“Dobbiamo mettere a punto dei cambi necessari per Gennaio, ma che devono essere utilizzabili”, così De Laurentiis si è espresso ai microfoni di Tv Luna durante la manifestazione “Cibo a regola d’arte” organizzata dal Corriere della Sera. L’apertura del patron è molto significativa, trasmette l’idea che l’entusiasmo per il cammino degli azzurri in campionato stia travolgendo anche lui. La storia del Napoli al mercato di gennaio non è brillante, in tante occasioni c’è stata la sensazione di non portare a casa la pedina giusta, quella che potenzia il gruppo a disposizione dell’allenatore.
Da Mascara, Ruiz e Vargas ai tempi di Mazzarri fino a Grassi e Regini acquistati due stagioni fa dal Napoli campione d’inverno, è mancato spesso il colpo funzionale che in alcune stagioni può rivelarsi anche decisivo. Basta ricordare Cassano, Van Bommel e Balotelli, innesti che il Milan ha preso durante la sessione invernale in annate diverse. I primi due furono funzionali all’ultimo scudetto rossonero, Balotelli per la conquista del terzo posto, che valeva la Champions League ai danni della Fiorentina.
Per il Napoli non è necessario un colpo di così grosso spessore ma pedine funzionali al gioco di Sarri in reparti dove la rosa sembra essere corta. Ben venga Inglese, tenendo, però, anche Milik. L’attaccante del Chievo Verona potrebbe essere una risorsa in campionato, il polacco avrebbe il tempo a disposizione per recuperare la migliore condizione, sfruttando degli spezzoni di gara sia in Italia che in Europa. Il Napoli deve crescere in autorevolezza, ha la possibilità di far comprendere ai calciatori che bisogna accettare anche di giocare di meno rispetto ad altre piazze. in funzione del sogno scudetto in una città in cui certi trionfi restano nella storia e non vanno via come degli appuntamenti a cadenza annuale.
A gennaio non basta Inglese, serve un giocatore che possa talvolta far tirare il fiato ad Insigne, un’alternativa che abbia, però, le sue stesse caratteristiche. Rog può essere il vice Callejon, Ounas è la risorsa a disposizione su entrambi i lati del tridente offensivo quando c’è bisogno di rendere più vivace l’attacco, Giaccherini può dare un contributo in termini d’esperienza ma non potrebbe mai sostenere il lavoro compiuto da Insigne. L’ex Juventus è una mezzala, Insigne è un’inesauribile fonte di gioco, costruisce costantemente la manovra sulla catena di sinistra con Hamsik e Ghoulam e si sacrifica in fase difensiva. Si tratta di un lavoro dispendioso, espresso a grande intensità, a cui si aggiungono gli sforzi in Nazionale, è inevitabile che talvolta possa vivere dei momenti di calo. Bisogna individuare sul mercato una risorsa di questo genere, un profilo come per esempio Di Francesco del Bologna, nome per cui Giuntoli si è mosso anche quest’estate. I rossoblù a gennaio potrebbero essere in una buona situazione di classifica e Bigon potrebbe valutare una cessione del talento classe ’94 al cospetto di una buona offerta. La mossa giusta a gennaio dovrebbe orientarsi su un profilo di questo tipo: un giocatore giovane, funzionale, che poi potrebbe rivelarsi un investimento valido, in prospettiva anche per la prossima stagione. La cessione di Tonelli potrebbe garantirgli lo spazio in rosa ai fini della riforma, con l’eventuale partenza di Giaccherini si libererebbe lo slot anche per la lista Uefa.
Ciro Troise
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