CHIUDERE IN BELLEZZA – Molti protagonisti azzurri hanno parlato negli ultimi giorni, il comun denominatore delle loro dichiarazioni si riferisce al desiderio di terminare l’anno solare con una vittoria importante. Sarri e compagni se la vedranno contro i sempre ostici ex Reja e Denis, punti fermi dell’Atalanta. Tutti hanno motivazioni sufficienti per cercare il massimo…
SCELTO ROCCHI – Il direttore di gara designato per l’incontro di Bergamo è l’esperto Gianluca Rocchi della sezione di Firenze. Classe ’73, agente di commercio ed internazionale dal 2008, è alla tredicesima stagione nella CAN di A e B. Il debutto in Serie A arriva nel corso del campionato 2003/2004, il primo di militanza sotto il nuovo organo tecnico, con la direzione di Lecce-Reggina (2-1). L’anno successivo è decorato con il Premio “Giorgio Bernardi”, destinato al miglior giovane arbitro debuttante in Serie A. Il direttore di gara fiorentino vanta ad oggi 188 presenze nella massima serie, con una media di cinque ammonizioni a partita, un’espulsione ogni due e un rigore ogni due. In questo inizio di stagione ha diretto 8 gare in campionato tra le quali due derby: Inter-Milan 1-0 del 13 settembre e Juventus-Torino 2-1 del 31 ottobre. Si segnalano anche 3 presenze nella fase a gironi di Champions League, Bayern Monaco-Arsenal 5-1 del 4 novembre è la più prestigiosa.
PRECEDENTI COME SE PIOVESSE – Ventisette i precedenti con i partenopei, per un bilancio totale di undici vittorie, otto pareggi e otto sconfitte. Nel 2004, nella gara di rientro dalle ferie natalizie del 6 gennaio (ostico per tradizione), firma l’esordio con un Bari-Napoli 0-0, in un S.Nicola semi-deserto, negli ultimi mesi della vecchia gestione Naldi. Il 2 novembre del 2008 Milan-Napoli 1-0 è il palcoscenico del Napoli di Edy Reja che, forte del primo posto in classifica al pari dell’Udinese con 20 punti in 9 gare, sfida i diavoli nella trasferta meneghina. Finisce con uno sciagurato autogol di Denis a 4’ dalla fine. Prima, però, Rocchi si rende protagonista, consentendo una smisurata aggressività ai padroni di casa ( famoso è l’urlo di Gattuso “face to face” con Hamsik) ma diviene fiscale nell’espellere al 43’ Maggio per doppia ammonizione. Concede poi un rigore dubbio al Milan per un fallo di mano di Pazienza, con il braccio legato al corpo. Ancora più discussa è la direzione arbitrale di Rocchi tre anni dopo. Il 28 febbraio 2011, Milan-Napoli 3-0. Di lunedì sera il Napoli, reduce dall’eliminazione in Europa League ad opera del Villarreal, senza Lavezzisqualificato per lo sputo rifilato a Rosi nella gara con la Roma. Gli azzurri sono a soli tre punti dal Diavolo capolista. I rossoneri dominano l’intera gara che, tuttavia, viene aperta dal discutibile rigore concesso a inizio ripresa da Rocchi per un fallo di mano di Aronica. Il difensore colpisce la sfera col gomito sulla linea di fondo a seguito di un contrasto con Pato, alla fine di un’azione viziata da due irregolarità: il fuorigioco di Ibrahimovic e il fallo dello stesso svedese su Cannavaro. E’ sempre il Meazza teatro di spettacoli deludenti con protagonista Rocchi. Giorno dell’epifania, 6 Gennaio 2011: Inter-Napoli 3-1. Gara di esordio di Leonardo sulla panchina dei nerazzurri, spicca il gol annullato ad Andrea Dossena. Nel trionfo del Napoli del 1 Ottobre 2011: Inter-Napoli 0-3, gli episodi che rimandano alla conduzione arbitrale sono l’espulsione sanzionata ad Obi e il rigore concesso agli azzurri per fallo nettamente fuori area dello stesso su Christian Maggio. Altro voto largamente insufficiente. Si riscatta Il 14 Aprile 2013, Milan-Napoli 1-1. Tale gara non evoca giudizi negativi nella valutazione sull’operato del “toscanaccio”, in linea di massima, equilibrato nel metro di giudizio. Il 12 settembre 2013, nel terzo turno di campionato c’è Napoli-Atalanta. La partita termina 2-0 per gli azzurri e Rocchi non lascia impronte sgradevoli. Appare anzi pronto ad espellere per doppio giallo l’ex azzurro (tragicomicamente avvelenato) Luca Cigarini, intervenuto in maniera alquanto ruvida su Insigne e Callejòn. Juventus-Napoli 3-0 del 10 novembre 2013 è ancora nella memoria dei tifosi partenopei, non solo per la forza straripante della formazione di Conte. La partita si sblocca infatti al 1′ con Llorente che insacca alla spalle di Reina in chiara posizione di fuorigioco e prosegue con un rigore non concesso ad Higuain per una trattenuta in area di Ogbonna. Il successivo incontro vede Rocchi alle prese con un altro 3-0, questa volta in favore degli azzurri e contro la Roma. È lui infatti a gestire il gioco dei ventidue in campo nella semifinale di ritorno di Coppa Italia del 12 febbraio 2014. L’episodio clou della gara avviene al 78′, minuto in cui il fischietto espelle Strootman per un applauso ironico, successivo all’ammonizione procurata per un netto fallo su Callejòn. Decisione che rientra nei termini del regolamento. Per il resto ordinaria amministrazioni e decisioni giuste. Insomma, una delle poche volte in cui il fischietto toscano non delude in un appuntamento di gala.
GLI ULTIMI INCONTRI – Ne combina una grossa il 9 marzo 2014, Napoli-Roma 1-0. Primo tempo, gli azzurri ripartono velocemente: Nainggolan interrompe il fraseggio e mette in rimessa laterale. Arriva Ghoulam, dotato di una rimessa a lunga gittata, precisa su Higuain (come in occasione dell’1-0 contro il Cagliari). Fischio del direttore di gara, che alza il braccio: “E’ fuorigioco!”. Forse il regolamento riletto prima del match mancava di alcune pagine. Altri errori in Sampdoria-Napoli 1-1 del 1 dicembre 2014. Giusta l’espulsione per doppio giallo ai danni di Koulibaly, reo di aver steso lo sgusciante Eder sull’esterno. Pesa non poco un fuorigioco dubbio segnalato ad Higuain lanciato a rete al 16′ ed un calcio di rigore non concesso all’88′ per una palese fallo in area di De Silvestri su David Lopez.Il riferimento successivo è datato 8 marzo 2015, Napoli-Inter 2-2. Ingenui gli azzurri a farsi rimontare dopo il duplice vantaggio accumulato in 62′ di gioco. Giusta l’assegnazione del calcio di rigore all’Inter all’86’ per la maldestra e vistosa trattenuta in area di Henrique (espulso inoltre per doppio giallo) ai danni di Palacio. L’ultima volta in casa è ancora più amara, Napoli-Lazio 2-4 del 31 maggio 2015. Lo smacco per la perdita del terzo posto Champions è stato “vendicato”, ma resta l’appuntamento fallito nell’ultima di Benitez sulla panchina partenopea. Tre gli episodi principali nel mirino. Rocchi fa bene in due occasioni: giuste le espulsioni per doppia ammonizione inflitte a Parolo e Ghoulam. Dubbia invece la concessione del calcio di rigore agli azzurri per fallo di Lulic su Maggio, il contatto sembra infatti avvenire fuori dall’area di rigore. Ci penserà poi Higuain (purtroppo) a fare “giustizia”. L’ultima volta in trasferta si resta secco: Carpi-Napoli 0-0 del 23 settembre 2015. I partenopei non riescono ad aggirare l’autobus piazzato sapientemente da Castori davanti alla porta di Benussi e del subentrato Birkic (stile Roma per intenderci), il risultato ne è un’evidente conseguenza. L’unico episodio da moviola riguarda la rete annullata a Callejòn nel finale per fuorigioco. La posizione irregolare dell’attaccante azzurra è netta, non ci sono dunque discussioni.
A cura di Antonio Fusco
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