Sul campo di Carciato, tra la paura del ridimensionamento, l’entusiasmo e la curiosità, nasceva il Napoli di Sarri, che ha lottato per il sogno-scudetto e giunto al secondo posto. Un ritiro lungo ventidue giorni circa, un’anomalia nel mondo del pallone, travolto dalla dittatura del marketing. Il calcio mondiale insegue la preparazione itinerante, le tourneè per onorare i contratti pubblicitari e diffondere il brand, il Napoli va in direzione ostinata e contraria.
Come una sorta di eroe romantico, Sarri riporta il calcio indietro col tempo, costruendo la sua squadra proprio a Dimaro, con il maniacale lavoro tattico per perfezionare i meccanismi della sua proposta di gioco.
Allenare il Napoli per Sarri un anno fa rappresentava una novità, un’avventura stupenda ma ricca d’insidie, quest’anno sarà tutto diverso. Sarri non è più un allenatore “in prova”, in attesa del giudizio ma la guida tecnica scelta dal club per un progetto tecnico. Il Napoli potrà contare, quindi, su un allenatore pienamente legittimato ma le difficoltà non mancheranno. La più importante è la Champions League, competizione che imporrà al Napoli un dispendio di energie psico-fisiche nettamente superiore a quanto profuso in Europa League.
C’è un dato della scorsa stagione che deve far riflettere, quello che riporta alla memoria il “Febbraio nero” vissuto dagli azzurri. In dodici giorni il Napoli affrontò la Juventus, la Fiorentina, due volte il Villarreal e il Milan, riuscendo a portare a casa solo due sconfitte e tre pareggi, neanche una vittoria. Bisogna guardare a quel periodo per capire che nella programmazione estiva è necessario costruire le basi per dribblare le tante insidie della prossima stagione. Bisogna accelerare sul mercato, la stagione inizia il 21 Agosto e il ritiro di Dimaro è fondamentale per i nuovi acquisti affinchè possano integrarsi nel sistema di gioco di Maurizio Sarri.
Il Napoli che verrà non è ancora chiuso: Maggio, Valdifiori, Gabbiadini, Strinic, Rafael vorrebbero andare via, cercano altre piazze in cui rilanciarsi o semplicemente trovare più spazio ma non tutti saranno ceduti. Per Maggio e Rafael gli agenti stanno cercando delle opportunità sul mercato, Strinic è bloccato anche dalla Coppa d’Africa che porterà Ghoulam lontano da Napoli a gennaio per circa un mese. Valdifiori ha un ingaggio oneroso, bisogna trovare una soluzione con le società più interessate, al momento in pole c’è l’Udinese nell’operazione Widmer mentre per Gabbiadini è necessaria un’offerta di almeno 25 milioni di euro e il Napoli deve anche portare a casa un vice Higuain per liberare Manolo.
In entrata il mercato si muove a fuoco lento, a dieci giorni dal ritiro la voce nuovi acquisti prevede solo Tonelli, discreto difensore che deve migliorare molto soprattutto nell’impostazione dell’azione.
Per Herrera dovrebbe essere la settimana decisiva, quella in cui s’attende la risposta del Porto all’offerta di circa 21 milioni comprensiva di bonus facilmente raggiungibili presentata dal Napoli. Negli altri ruoli si lavora su più tavoli: riguardo al ruolo di esterno destro basso, la pista Fabinho si fa sempre più complicata soprattutto per il costo del cartellino, avanzano le ipotesi Meunier, l’obiettivo più concreto, e Widmer. De Laurentiis e Pozzo sono in contatto da tempo, il Napoli vorrebbe inserire delle contropartite tecniche, soprattutto Valdifiori, mentre l’Udinese richiede 15 milioni. Callejon va verso il rinnovo fino al 2020 ma c’è bisogno di un’alternativa allo spagnolo: i 22 milioni offerti per Candreva rivelano l’esigenza di rinforzare sulla fascia destra il reparto degli esterni d’attacco. L’esterno offensivo della Lazio, però, è già promesso all’Inter e, quindi, il Napoli dovrà modificare la sua strategia. Riguardo al vice Higuain, Giuntoli è al lavoro per trovare un centravanti di manovra, di raccordo tra i reparti, che sappia far salire la squadra, dialogare con i compagni e guidare i movimenti del fronte offensivo. Immobile ha caratteristiche diverse, il Napoli sarebbe disposto a scommettere su di lui solo nel caso in cui il Siviglia decida di cederlo in prestito. Intanto si va a Dimaro, ai nastri di partenza non ci saranno Mertens, Higuain e Insigne che godranno di qualche giorno di vacanza dopo gli Europei e la Coppa America. Salvo novità di mercato, saranno aggregati Roberto Insigne e Dezi mentre non ci sarà Bifulco, impegnato nella fase finale degli Europei Under 19. E’ tempo di calciomercato anche per la Primavera che andrà in ritiro, come l’anno scorso, a Roccaraso, e che aspetta i rinforzi soprattutto per la Youth League. Per ogni gara della Champions dei giovani, il Napoli dovrà presentare una lista di 20 giocatori, di cui dodici dovranno aver giocato nel club d’appartenenza negli ultimi due anni senza interruzioni.
Sarà consentito l’utilizzo di tre fuoriquota classe ’97, probabilmente resterà nel gruppo di Saurini capitan Granata. Riguardo ai rinforzi, dovrebbe arrivare Leandrinho, che potrà essere tesserato, però, solo a gennaio, mentre non è assolutamente semplice la trattativa che porta a Del Sole, Forte e Antonino, gli acquisti dal Pescara che potrebbero essere inseriti nell’operazione Caprari. Il meglio deve ancora venire, il futuro del Napoli è ancora da scoprire, alla parola programmazione non corrisponde ancora piena chiarezza.
Ciro Troise
