Non c’è una seconda possibilità, è la notte decisiva. Il Napoli ha l’ultima occasione per poter accedere agli ottavi di finale di Champions League. La sfida è contro l‘Arsenal al San Paolo, gara finale del girone F. Più volte sono state ricordate le ipotesi favorevoli agli azzurri per il passaggio del turno, un’occhiatina è rivolta anche all’altro match tra Marsiglia e Borussia Dortmund. Chi deve tenere alta la concentrazione solo e unicamente sui 22 calciatori in campo è invece l’arbitro ungherese Viktor Kassai, designato dall’Uefa (che lo ha inserito nella gruppo Èlite) per dirigere il match tra partenopei e inglesi. L’ex agente di viaggio classe ’75, divenuto arbitro professionista a tempo pieno nel giugno 2013, è internazionale dal 2003. Da allora ha diretto 98 gare tra le diverse competizioni calcistiche riconosciute dalla Uefa e dalla Fifa. Su questo dato si basa la media di circa 4.29 cartellini gialli e 0.13 cartellini rossi estratti, nonchè quella di 0.29 rigori concessi. Nel 2008 arbitra la finale del torneo di calcio ai giochi Olimpici di Pechino tra Nigeria e Argentina, valida per la medaglia d’oro. Nel mondiale in Sudafrica del 2010 è protagonista in quattro sfide, tra cui la semifinale tra Germania e Spagna (0-1). Il 28 maggio 2011 è designato dall’Uefa per la finale di Champions League di Londra tra Barcellona e Manchester United (3-1), conquistando così l’appellativo di “arbitro prodigio”. Diventa cioè il più giovane Fischietto ad aver diretto l’ultimo match della manifestazione europea.Il 2011 rappresenta un anno importante per il “figlio d’arte” ( anche il padre è stato arbitro, non proseguendo però oltre le serie divisioni minor dei campionati ungheresi). Per la stagione calcistica di quell’anno l’IFFHS lo elegge infatti come “miglior arbitro”. Selezionato nel 2012 per gli Europei in Polonia ed Ucraina, è inserito anche nella lista dei 52 arbitri pre-selezionati per Brasile 2014. Sono dieci i suoi precedenti con formazioni italiane, con un bilancio totale non proprio rassicurante di 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Tra questi 5 k.o. c’è anche l’unico “incontro” avuto dal fischietto di Tatabánya con il Napoli, risalente al match esterno di Europa League del 21 febbraio 2013 con il Viktoria Plzen (ritorno dei sedicesimi). A prescindere dal risultato negativo della gara, la sua direzione non fornisce spunti particolarmente rilevanti per le moviole. Mantiene un atteggiamento deciso durante tutti i 90′, comportamento che risulta utile nella gestione della “movimentata” fase finale dell’incontro. Insomma, Kassai può certamente essere definito come un arbitro esperto ed affidabile. Domani, i tifosi azzurri sperano di poter esplodere di gioia al suo triplice fischio…
A cura di Antonio Fusco
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