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Napoli-Chievo, decide Di Bello: il pugliese è “fisso” al San Paolo…

Il Fischietto di Brindisi ha diretto 3 volte i partenopei, tutte a Fuorigrotta

DI BELLO PER L’ANTICIPO – Si gioca d’anticipo. Il Napoli è chiamato allo squillo da tre punti contro il Chievo dopo il pari conquistato al Franchi. La 28esioma giornata di Serie A vede tra i protagonisti del San Paolo Marco Di Bello della sezione di Brindisi, Fischietto designato per la sfida. Classe ’81, il bancario pugliese è alla seconda stagione nella CAN di A. Il debutto tra i professionisti è legato alla stagione 2009/2010, dove dirige 17 incontri di Lega Pro nel girone A e B (play-out compresi). Poi tre stagioni in cadetteria, chiuse con 54 presenze totali, bastano per la promozione in massima serie, dove ha finora raccolto 38 apparizioni. L’esordio-test ai massimi livelli risale al 12 aprile 2012Bologna-Cagliari 1-0. La media di provvedimenti disciplinari dispensati tra A e B è di cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni quattro partite ed un rigore concesso ogni 4 uscite.

TERNO AZZURRO– Sono 13 i “gettoni” collezionati in questa stagione dal Fischietto pugliese: 12 in campionato ed 1 in Coppa Italia, ovvero il clamoroso turno degli ottavi di finale all’Olimpico tra Roma e Spezia (2-4, d.c.r.). I colori azzurri li ha invece incrociati 3 volte in carriera, tutte al San Paolo (così come del resto la prossima). Il primo è Napoli-Parma 2-0 del 18 dicembre 2014. Pulita la direzione di gara e nessun dubbio a proposito delle chiamate principali. Concede giustamente il rigore ai partenopei al 30′ per l’atterramento di Callejòn ad opera di Gobbi. Giusta anche la segnalazione del fuorigioco nel finale sul tocco sotto misura di Higuain dopo la prima conclusione di Hamsik. Il secondo risale all’8 febbraio 2015: Napoli-Udinese 3-1. Fa bella figura nell’unico episodio di discreta difficoltà: convalida infatti correttamente la rete dell’1-0 siglata all’8′ da Mertens, dopo un tocco involontario col braccio dello stesso attaccante belga. Bene poi la gestione complessiva dei cartellini, sempre opportuni. L’ultima volta è legata invece all’attuale campionato, Napoli Torino 2-1 del 16 gennaio 2016. Fa discutere il calcio di rigore concesso ai granata per un’entrata di Ghoulam in area su Bruno Peres, ma il contatto sembra passibile di sanzione. Proteste degli azzurri anche per la mancata espulsione, per doppio giallo, di Acquah dopo un colpo al volto di Higuain. Salomonica invece la decisione di espellere sia Sarri che Ventura al 78′, seppur per contingenze diverse.

 

 

A cura di Antonio Fusco

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