Per la direzione del lunch match di domenica al “San Paolo” tra Napoli e
Pescara, sfida valevole per la quindicesima giornata del campionato di Serie
A, è stato designato Sebastiano Peruzzo della sezione di Schio (Vicenza).
Peruzzo, ingegnere trentaduenne, detiene un notevole primato, infatti a soli
27 anni ha fatto il suo esordio in Serie A nel 18 gennaio 2009 in Cagliari-
Udinese 2-0, diventando così l’arbitro più giovane ad essere mai stato immesso nel massimo campionato italiano. Nel luglio dello stesso anno ha ricevuto il premio Giorgio Bernardi, destinato al miglior debuttante nella CAN A-B. Sono 47 le presenze in massima serie con una media di poco più di quattro
ammonizioni a partita, un’espulsione ogni quattro gare ed un rigore ogni otto.
Sono cinque le partite dirette sin qui dal direttore di gara vicentino in
questo campionato. Bene nella sua prima apparizione stagionale in Cagliari-
Atalanta 1-1 con Peruzzo che assegna giustamente due rigori (entrambi falliti)
ai padroni di casa. Meno bene invece in Chievo-Inter 0-2, nel primo tempo Juan Jesus sposta con un intervento scomposto Rigoni in area di rigore, ma l’arbitro non assegna un penalty che poteva starci. In Parma-Sampdoria 2-1, Peruzzo concede altri due rigori, uno per parte entrambi per fallo del portiere, ma mentre nel rigore assegnato ai ducali viene espulso il portiere doriano Romero per aver fermato una chiara occasione da rete, l’arbitro di Schio non applica lo stesso metro di giudizio a porte invertite, concedendo la massima punizione ma graziando Mirante. Buona la prestazione del fischietto vicentino in Siena-Genoa 1-0, mentre in Catania-Chievo 2-1 non vede un rigore a favore degli etnei, ammonendo Castro per simulazione.
Nessun precedente di Peruzzo con il Napoli. L’arbitro vicentino infatti
nonostante le 47 presenze in A e le 31 in B, non ha mai incontrato gli azzurri.
In questo scorcio di campionato, l’arbitro di Schio sembra esser diventato più
rigido. Infatti analizzando i suoi numeri, scopriamo che le sue medie salgono a
circa cinque ammonizioni a partita, circa un’espulsione ogni due gare e quasi
un rigore per match.
Raffaele Di Guida
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