomare è un fiume in piena d’azzurro colorato: la rotonda Diaz è festante. Iniziano anche i primi sfotto e il suolo della Città vibra al coro di “Chi non salta juventino è”.
19.54 Napoli entra in trance agonistica: mentre all’Olimpico di Roma i supporters intonano cori d’incitamento, la Città è in visibilio. La Rotonda Diaz in via Caracciolo, dove l’Amministrazione Comunale ha “regalato” ai partenopei un maxischermo e la relativa possibilità di assistere uniti all’appuntamento con la Storia di questa sera, è una bolgia: sciarpe, trombe, cori e tanta, tanta emozione colorano la notte del Lungomare.
19.49 Juventus in sopralluogo: i calciatori della Vecchia Signora scendono in campo per testare il manto erboso e dare un’occhiata allo spettacolo unico che li circonda.
19.30 Il clima comincia a farsi rovente: la curva azzurra è ormai piena. La Nord si tinge di biancazzurro grazie alle splendide coreografie dei tifosi napoletani. Presenti rappresentanze e rispettive “pezze” di tutti i gruppi di tifo organizzato. Distinti ancora non colmi ma comunque attivi: dalla zona ovest spicca uno striscione eloquente sull’ormai quasi certo addio del Pocho Lavezzi. “Lavezzi via, abbiamo Insigne”: tifosi partenopei brevi e concisi. Meno simpatici ,invece, i cori che arrivano dalla Sud dove clichè razzisti quali monnezza, colera e un Vesuvio pronto a svegliarsi sono il tema di molti slogan bianconeri “dedicati” ai supporters del Napoli.
-Curiosità: Edinson Cavani, punta di diamante del tridente delle meraviglie azzurro, è, a pari merito con Giuseppe Greco del Modena, capocannoniere della Coppa Italia Tim. Una rete questa sera, significherebbe per lui affermare la sua leadership incontrastata nella classifica marcatori del torneo.
19.00 Juventus in vantaggio: la remuntada è completata e ora i bianconeri conducono per 3 reti a 2. Dalla Sud si alza il coro d’incitamento: “I Campioni dell’Italia siamo noi”.
18.53 In due minuti i bianconeri riescono a riportare il risultato in parità segnando due reti in rapida successione. L’Olimpico, divertito, assiste alla mini-finale incitando i piccoli calciatori.
18.50 Mariano Lorenzo porta sul 2-0 il risultato. Azzurrini in doppio vantaggio sui piccoli bianconeri.
18.44 Vantaggio degli azzurrini: Fabrizio Matteo, piccolo talento partenopeo porta il Napoli A in vantaggio sui pari età della Juventus A.
18.37 Le due squadre di piccoli calciatori che si incontreranno in finale di Tim Junior Cup sono la Juventus A (in completino bianconero) e il Napoli A (nella classica mise biancazzurra).
18.22 Ormai quasi piene le curve, già teatro di cori e coreografie. Appare quasi totalmente colma specialmente la Nord, occupata dai partenopei. Nella parte centrale della suddetta viene esposto uno striscione rivendicato dal cosiddetto “tifo organizzato” che recita: “due colori, un ideale: non tesserati” in chiaro riferimento all’opposizione degli Ultras alla tessera del tifoso. Dalla sud arriva, sporadico, qualche coro razzista di marca juventina.
18.15 Gradito spettacolo sotto le due curve: nel perimetro sottostante la Nord, per questa sera culla del tifo partenopeo, si stanno sfidando due compagini di piccoli calciatori partenopei; idem sotto la Sud, dove due squadre di bambini in bianconero stanno allietando l’attesa degli astanti. Le vincitrici delle rispettive sfide si affronteranno poi per la finale di questa Tim Junior Cup.
La Redazione di Iamnaples.it è felice di porgervi un caloroso benvenuto per assistere alla diretta testuale di Juventus-Napoli, finalissima di Coppa Italia Tim nello splendido quadro dello Stadio Olimpico di Roma. A due ore e passa all’inizio del match lo Stadio comincia a riempirsi. Il clima festoso delle grandi occasioni è sereno, merito anche dell’ottima organizzazione e del grande lavoro degli organi competenti.
Dal nostro Inviato allo Stadio Olimpico di Roma
Ciro Troise
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