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Napoli-Frosinone, ecco Celi: “tempestosa” l’ultima al San Paolo…

Il Fischietto molisano ha diretto 19 volte gli azzurri, a dir poco movimentata l'ultima

CELI PER LA SFIDA CHAMPIONS, ECCO LA SCHEDA – L’arbitro scelto per la sfida tra Napoli e Frosinone, decisiva per l’assegnazione del secondo posto, è Domenico Celi della sezione di Bari, precedentemente appartenente a quella di Campobasso. L’impiegato 43enne è alla decima stagione nella Can di A e B, seppur nell’ultima trascorsa non scende mai in campo a causa di un grave incidente in scooter che gli comporta numerose fratture. Il suo curriculum parla di 42 presenze in B e 125 in A, nella quale fa il suo esordio il 3 dicembre 2006 in un Torino-Empoli 1-0. In questo campionato ha diretto fino ad ora 17 partite, a cui si aggiungono le 2 direzioni in Coppa Italia. La più discussa è Juventus-Bologna 3-1 del 4 ottobre, nel quale Celi concede un discutibile penalty ai bianconeri per un presunto fallo su Morata (leggera spinta in area) sul risultato di 1-1. La sua media disciplinare complessiva parla di circa 5 ammonizioni a partita, 1 espulsione ogni due ed 1 rigore ogni due uscite. Complessivamente nell’attuale anno calcistico ha estratto 97 cartellini gialli, 5 rossi (uno solo diretto) e concesso 4 tiri dal dischetto. Sono da evidenziare il suo forte temperamento e la sua fermezza nelle decisioni, che talvolta lo inducono a commettere errori. Un punto a suo favore è quello della rapidità di movimento, grazie alla quale riesce ad essere nella maggior parte dei casi vicino all’azione di gioco.

BUONO IL RITORNO AL SAN PAOLO– Sono ben 19 i precedenti di Celi con il Napoli, per un bilancio totale di 10 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. I primi incontri risalgano ai due anni dei partenopei nell’infernale Serie C: Napoli-Benevento 2-0 (7 novembre 2004), Rimini-Napoli 2-1 (19 dicembre 2004), Pistoiese-Napoli 1-1 (25 settembre 2005), Perugia-Napoli 1-0 (2 dicembre 2005) e Grosseto-Napoli 2-2 (23 aprile 2006). Tra gli ultimi si segnala un Catania-Napoli 2-1 del 29 ottobre 2011 nel quale si annotano l’errata segnalazione di un fuorigioco per Cavani, fermato a tu per tu con Andujar, e la mancata espulsione del rossoblu Legrottaglie dopo quella giusta dell’ingenuo Santana per doppia ammonizione. Buona la prestazione arbitrale in Napoli-Roma 1-3 del 18 dicembre 2011, macchiata però da una decisione non corretta: Cavani sigla la rete dell’eventuale pareggio ma l’impiegato ferma tutto per un contatto veniale tra Maggio e Rosi. Senza sbavature invece la direzione del tranquillo Napoli-Siena 2-1, datato 13 maggio 2012. Il successivo incrocio risale a ben 3 anni fa (causa incidente): Napoli-Chievo 1-0 del 28 ottobre 2012. Due gli episodi nella circostanza. I clivensi reclamano per un fallo in area di rigore di Campagnaro suPellissier, meritevole di doppio provvedimento: calcio di rigore e rosso per l’azzurro. Allo stesso modo Hamsik protesta giustamente per un tocco di mano in area di Dramè dopo un contatto di gioco, non giudicato meritevole di penalty.

IN QUESTA STAGIONE – Positivo il fresco “ritrovo” tra Celi ed i colori azzurri. Napoli-Udinese 1-0 dell’8 novembre non spicca infatti agli onori della cronaca per decisioni discutibili. Il 43enne pugliese lascia correre in molte occasioni ed usa il cartellino solo se necessario. Corretta la non assegnazione del calcio di rigore ai partenopei per un contatto veniale in area tra Danilo ed Allan. Fa discutere invece l’ultima direzione: Napoli-Verona 3-0 del 10 aprile 2016. Nella lente d’ingrandimento c’è l’errore che scatena l’ira, punita con clemenza, di Albiol. Pisano trattiene vistosamente in area il centrale azzurro, sugli sviluppi di un corner, ma non viene concesso il penalty. L’ex Real si scaglia furente verso il nefasto giudice di porta Mazzoleni, sfilandosi la maglia e mostrando il vistoso strappo su di essa. Celi interviene, con ritardo, e punisce con il giallo lo spagnolo, che continua nelle proteste ed applaude l’assistente Barbirati. Effetto domino facilmente evitabile con la primaria assegnazione del calcio di rigore. Opportuna è invece l’espulsione di Souprayen, che ferma Callejon lanciato a tu per tu con il portiere veronese Gollini.

 

 

A cura di Antonio Fusco

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