BRUGES-NAPOLI, SI GIOCA! – Eppur si gioca. L’atmosfera non è quella solita del pre-gara azzurro, eppure il Napoli tra poche ore scende in campo a Bruges per la quinta gara del gruppo D di Europa League. La gara ha pochi significati di classifica per i partenopei (già certi del primo posto con 12 punti), lo dimostrano anche le scelte di Sarri. Il team di Preud’homme, fermo a 4 punti, cerca punti preziosi per accorciare sul secondo posto del girone, occupato attualmente dal Midtjylland . Le seconde linee schierate dall’allenatore di Figline Valdarno vogliono comunque dar una risposta concreta, ci sono quindi i presupposti per una gara di calcio vera. Porte chiuse a parte…
ECCO L’ARBITRO AVRAM – Il direttore di gara scelto per la contesa è il rumeno Marius Avram. L’imprenditore classe ’79 raggiunge i gradi di internazionale ufficialmente nel 2010, il passaggio alla UEFA category 2 avviene invece nel 2011. Vanta 159 presenze nella Liga 1 romena, in cui fa il suo esordio nel 2006. È da definirsi novizio per quanto riguarda le sfide tra clubs delle fasi a gironi. Si contano infatti direzioni quasi esclusivamente in turni di qualificazioni preliminari di Champions League (2) ed Europa League (9). La prima presenza nella fase centrale di una competizione europe si registra solo il 17 settembre 2015 in Viktoria Plzen-Dinamo Minsk 2-0, valida per la prima giornata del “group stage”. La sua media disciplinare è di 3.68 ammonizioni, 0.17 espulsioni e 0.29 rigori concessi a partita. Non ci sono precedenti con il Napoli ed altre squadre italiane, ma ha recentemente diretto l’impegno dell’Italia U21 contro la Serbia U21 per le qualificazioni ad Euro 2017.
IL CURIOSO CASO DA IMPRENDITORE – Avram è recentemente salito alle cronache per un singolare episodio, non riguardante la sua attività arbitrale. Da imprenditore ha fondato nel 2013 un’azienda regolarmente registrata con il nome di “Happy-Box”, che si occupa della creazione di pacchetti di cosiddetti regali-esperienza (Lezioni di volo, gite, etc.) in Romania. Oltre ad attirare clienti il marchio ha però acceso l’interesse della storica multinazione McDonald’s, che ha pensato bene di citare in giudizio il fratello di Avram (l’azienda è gestita anche dai familiari dell’arbitro). Il reato sarebbe stato quello di appropriazione indebita, in quanto il nome “Happy-Box” ricorderebbe quello dello storico “Happy Meal”, introdotto nella catena di ristoranti nel 1979. Il Tribunale di Bucarest ha però deliberato a favore della famiglia Avram, ritenendo sensibilmente differente il settore ed il target delle due aziende, tanto da non poter esserci elementi di richiamo. Un panino poteva costare caro…
A cura di Antonio Fusco
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