Per la diciannovesima giornata di campionato di Serie A al “San Paolo” di Genova si affronteranno Napoli e Roma ed a dirigere la partita sarà Paolo Tagliavento, 40 anni, appartenente alla sezione di Terni.
L’arbitro umbro, internazionale dal 2007, fa il suo debutto in Serie A nel 2004 e da allora ha collezionato 132 presenze nella massima serie, vantando nel suo curriculum diversi derby e diverse “super-classiche”. Nel 2010 è designato come arbitro addizionale nella finale di Europa League diretta dall’arbitro Rizzoli. La scorsa stagione per Tagliavento è stata caratterizzata da Milan-Juventus 1-1, nella sfida scudetto l’arbitro ed il suo assistente non vedono il gol fantasma siglato da Muntari, con la palla che varca la linea di porta di almeno mezzo metro. Quest’anno invece ha già diretto sette gare, con due le partite incriminate, Sampdoria-Napoli 0-1 e Juventus-Inter 1-3 con l’arbitro ternano che convalida il gol di Vidal nei primi istanti di gara, rete però viziata da un evidente posizione di offside di Asamoah.
Dodici sono i precedenti di Tagliavento con il Napoli, per un bilancio di cinque vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. I primi due sono precedenti all’era De Laurentiis, entrambi in Serie B, Venezia-Napoli 0-0 nel 2003 e Vicenza-Napoli 1-1 nel 2006. Il primo match in Serie A arbitrato dal fischietto umbro con il Napoli risale al 2007 Roma-Napoli 4-4, una partita memorabile per tutti gli amanti del calcio e Tagliavento fu un degno direttore di gara con pochi errori e tutti marginali. Sulla stessa linea è l’arbitraggio di Napoli-Fiorentina 2-1 del settembre 2008 e Sampdoria-Napoli 2-2 dell’aprile 2009. Ma nella Genoa rossoblù arriva una prestazione da dimenticare per Tagliavento, Genoa-Napoli 4-1 del settembre 2009 fu ampiamente condizionata dal fischietto di Terni, i partenopei conducevano la gara per 1-0, quando l’arbitro vede un presunto contatto in area tra Campagnaro e Sculli, espulsione per il difensore azzurro e calcio di rigore per il Genoa. Dopo la brutta prestazione con il Genoa, Tagliavento ritorna ad arbitrare il Napoli dopo un anno, al “San Paolo” di nuovo contro la Roma e sia il Napoli che Tagliavento sfoderano un’ottima prestazione, portando al 2-0 finale. Bene anche in Napoli-Udinese 1-2. In Napoli-Milan 3-1 del settembre 2011 Tagliavento, anche se non incidono sul risultato finale, compie alcuni gravi errori, non sanziona Pato che si rivolge a muso duro verso Maggio, non vede un tocco di mano di Cannavaro in area e non espelle Nesta, che stizzito da un fallo di Aronica mette le mani al collo del difensore partenopeo. Altra gara arbitrata da Tagliavento con gli azzurri è Napoli-Juventus 3-3 del novembre 2011, il fischietto di Terni concesse due rigore al Napoli, entrambe le decisioni corrette. Il primo rigore però ha lasciato molti strascichi dopo la partita, Hamsik trasforma il penalty ma Tagliavento fa ripetere per la presenza di alcuni calciatori in area, sulla ripetizione lo slovacco va nuovamente sul dischetto, ma questa volta sbaglia sparando in curva. In termini di regolamento la decisione è giusta, ma c’è da dire che raramente gli arbitri fanno rispettare questa norma, lo stesso Tagliavento sul secondo rigore non tiene conto degli uomini all’interno dell’area di rigore, il Napoli andrà comunque in vantaggio, ma nel finale di gara, in vantaggio per 3-1, si farà raggiungere dai bianconeri. In Lecce-Napoli 0-2 l’arbitro ternano non assegna un probabile rigore ai padroni di casa. Come detto in precedenza l’ultimo precedente risale a questa stagione, Sampdoria-Napoli 0-1 con i blucerchiati che protestano per il rigore assegnato ad Hamsik dopo un fallo di Gastaldello, da chiarire la posizione dello slovacco che sembra essere sulla linea dell’area di rigore ma nemmeno l’occhio attento della moviola riesce a risolvere l’enigma. Recriminazioni anche in casa Napoli per l’espulsione di Mazzarri per proteste, che sembra eccessiva visto che l’allenatore stava discutendo in maniera civile nella propria area tecnica.
Tra le qualità di Tagliavento c’è sicuramente l’esperienza, l’arbitro è molto costante nel suo rendimento anche se quando è in giornata no, commette errori clamorosi e sembra peccare soprattutto in termini di personalità. Questo traspare anche analizzando il suo background con il Napoli, infatti l’arbitro umbro ha un buon rendimento con gli azzurri, anche se in partite come Napoli-Milan e Napoli-Juventus dello scorso anno ha mostrato troppa personalità o troppo poca. Tra paura e protagonismo, Tagliavento deve porsi in mezzo senza perdere l’autorevolezza.
A cura di Raffaele Di Guida
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