La Roma non si ferma più e blinda a tripla mandata il secondo posto. Giunti alla 33esima giornata il Napoli è chiamato quindi alla difesa del terzo piazzamento. Al San Paolo arriva la Lazio dell’apprezzato ex Edy Reja, ad appena due punti dalll’Europa League. Il direttore della contesa è Luca Banti della sezione di Livorno. L’agente di commercio classe ’74, alla decima stagione nella Can di A e B, può vantare nel suo curriculum 138 apparizioni nella massima serie. Internazionale dal gennaio 2009, esordisce nella prima divisione italiana il 29 maggio 2005 in un Juventus-Cagliari 4-2. Ha una media di circa quattro ammonizioni a partita, un’espulsione ogni quattro direzioni ed un penalty concesso ogni cinque. Pronunciando il suo cognome la mente non può non ritornare al 20 Febbraio 2011, giorno di Chievo-Milan. La partita viene sbloccata dal rossonero Robinho, il quale stoppa in maniera evidente il pallone con il braccio prima di calciare a rete. Il direttore di gara toscano, ben posizionato, decide di non interrompere l’azione. Il mancato intervento sanzionatorio alimenta il dibattito polemico per molte settimane, in una stagione in cui il Napoli di Mazzarri tallona a breve distanza proprio la compagine di Allegri per il vertice della classifica. Sono diciannove i precedenti tra Banti e i partenopei: per un bilancio complessivo di dieci vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Il primo risale al 30 settembre 2006 in cadetteria, Spezia-Napoli 0-1. Prosegue, poi, il trend positivo con la vittoria contro il Pescara nello stesso campionato sempre per 1-0. La prima partita in A dell’arbitro toscano con il Napoli è datata 27 gennaio 2008, contro il Cagliari. La direzione di gara è positiva, gli unici dubbi aleggiano sulla punizione che porta al 2-1 finale per i sardi. Note negative giungono invece da Napoli-Bologna 1-1 del febbraio 2009, quando non segnala un chiaro fallo di mano di Volpi prima del gol del pareggio di Di Vaio. Nel 2-1 rifilato dalla Roma agli azzurri del 4 ottobre 2009 non ci sono “macchie”. Il 13 marzo 2010 in Napoli-Fiorentina 1-3, gli errori “ritornano”. Dopo il vantaggio azzurro siglato da Lavezzi, l’arbitro si rende protagonista nell’ignorare un rigore netto per un intervento irregolare proprio ai danni dell’argentino. Dal possibile raddoppio si apre così la strada per una sconfitta. Nell’epico Napoli-Lazio 4-3 del 3 aprile 2011 segnato da una memorabile tripletta di Cavani, i biancocelesti reclamano per un gol-fantasma (la sfera che varca nettamente la linea di porta) non concesso a Brocchi. In Napoli-Lazio della scorsa stagione (in cui i ragazzi di Mazzarri si impongono per 3-0) Banti incappa nell’ennesimo fallo di mano in occasione della rete messa a segno da Klose nei minuti iniziali. Il tedesco fa però “l’onesto” e ammette il tocco, salvandolo così dal tribunale inquisitorio delle moviole. In Napoli-Genoa 2-0 del 7 aprile 2013 è preciso: assegna giustamente un rigore agli azzurri( fallito da Cavani) e non abbocca successivamente al tuffo in area di Immobile, ammonito poi per simulazione. L’agente di commercio livornese incrocia nuovamente il suo fischietto con il Napoli nello “storico” successo degli uomini di Benitez a San Siro, avversario il Milan. Questa volta sono i rossoneri a protestare per un presunto intervento troppo “vigoroso” di Zuniga ai danni di Poli in aera (non sanzionato) e per la non “tutela” di Balotelli. Al numero 45 meneghino viene assegnato comunque un rigore nella ripresa (per un fallo ingenuo commesso da Albiol) ma Reina è prodigioso a sventare la trasformazione, interrompendo una serie positiva di 21 centri consecutivi dell’attaccante. Ritorna al San Paolo il 5 gennaio 2014, giorno di Napoli-Sampdoria 2-0. Ottima la sua prova, arricchita dal rigore non concesso giustamente ai doriani al 14′ del secondo tempo per un leggero contatto in area tra Armero e Regini. Il 29 gennao 2014, il fischietto livornese “appunta” sul suo taccuino un altro incontro tra azzurri e biancocelesti : “Quarti di finale di Coppa Italia, Napoli-Lazio 1-0“. Discreta la sua direzione. Nessun picco in entrambi i sensi, in una gara tutto sommato tranquilla e non caratterizzata da particolari episodi. L’ultimo precedente è datato invece 24 febbraio 2014: Napoli-Genoa 1-1. Uno dei passi falsi decisivi per la rincorsa al secondo posto dei partenopei, gelati nel finale di gara da una “storica” punizione dell’ex Calaiò. Banti non gestisce al meglio i cartellini gialli nella prima frazione di gioco, lasciando troppo spazio alle entratte “assassine” di Matuzalem e Sculli. Migliora nella ripresa, incorniciando una prestazione comunque sufficiente.
A cura di Antonio Fusco
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