Ci siamo. Stadio Olimpico di Roma, ore 21: c’è Fiorentina-Napoli! Tanti i commenti e le opinioni attorno al valore e all’appeal di un trofeo come la Coppa Italia. La cosa certa è che una finale si gioca per vincere, non ci sono mezze misure. Benitez lo sa bene, il curriculum gli dà suggerimenti giusti. Ne è ancor più consapevole il “novizio” Montella, che vuole ben figurare alla sua prima esperienza in un “ultimo atto” (da allenatore). Come già accaduto in molte occasioni (e qui i dubbi sorgono spontanei), fa discutere non poco la designazione di Orsato di Schio come giudice primo della sfida. Internazionale dal 2009, fa il suo esordio in Serie A nel dicembre del 2006 in Siena-Atalanta 1-1 e da allora è arrivato a collezionare 128 partite in massima divisione, con una media di circa cinque ammonizioni a gara, un rigore ogni quattro ed un’espulsione ogni tre. In totale i precedenti in campionato di Orsato con il Napoli sono 26, con un bilancio di 9 vittorie, 11 pareggi e 6 sconfitte. Non ci sono incontri pregressi invece in Coppa Italia. La prima occasione per lasciare il segno è nel primo incrocio: Napoli-Frosinone 1-1 del dicembre 2006 in serie B. L’arbitro veneto, dopo vari richiami, decide d’interrompere la gara per un fitto lancio di petardi. Alla ripresa del gioco viene assegnato un rigore al Frosinone trasformato da Lodi. Gli azzurri agguantano il pareggio grazie ad una realizzazione di Bogliacino e nel finale l’arbitro fischia inspiegabilmente la fine della gara senza recupero. Il comportamente dell’elettricista di Schio contribuisce ad alimentare le polemiche relative alla condotta violenta dei tifosi del Napoli in trasferta. Nella partita seguente il San Paolo venne squalificato con il Napoli che ottenne un futile pareggio contro il Mantova sul neutro di Perugia. Nella prima in A, Catania-Napoli 3-0, Orsato dimostra una conduzione di gara ineccepibile, con la complicità di una prestazione deludente degli azzurri. Su questa scia le due seguenti gare Napoli-Udinese 0-0 e Napoli-Genoa 0-1, che segnano uno dei momenti più infelici del club di De Laurentiis, culminante con l’esonero di Edy Reja. Seppur legato a ricordi negativi, l’operato di Orsato nelle partite in cui dirige il Napoli è positivo. Almeno fino a Napoli-Palermo del gennaio 2010. In un contatto in area tra Rinaudo e Cavani, con l’uruguagio in maglia rosanero, il fischietto di Schio assegna un rigore molto dubbio ai siciliani. Per effetto della cosiddetta “giustizia divina” De Sanctis nega la gioia della trasformazione a Miccoli. In Lazio-Napoli 1-1 dell’aprile 2010 Orsato si ravvede e sfodera un’ottima direzione arbitrale proseguendo con il percorso positivo in Napoli-Atalanta 2-0 del mese successivo. In Chievo-Napoli 2-0, gli azzurri deludono in campo ma per Orsato c’è l’opportunità di mettere in mostra un’altra performance oltre la sufficienza. Nell’aprile 2011 Bologna-Napoli 0-2: in un Dall’Ara per tre-quarti azzurro Orsato mostra sicurezza ed equilibrio senza alcuna possibilità di appello. In Atalanta-Napoli 1-1, Cigarini autore di numerosi interventi duri riceve l’ammonizione solo al 78′. Dall’altra parte, però, il direttore di gara concede giustamente l’ extra-time in seguito ad una sostituzione nelle fila dell’Atalanta, consentendo al Napoli di conquistare il pareggio in extremis. Juventus-Napoli 3-0 dell’Aprile 2012, fa registrare una brutta prestazione degli azzurri, a cui si aggiunge questa volta anche quella di Orsato, che convalida erroneamente il primo gol dei bianconeri con il fendente di Vucinic deviato da Bonucci in chiara posizione di off-side. Atalanta-Napoli 1-0 di un anno fa, segna ancora una volta una buona prova del direttore di gara veneto. Lazio-Napoli 1-1 del 9 febbraio 2013 vede Orsato confermare un buon rendimento. Giusta l’ammonizione sanzionata a Mesto per simulazione ed il gol annullato a Biava per fuorigioco. Il fluido si interrompe in Juventus-Napoli 1-1 dell’ 1 marzo 2013 . La direzione non è delle peggiori fino all’episodio cardine che scatena un vespaio di polemiche. Cavani rifila una gomitata ai danni di Chiellini in area di rigore, “frutto” della precedente strattonata di capelli del bianconero. Colpi segnalati da De Marco. L’arbitro, contrariamente alle aspettative generali, tira fuori solo il giallo per entrambi. Gli ultimi “faccia a faccia” rimpinguano il trend negativo. In Roma-Napoli 2-0 del 18 ottobre 2013 decreta un calcio di rigore nel secondo tempo sull’1-0 per fallo in area di Cannavaro su Borriello, con espulsione successiva dell’azzurro. I replays successivi evidenziano invece la trattenuta dell’attaccante giallorosso. In Napoli-Juventus 2-0 del 30 marzo 2014 annulla un gol di Hamsik su respinta di Buffon al 7′ (su segnalazione dell’assistente Tonolini) per fuorigioco dello slovacco. Al 37′ convalida la rete di Callejòn, leggermente avanzato rispetto all’ultimo uomo della linea difensiva bianconera al momento del lancio di Insigne. Nel secondo tempo sorvola per un “colpo di tacco” rifilato da Chiellini a Mertens. Molto discutibili infine i 6′ di recupero concessi al termine dei 90′ regolamentari. L’elettricista è apparso più volte svagato, non curante dei “cavi ad alta tensione”. Gli errori commessi in una finale possono marchiarti “a fuoco” per lungo tempo. Orsato, sei sicuro?
A cura di Antonio Fusco
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