LA SETTIMA DI GIACOMELLI – Nel match d’esordio della stagione 2016/17 sarà Piero GIacomelli, fischietto della sezione di Trieste, a dirigere gli azzurri nella trasferta contro il Pescara di Oddo. 39 anni, imprenditore nella ristorazione e alla sesta stagione nella Can di A e B. Il fischietto triestino conta ben 107 presenze (68 in Serie A e 39 in Serie B), sotto la sua guida ha collezionato ben 61 vittorie interne (il 57,0%), 24 pareggi (il 22,4%) e “solo” 22 vittorie esterne (il 20.6%). Ha una media di circa 4 cartellini gialli a partita (464 ammonizioni totali), circa un cartellino rosso ogni 5 match, 1 rigore concesso ogni 3 gare arbitrate (33 rigori complessivi) e fischia una media di 30 falli a partita (3244 complessivi). In passato Giacomelli non ha brillato, sono alcuni i match conditi da mille polemiche per la direzione del fischietto. Uno su tutti Inter-Cagliari (finita 2-2 tra le mille proteste nerazzurre per un rigore non concesso ai meneghini al 91′ e una rete, irregolare, attribuita alla squadra sarda) senza dimenticare nella stagione 2012-2013 Parma Catania 1-2 (gol irregolare degli emiliani e ritardato cartellino rosso per il veemente Legrottaglie). Tali sviste costarono ben due mesi di stop a Giacomelli, leggermente migliore la situazione della stagione 2013/14 con 16 presenze e molte meno proteste per il suo operato. Nell’annata 2014/15, invece, porta a casa 18 gettoni senza spiccare per particolari prestazioni positive.
SEMPRE AL SAN PAOLO – Sei i precedenti nella casa del Napoli, primo dei quali Napoli-Siena terminata 2-1, il 12 maggio 2013. Corretta la chiamata al 52′ per l’annullamento della rete dell’allora bomber azzurro Cavani, in evidente posizione di offside. Bene anche nella concessione di svariati vantaggi di gioco, utili per la continuità delle azioni. Passa poco più di un anno, 14 settembre 2014, Napoli-Chievo 0-1. Gli azzurri cadono in casa dopo la vittoria in extremis nella prima giornata a Genova, le recriminazioni non sono però da ascrivere alla direzione del triestino. Giusta l’assegnazione del penalty per fallo di Cesar (ammonito nell’occasione) su Higuain, il quale si fa ipnotizzare dal supereroe di giornata Bardi. Unica nota amara è Parma-Napoli 2-2 del 10 maggio 2015. Non brillano certo i partenopei contro i già retrocessi ragazzi di Donadoni e allo stesso modo Giacomelli non merita la sufficienza. Troppo tenero, raramente opportuno nella gestione dei cartellini. Forti dubbi sulla punizione a due battuta dai padroni di casa che porta al raddoppio Jorquera. Gli azzurri recriminano poi per un tocco di mano in area di Gobbi al 90′, meritevole della sanzione. Nessun problema invece il 28 ottobre 2015 in Napoli-Palermo 2-0. I partenopei vincono in scioltezza, nonostante qualche difficoltà in zona gol. Giacomelli non estrae cartellini e si “gode” tranquillamente lo spettacolo. È più interventista nel penultimo appuntamento:Napoli-Sassuolo 3-1 del 16 gennaio 2016: giusto il calcio di rigore concesso ai ragazzi di Di Francesco per l’aggancio in area di Albiol ai danni di Sansone. Non convince a pieno nel secondo tempo, quando lascia correre Acerbi, il quale respinge un cross di Mertens col piede prima e con la mano poi. Nell’ultimo confronto, lo scorso 2 maggio 2016, in Napoli-Atalanta ha diretto il match con personalità e pochissime sbavature. Unico errore rilevato è nella prima frazione di gioco, al minuto 36, con Higuain fermato per offside inesistente: il Pipita era in linea con Dramè.
STAGIONE 2015/16 DA INCUBO – Nella passata stagione Giacomelli ha diretto per 16 volte (10 vittorie casalinghe, 3 pareggio e 2 successi esterni) ed un totale di 55 cartellini gialli, 5 espulsioni e 2 calci di rigore. Ricca di decisioni discutibili e conseguenti polemiche Verona-Lazio 1-2 del 27 settembre. Rete annullata ingiustamente al laziale Djordjevic per dubbio fallo in area di Gentiletti, mancato calcio di rigore concesso a Felipe Anderson e rete irregolare di Helander convalidata nonostante il contatto tra Marchetti e Jankovic. Du direzioni a San SIro, successivamente, lasciano l’amaro in bocca per l’interpretazione di alcuni episodi da parte del fischietto triestino. Milan-Atalanta 0-0 ed Inter-Genoa 1-0. Nel primo match mancano due cartellini rossi a De Sciglio e Pinilla, nel secondo nega ai nerazzurri un netto penalty alla mezzora per fallo di Ansaldi su Palacio. Non sbaglia a sanzionare il rosso a D’Ambrosio per fallo ingenuo su Perotti. Le più grosse polemiche, tuttavia, Giacomelli le vive da assistente di porta nel discusso Roma-Torino 3-2 del 20 aprile. La doppia svista nel secondo tempo è clamorosa, al 57′ non segnala un nettissimo fallo di mano di Gazzi le cui braccia erano spalancate. Nel finale calcio di rigore concesso dal direttore di gara Calvarese per fallo di mano di Makismovic che nell’azione teneva le braccia attaccate al corpo, Giacomelli non interviene per smentire l’errata decisione dell’arbitro Calvarese. Ecco il video con gli highlights di quel match e le assurde decisioni arbitrali:
A cura di Simone Ciccarelli
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