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Bergonzi mostra qualche difficoltà nelle partite ad alta tensione

Sono sette le vittorie del Napoli su quattordici precedenti con l'arbitro genovese

Per la sifda di domenica al “Massimino” tra Catania e Napoli, gara valevole per la quarta giornata di Serie A, la direzione della partita è stata affidata a Mauro Bergonzi, 40 anni, appartente alla sezione di Genova.

L’arbitro ligure, internazionale dal 2009, ha fatto il suo esordio in Serie A nel dicembre 2003 in Lecce-Parma 1-2, collezionando 113 presenze nel massimo campionato con una media di circa quattro ammonizioni a partita, una espulsione ed un rigore ogni quattro gare. Lo scorso anno ha avuto una buona continuità, dirigendo 19 partite ed incontrando tre volte gli azzurri. Qualche errore nell passata stagione, ma episodi dubbi che nemmeno le immagini della moviola riescono a chiarire, come il gol fantasma di Robinho in Catania-Milan 1-1 o come Udinese-Lazio 2-0, quando il gol di Pereyra scatenò le ire dei laziali, che si erano fermati per un triplice fischio arrivato dagli spalti. Quest’anno invece Bergonzi ha esordito in campionato in Iner-Roma 1-3, dirigendo bene una partita dal non facile quoziente di difficoltà.

Sono quattordici i precedenti di Bergonzi con il Napoli per un bilancio di sette vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. La prima nel 2003 in serie B con il Napoli vittorioso sul Pescara per 1-0. Unico precedente in Coppa Italia e prima sconfitta per gli azzurri con il fischietto genovese è Roma-Napoli 2-1 del gennaio 2006 con la gara giocata a porte chiuse. Il debutto in Serie A con i partenopei invece arriva nell’ agosto del 2007 con Cagliari-Napoli 2-0. Napoli-Juventus 3-1 dell’ottobre 2007 è una partita che l’arbitro ligure ricorderà per molto tempo, in quella gara sul risultato di 1-1, Bergonzi assegnò due rigori a Zalayeta, il Napoli conquistò la vittoria ma le polemiche che ne conseguirono furono enormi e arrivò la squalifica di due giornate per l’attaccante uruguaiano. Dopo quella partita Bergonzi non arbitrò più la Juventus per tre anni, mentre ritrovò il Napoli dopo due anni in Napoli-Chievo 2-0 del dicembre 2009. Bene nelle seguenti tre gare con il Napoli, tra cui Milan-Napoli 1-1 del marzo 2010, Bergonzi lascia lo zampino in Lazio-Napoli 2-0 del novembre 2010, il gol che porta in vantaggio i biancocelesti è viziato da un tocco di braccio di Zarate. Altra partita spinosa per il direttore di gara genovese è stata Roma-Napoli 0-2, Bergonzi non riuscì mai a tenere le redini della gara, condizionata dal forte nervosismo in campo, con episodi violenti da ambo i lati e con l’arbitro che fece da semplice spettatore senza mai intervenire seriamente, portando così all’episodio culminante dello sputo tra Rosi e Lavezzi, un gesto che costò ad entrambi tre giornate di squalifica. In Cesena-Napoli 1-3, l’arbitro sul 1-1 espelle giustamente Benalouane per somma d’ammonizioni, consentendo così al Napoli di completare la rimonta. In Napoli-Inter 1-0 l’arbitrò annullò un gol agli azzurri per fuorigioco ed espulse Aronica per fallo da ultimo uomo, ma entrambe le decisioni furono ineccepibili. Bergonzi è stato designato anche per dirigere Lecce-Napoli dello scorso 15 aprile, ma la partita fu rinviata a causa della tragedia di Morosini ed il recupero fu arbitrato da Tagliavento. L’ultimo precedente dell’arbitro genovese con il Napoli risale allo scorso maggio, in Bologna-Napoli 2-0 l’arbitro non riuscì a mantenere il controllo sulla partita, incattivitasi nel secondo tempo, sfociando in una maxi rissa nel finale con Begonzi che espulse Dzemaili e Morleo.

Bergonzi ha dalla sua l‘esperienza, qualità però che non gli impedisce di commettere in alcuni frangenti qualche errore di troppo. Punto debole di quest’arbitro sembra essere la gestione dei cartellini. In più di un’occasione le sue decisioni hanno contribuito all’inasprirsi degli animi in campo, mostrando inoltre grosse difficoltà a riportare calma in campo. Al di la di questo Bergonzi resta comunque un arbitro di livello, il gioco con lui risulta fluido e dinamico, infatti le sue statistiche sono in linea con quelle internazionali.

Raffaele Di Guida

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