È tempo di Coppa Italia. Dopo l’ottima prova di Verona, il Napoli ritorna in campo questa sera nell’altra manifestazione nazionale. Avversario di turno l’Atalanta, reduce dalla vittoria “last minute” contro il Catania. Arbitrerà la “contesa” Andrea Marco della sezione di Chiavari. Imprenditore classe ’73, diventa internazionale dal 2007 e detiene tale classificazione fino al dicembre del 2013. Alla dodicesima stagione nella Can di A e B, fa il suo esordio nella massima serie nel 2004, collezionando 131 presenze con una media di circa cinque ammonizioni a gara, un’ espulsione ogni due e un rigore ogni quattro. Sono venti i precedenti con gli azzurri per un bilancio totale di dieci vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte. Il fischietto ligure incontra per la prima volta il Napoli in B: correva l’anno 2002 , al San Paolo c’è il Cosenza, che ottiene uno storico successo grazie al modesto livello della formazione partenopea. La prima volta in serie A tra De Marco e gli azzurri risale al maggio 2008: Torino-Napoli 2-1. In quell’occasione l’arbitro incide pesantemente sulla partita, concedendo ai granta un rigore generoso. Nella gara successiva ancora un voto negativo per De Marco, che in Napoli-Milan 0-0 del marzo 2009, annulla un gol di Hamsik per un fuorigioco (che non c’è) segnalato dal suo assistente. Altro errore in Napoli-Livorno dell’agosto 2009: ai partenopei veine infatti convalidato il terzo gol, viziato da una posizione irregolare di Lavezzi. In Napoli-Bologna 2-1 dell’ottobre 2009, il giudizio per De Marco è positivo come per Chievo-Napoli 1-2 del maggio 2010, con gli azzurri che al triplice fischio festeggiano la matematica conquista dell’Europa League. Nel campionato 2010/2011 sono solo due gli “appuntamenti” con l’allora internazionale di Chiavari. Il primo ad inizio stagione: Napoli-Bari 2-2. In quella gara il fischietto non offre il meglio di sé, non interrompendo il gioco nei momenti opportuni e annullando una rete per parte. In Napoli-Inter 1-1 assiste invece ad un altra “festa” senza “guastarla”: quella per il ritorno in Champions League dopo 21 anni di assenza. Ci sono dubbi, invece, in Novara-Napoli 1-1 del dicembre 2011: non viene infatti concesso un rigore agli azzurri per un contatto in area tra Pandev e il portiere Ujkani (anche se le immagini delle moviole successive non fornisco un’interpretazione chiara e netta dell’episodio). Anche nella scorsa stagione sono solo due i precdenti. De Marco non lascia segni negativi sia in Siena-Napoli 0-2 che in Napoli-Cagliari 3-2. Si consulta con i suoi collaboratori, impiegando quasi due minuti per convalidare la rete del momentaneo pareggio contro i sardi di Hamsik, con Cavani in posizione passiva di offside. Il ricordo più “vivo” è invece legato a Napoli-Torino 2-0 del 27 ottobre 2013. I partenopei si impongono grazie a a due rigori: il primo concesso per fallo di Bellomo in area su Mertens (il bela accentua la caduta ma il contatto c’è), il secondo assegnato per un tocco di braccio involontario di Glik su conclusione ravvicinata di Fernandez. Se restringiamo il campo alla sola Coppa Italia, De Marco dirige il Napoli in due sfide: Napoli-Salernitana 3-1 del 12 novembre 2008 e Siena-Napoli 2-1 del 9 febbraio 2012. Nel corso dell’ultima (semifinale d’andata), i toscani protestano nel finale per l’atterramento di Brienza, lanciato in posizione sospetta di fuorigioco, ad opera di Vargas: De Marco non interviene (sarebbe stato rosso per il cileno). L’imprenditore ha senza dubbio esperienza, c’è ancora da verificare se la “decadenza” dalla qualifica di internazionale possa averlo in qualche modo turbato…
A cura di Antonio Fusco
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