Una sfida da dentro o fuori, la possibile partita della svolta sia per l’una che per l’altra realtà. Questo rappresenta il match di Champions tra Borussia Dortmund e Napoli. Domani sera, nel catino infernale del Signal Iduna Park, sarà il fischietto spagnolo Carlos Velasco Carballo a dirigere i duelli tra i ventidue calciatori in campo. Il madrileno classe ’71 ha già incontrato i partenopei nella massima competizione europea. Era il 21 febbraio 2012, data dello storico Napoli-Chelsea 3-1, valido per l’andata degli ottavi di finale. In quell’occasione non ci sono stati episodi di rilievo per la moviola e la sua “prestazione” non ha presentato pecche evidenti. Internazionale dal 2008, Carballo vanta ben 160 presenze nella Liga spagnola, campionato in cui ha debuttato l’11 settembre 2004 nel match Barcellona-Siviglia (2-0). Il suo esordio nella fase a gironi di Champions risale invece al 2010, anno in cui ha anche arbitrato la semifinale d’andata della manifestazione tra Schalke 04 e Manchester United (0-2). Poco meno di un anno dopo, Il 18 maggio 2011, dirige la finale di Europa League tra Porto e Braga. È tenuto in grande considerazione dalla Fifa, che lo ha designato per partecipare alla Coppa del mondo per club 2013 in Marocco e inserito nella lista dei 52 direttori di gara per Brasile 2014. È stato inoltre il quarto uomo della finale di Champions League tra Bayern Monaco e Chelsea del 2012. Quest’anno ha diretto il ritorno dell’ultimo turno play-off tra Arsenal e Fenerbache (terminato 2-0 per gli inglesi), Steaua-Chelsea 0-4 del 1° ottobre e Manchester City-CSKA Mosca 5-2 del 5 novembre. Anche in queste ultime uscite ha confermato la sua media alquanto tollerante di appena 0.08 cartellini rossi e 3.71 cartellini gialli a partita, calcolata statisticamente sulle 49 sfide internazionali dirette. Anche per quanto riguarda i calci di rigori concessi i numeri non aumentano, con una media che si attesta sui 0.33 per 90′. Questi dati sono contrastanti rispetto alla sua precedente “passione”, ovvero l’ammonizione “selvaggia”. Fino a qualche tempo fa, in Spagna, Carballo deteneva infatti il “record” di almeno 6 cartellini gialli estratti per gara. Per la Uefa vige il motto “Tolleranza zero!”, anche se i numeri non mentono…
A cura di Antonio Fusco
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