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Attenzione, Napoli-Roma è un big match: ci sarà ancora il ”Rocchi” Horror Picture Show?

Sono ventuno i precedenti del fischietto toscano con gli azzurri. Giudizio quasi sempre negativo nelle grandi partite

E venne il giorno. Stasera al San Paolo Napoli e Roma “duellano” per raggiungere la Fiorentina in finale di Coppa Italia. Gara dalle forti motivazioni dopo il 3-2 all’andata, che tiene aperto ancora ogni possibile scenario. Il fischietto designato per la supersfida è Gianluca Rocchi, 40 anni, della sezione di Firenze. Internazionale, all’undicesima stagione nella CAN di A e B.  Il debutto in serie A arriva nel corso del campionato 2003/2004, il primo di militanza sotto il nuovo organo tecnico, con la direzione di Lecce-Reggina (2-1). L’anno successivo è decorato con il Premio “Giorgio Bernardi”, destinato al miglior giovane arbitro debuttante in serie A. Il direttore di gara fiorentino vanta ad oggi 154 presenze in massima serie con una media di cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni due e un rigore ogni due. Ventuno i precedenti con i partenopei con nove vittorie, cinque pareggi e sette sconfitte. Solo uno in Coppa: Napoli-Ascoli 1-0 del 23 agosto 2006. Nel 2004, nella gara di rientro dalle ferie natalizie del 6 gennaio (ostico per tradizione), firma l’esordio  con un Bari – Napoli 0-0,  in un S.Nicola semi-deserto, negli ultimi mesi della vecchia gestione Naldi. Il 2 novembre del 2008 Milan – Napoli 1-0 è il palcoscenico del Napoli di Edy Reja che, forte del primo posto in classifica al pari dell’Udinese con 20 punti in 9 gare, sfida i diavoli nella trasferta meneghina. Finisce con uno sciagurato autogol di Denis a 4’ dalla fine. Prima, però, Rocchi si rende protagonista, consentendo  una smisurata aggressività ai padroni di casa ( famoso è l’urlo di Gattuso “face to face” con Hamsik) ma diviene fiscale nell’espellere al 43’ Maggio per doppia ammonizione. Concede poi un rigore dubbio al Milan per un fallo di mano di Pazienza, con il braccio legato al corpo. Ancora più discussa è la direzione arbitrale di Rocchi tre anni dopo. Il  28 febbraio 2011, Milan – Napoli 3-0. Di lunedì sera il Napoli, reduce dall’eliminazione in Europa League ad opera del Villarreal, senza Lavezzi squalificato per lo sputo rifilato a Rosi nella gara con la Roma. Gli azzurri sono a soli tre punti dal Diavolo capolista. I rossoneri dominano l’intera gara che, tuttavia, viene aperta dal discutibile rigore concesso a inizio ripresa da Rocchi per un fallo di mano di Aronica. Il difensore colpisce la sfera col gomito sulla linea di fondo a seguito di un contrasto con Pato, alla fine di un’azione viziata da due irregolarità: il fuorigioco di Ibrahimovic e il fallo dello stesso svedese su Cannavaro. E’ sempre il Meazza teatro di spettacoli deludenti con protagonista Rocchi. Giorno dell’epifania, 6 Gennaio 2011: Inter – Napoli 3-1. Gara di esordio di Leonardo sulla panchina deli neroazzurri, spicca gol annullato ad Andrea Dossena. Nel trionfo del Napoli  del 1 Ottobre 2011: Inter – Napoli 0-3, gli episodi che rimandano alla conduzione arbitrale sono l’espulsione sanzionata ad Obi e il rigore concesso agli azzurri per fallo nettamente fuori area dello stesso su Christian Maggio. Altro voto largamente insufficiente. Si riscatta Il 14 Aprile 2013, Milan – Napoli 1-1. Tale gara non evoca giudizi negativi nella valautazione sull’operato del “toscanaccio”, in linea di massima, equilibrato nel metro di giudizio. Il 12 settembre 2013, nel terzo turno di campionato cè Napoli – Atalanta. La partita termina 2-0 per gli azzurri e Rocchi non lascia impronte sgradevoli. Appare anzi pronto ad espellere per doppio giallo l’ex azzurro (tragicomicamente avvelenato) Luca Cigarini, intervenuto in maniera alquanto ruvida su Insigne e Callejòn. Nell’ultimo precedente in campionato si ritorna a parlare di “Rocchi” Horror Picture Show. Juventus-Napoli 3-0 è ancora nella memoria dei tifosi partenopei, non solo per la forza straripante della formazione di Conte. La partita si sblocca infatti al 1′ con Llorente che insacca alla spalle di Reina in chiara posizione di fuorigioco e prosegue con un rigore non concesso ad Higuain per una trattenuta in area di Ogbonna. Il resto è storia nota. L’almanacco non premia dunque le “performances” dell’arbitro nelle gare di cartello del Napoli. Quella di stasera può essere l’occasione giusta per smentire i numeri…

 

A cura di Antonio Fusco

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