La conferenza è iniziata da alcuni minuti, introdotta da Mimmo Liguoro il quale cede la parola all’editore Franco Di Mauro che spiega le origini dell’iniziativa: “L’idea è nata dall’immensa passione dei tifosi per la maglia azzurra; la scelta di presentare oggi il libro non è casuale”
Interviene uno degli autori del libro, Maurizio De Giovanni: “Il Napoli è tra i primi club al mondo ad avere tifosi , ancor prima di nascere; è forte il legame tra la tifoseria e la gente , nelle vene dei tifosi scorre sangue azzurro. Siamo ritornati finalmente nel posto in cui la società merita di stare, ed il libro ne è una testimonianza.”
Interviene il presidente De Laurentiis: “Ringrazio i precedenti interventi, le loro parole dimostrano quanto il calcio sia legato a questa città; mi sento profondamente offeso da chi non riesce a capire tutto ciò: la Napolitanità è una condizione dello spirito. Il napoletano ha la forza di vivere sognando, tale condizione ha permesso alla popolazione di superare, secoli di soprusi e “immondizia”; il Napoli e la città vivono la stessa identità. La scelta di questa data non è casuale; 24 anni fa il Napoli vinse il suo primo scudetto. Nel 2004 mi sono accostato per la prima volta a questa realtà osservadola da Los Angeles. Siamo ripartiti dalle ceneri … Non mi sono mai servito del calcio Napoli per interessi personali; quello che faccio in Lega son battaglie che servono a far valere il Napoli nei palazzi che contano, dove c’è solo il Nord, il Nord, il Nord …
Il presidente De Laurentiis ritorna sulla partita di Lecce, chiarendo alcune sue esternazioni: “La mia reazione è stata molto forte, ma maturata a caldo. Dovete sapere che durante la partita sono un tifoso; alla fine sono rimasto deluso per l’occasione non sfruttata. Una volta arrivato in aeroporto, mi sono calmato, e ripensando a questo campionato fantastico mi sono detto: ” Aurelio? Cosa c’è da lamentarsi?! Per quanto riguarda l’umore dello spogliatoio, all’interno della società, posso dire che non è cambiato nulla, è lo stesso di sempre. Mazzarri? Ha un contratto, si continuerà così … Motivazioni affievolite? Non si può parlare per chi ad inizio anno aveva l’obbiettivo di arrivare tra il 5° e 10° posto di passione affievolita. Questa è una situazione ipotetica creata da “voi”media; se fosse vero, allora qualcosa cambierebbe …
Premi Champions? Ne ho le scatole piene, i calciatori hanno un contratto e sono strapagati; eventuali bonus erano previsti solo per il raggiungimento di primo o secondo posto. Come lo scorso anno ho omaggiato i calciatori con le proprie consorti di un regalo e cena a fine campionato, altrettanto farò al termine di questo portandoli tutti a Capri a loro insaputa. Nemici in casa? Mi fido cecamente dei miei collaboratori, ad esempio ho le stesse segretarie da tantissimi anni, non ho il coraggio di allontanarle proprio per l’affetto che provo nei loro confronti; in occasione di eventuali sgarbi interni, potrei diventare una belva.
Si ritorna sulla vicenda legata a Mazzarri: “Ha ancora due anni di contratto, qualora mi chiedesse ufficialmente di partire non so come reagirei, personalmente gli impegni li mantengo. Progetti sul futuro?Abbiamo intenzione di costruire un museo all’interno del San Paolo che esporrà la storia dei vessilli azzurri. In questi ultimi tempi ci sono state tre riunioni con lo staff tecnico e dirigenziale; si è parlato di settore giovanile e dell’eventualità di tirare su società satellite in altri territori europei.”
Seguiranno costanti aggiornamenti (premi F5 per aggiornare)
Dai nostri inviati Alessandro Sacco e Stefano D’angelo
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