Segnali di ripresa. Dopo il successo contro la Lazio, il Napoli affronta domani sera al San Paolo un’ Udinese in crescita, reduce dal successo casalingo ai danni della Fiorentina e soprattutto dall’immeritata sconfitta dello Juventus Stadium. A dirigere l’anticipo della 15esima giornata è Andrea Gervasoni, della sezione di Mantova. Il 38enne è all’ottava stagione nella Can di A e B e può vantare 101 presenze nella massima serie, in cui esordisce il 23 dicembre 2006 in Livorno-Torino 1-1. L’impiegato mantovano ha una media di circa cinque ammonizioni a partita, una espulsione ed un rigore ogni tre gare, nonchè di 32 falli fischiati in un match. Due sono le sue direzioni “horror”, divise tra la stagione precedente e quella attualmente in corso. Nessuno dimentica infatti Catania-Juventus 0-1 del 28 ottobre 2012, gara in cui il fischietto (mal coadiuvato dai suoi assistenti) commette una serie di errori clamorosi, quali l’ingiusto annullamento della rete di Bergessio (per un fuorigioco inesistente) e la convalida del gol decisivo siglato da Vidal, viziato da una netta posizione di offside dell’allora attaccante bianconero Bendtner. “Fatale” è per lui quest’anno nuovamente il mese di ottobre, nel quale arbitra Sampdoria-Torino 2-2. La sua “giornataccia” inizia a fine primo tempo. La Sampdoria è già sull’1-0, e batte con Palombo una punizione al limite dell’area. Il tiro viene respinto in un primo momento dal portiere granata Padelli, ma la palla arriva a Pozzi che insacca. I padroni di casa esultano ma Gervasoni non è d’accordo e annulla il gol, arrivato oltre i due minuti di recupero concessi. Al 90′ protesta anche il Torino per un rigore generoso concesso ai doriani, che fissa il risultato sul 2-2. I precedenti dell’arbitro di Mantova con il Napoli sono sedici, di cui dieci in Serie A, per un bilancio totale di sette vittorie, sette pareggi e due sconfitte. L’esordio nel massimo campionato con gli azzurri è del settembre 2007, proprio contro i friulani: Udinese-Napoli 0-5, in cui assiste ai primi gol partenopei dopo la promozione dalla cadetteria. L’altro precedente in un match in cui sono presenti anche i bianconeri è datato invece 31 gennaio 2009, giorno di Napoli-Udinese 2-2 (gara priva di errori marchiani). La sua seconda volta in A con gli azzurri vede un altro risultato roboante, questa volta in favore degli avversari: Atalanta-Napoli 5-1 del dicembre 2007. I partenopei praticamente in campo, l’arbitro è dunque incolpevole del tracollo ospite. Il terzo incontro tra Gervasoni e il Napoli coincide con un’ulteriore sconfitta, in trasferta contro il Genoa per 2-0. La sterilità in attacco coincide con due amnesie difensive che scrivono il risultato finale, non condizionato dalla sua direzione. La prima al San Paolo nella massima serie del fischietto risale invece all’ottobre 2008, Napoli-Reggina 3-0: l’ottima prestazione del direttore di gioco è arricchita da scelte ottimali fatte per risolvere situazioni complicate. Nella stagione 2010/2011 arbitra solo due gare degli azzurri. Fiorentina-Napoli 1-1, prima giornata di campionato e primo gol del Matador Cavani. Le moviole concentreranno la loro attenzione sul gol fantasma dell’attaccante uruguagio (la palla è nettamente fuori)ma in pochisottolineano la mancata un’espulsione di Kroldrup e il rosso giunto troppo frettolosamente per Blasi. L’altra gara è del novembre 2010, Napoli-Bologna 4-1. Altra goleada degli azzurri e partita senza particolari episodi da rianalizzare. Nell’annata 2011/2012 l’incontro è unico: Napoli-Catania 2-2 del 25 marzo. in quell’occasione Gervasoni macchia la sua prestazione con un errore per parte. Dubbi sia sulla posizione di Cavani in occasione del momentaneo 2-0 che sulla regolarità del pareggio di Lanzafame all’ 85′. Nella scorsa stagione sono nuovamente due le partite in cui dirige i partenopei. In Napoli-Parma 3-1 del 16 settembre 2012, il secondo gol degli azzurri è viziato da posizione di fuorigioco millimetrico di Hamsik. L’episodio scatena le proteste dei ducali, eccessive per quanto visto sul terreno di gioco nell’arco dei 90′. Anche in Napoli-Palermo 3-0 del 13 gennaio 2013 il suo arbitraggio non incide sul risultato, risultando anzi corretto nella maggior parte degli episodi. Il tutto delinea Gervasoni come un direttore di gara solitamente discreto, per quanto riguarda il background con la compagine partenopea. Dopo l’iniziale ripresa dalla “mazzata” di Catania, ha dimostrato però di poter ricadere in prestazioni confusionarie. Il suo periodo di “riabilitazione” non sembra dunque essere completamente terminato…
A cura di Antonio Fusco
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