Benitez contro Mazzarri, il continuum spazio-temporale vedrà domani sera al San Paolo incrociarsi nello stesso istante passato e futuro: si assisterà a Napoli-Inter, 16esima giornata di campionato. Ad osservare tale “fenomeno” sarà anche Paolo Tagliavento, arbitro 41enne della sezione di Terni. Internazionale dal 2007, il fischietto umbro è all’undicesima stagione nella Can di A e B, con 148 presenze collezionate nella massima serie. Ha una media di circa 5 ammonizioni a partita, un’espulsione ogni tre ed 1 penalty fischiato ogni due. La sua designazione per la sfida tra partenopei e nerazzurri ha smosso non poche polemiche, a causa della clamorosa “papera” in cui è incappato assieme ai suoi assistenti (tra i quali rispunta il nome del guardalinee Stefani, protagonista dell’ “horror” di Pechino) nell’ultima direzione in Champions. In Schalke-Basilea 2-0 dell11 dicembre, il “parrucchiere” (così sarcasticamente ribattezzato dalla stampa svizzera) convalida un gol al tedesco Matip al 57′ in netta posizione regolare: tre sono infatti i calciatori oltre la linea difensiva elvetica al momento dell’assist di Farfan. Non è la prima volta per Tagliavento, che non può non ricordare Milan-Juventus 1-1 del 25/02/2012. Nella sfida scudetto l’arbitro viene “marchiato” anche in quel caso da un errore clamoroso del suo assistente, il quale non vede il gol fantasma siglato da Muntari, con la palla che varca la linea di porta di almeno mezzo metro. La terza “perla nera” risale invece a Juventus-Inter 1-3 dello scorso campionato, gara nella quale l’arbitro ternano convalida una rete a Vidal, viziata da un evidente posizione di offside di Asamoah. I suoi precedenti con il Napoli sono tredici, per un bilancio totale di sei vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. I primi due risalgono all’era pre-De Laurentiis, entrambi in Serie B, Venezia-Napoli 0-0 nel 2003 e Vicenza-Napoli 1-1 nel 2006. Il primo match in Serie A arbitrato dal fischietto umbro risale al 2007: Roma-Napoli 4-4, una partita memorabile per tutti gli amanti del calcio con Tagliavento degno direttore di gara. Pochi gli errori commessi e tutti marginali. Sulla stessa linea è l’arbitraggio di Napoli-Fiorentina 2-1 del settembre 2008 e Sampdoria-Napoli 2-2 dell’aprile 2009. Ma nella Genoa rossoblù arriva una prestazione da dimenticare per il Fischietto umbro: Genoa-Napoli 4-1 del settembre 2009, match ampiamente condizionato. I partenopei conducono per 1-0, quando l’arbitro vede un presunto contatto in area tra Campagnaro e Sculli: espulsione per il difensore azzurro e calcio di rigore per il Genoa. Dopo la brutta prestazione di Marassi, Tagliavento ritorna ad arbitrare il Napoli dopo un anno, al “San Paolo” di nuovo contro la Roma. Siia il Napoli che Tagliavento sfoderano un’ottima prestazione, che porta al 2-0 finale. Bene anche in Napoli-Udinese 1-2. In Napoli-Milan 3-1 del settembre 2011 Tagliavento compie alcuni errori gravi, anche se ininfluenti dal punto di vista del risultato. Non sanziona Pato, che si rivolge a muso duro verso Maggio. Non vede un tocco di mano di Cannavaro in area e non espelle Nesta, che stizzito da un fallo di Aronica mette le mani al collo del difensore partenopeo. Altra sfida arbitrata da Tagliavento con gli azzurri è Napoli-Juventus 3-3 del novembre 2011: il fischietto di Terni concede due rigore al Napoli, entrambe decisioni corrette. Il primo rigore però lascia molti strascichi dopo la partita, Hamsik trasforma il penalty ma il direttore di gara fa ripetere per la presenza di alcuni calciatori in area. Sulla ripetizione lo slovacco va nuovamente sul dischetto, ma questa volta sbaglia sparando in curva. In termini di regolamento la decisione è giusta, ma raramente gli arbitri fanno rispettare questa norma e lo stesso Tagliavento sul secondo rigore non tiene conto degli uomini presenti all’interno dell’area al momento della battuta. In Lecce-Napoli 0-2 l’arbitro ternano non assegna un probabile rigore ai padroni di casa. In Sampdoria-Napoli 0-1 i blucerchiati protestano per il rigore assegnato ad Hamsik dopo un fallo di Gastaldello: lo slovacco sembra essere sulla linea dell’area di rigore ma nemmeno l’occhio attento della moviola riesce a risolvere l’enigma. Recriminazioni anche in casa Napoli per l’espulsione affrettata di Mazzarri per proteste. L’ultimo precedente risale invece al 6 gennaio 2013: Napoli-Roma 4-1. I 50.000 del San Paolo ammirano l’ennesima tripletta di Cavani e il sigillo conclusivo di Maggio. Poco spazio è riservato all’arbitro, attore non-protagonista. C’è da sperare che quella di domani sia una giornata “fortunata” per Tagliavento, che ha già pagato “dazio” in Champions League. Il “parrucchiere” sa il fatto suo, ma se lo trovi in un momento “no” l’errore macroscopico è dietro l’angolo…
A cura di Antonio Fusco
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro