VERSO LA GARA – Nello stadio ‘Grande Torino’, il Napoli di Sarri affronta i granata di Ventura nell’ambito della trentasettesima giornata del campionato di Serie A: gli azzurri si ritrovano momentaneamente terzi in classifica dopo che la Roma ha liquidato il Chievo con un 3-0 nel lunch match di oggi. A tal proposito, Sarri manda in campo i suoi titolarissimi, con Insigne che vince il ballottaggio con Mertens, per affrontare al meglio una gara che potrebbe rivelarsi decisiva per conquistare la qualificazione diretta alla prossima Champions League e; dall’altro lato, il Torino non ha grandi motivazioni dal punto di vista della classifica, ma vuole salutare il proprio pubblico con un risultato positivo e vuole onorare ‘gli Invincibili’ granata, visto che in settimana è ricorso proprio l’anniversario della Tragedia di Superga. Ventura schiera Jansson e Gaston Silva in difesa (lasciando in panchina capitan Glik e Maksimovic), Acquah a centrocampo e si affida al tandem d’attacco formato da Martinez e Belotti, l’uomo più in forma del Torino; Ciro Immobile ha recuperato dall’infortunio che l’ha tenuto fermo per molto tempo e parte dalla panchina. Per i partenopei, sarà fondamentale il lavoro del centrocampo e la fase di copertura degli esterni, visto che il 3-5-2 dei granata (almeno in fase offensiva) potrebbe portare ad una pericolosa inferiorità numerica azzurra in mezzo al campo se non venissero arginati in maniera adeguata gli esterni del Torino (in particolare Bruno Peres).
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dall’inizio del match, i ritmi sono molto alti e le due squadre si fronteggiano quasi a viso aperto: Ventura prova ad ingabbiare Jorginho per rendere sterile la manovra azzurra – come hanno provato a fare molte delle ultime avversarie del Napoli, costringendo gli azzurri a partire dalla difesa per impostare l’azione – ma i suoi centrocampisti, col passare dei minuti, non arginano il regista azzurro e gli consentono di dettare i tempi di gioco in maniera efficace. Il Torino sembra inizialmente in partita e mette spesso in difficoltà il Napoli con le sue ripartenze e grazie ai cambi di campo che sfruttano la velocità degli esterni; inoltre, Ventura richiede ai suoi attaccanti, che giocano molto vicini, una fitta collaborazione in fase offensiva. Al 12’, Higuaìn porta in vantaggio il Napoli: l’argentino servito sul filo del fuorigioco da Hamsik in contropiede e piazza il pallone nell’angolino basso di destro. Con 33 goal in stagione, il Pipita raggiunge Angelillo nella classifica dei calciatori che hanno segnato di più in un campionato di Serie A. La reazione del Torino è piuttosto blanda e gli azzurri hanno modo di raddoppiare con Callejon già al 19’: l’assist, proveniente dall’out di sinistra, è ancora una volta da Hamsik – lo slovacco è stato autore di una grandissima prestazione –, con lo spagnolo deve soltanto spingere il pallone nella porta. Sul 2-0 per gli ospiti, Ventura è costretto ad abbassare il baricentro della sua squadra a fronte della pressione degli avversari: il Napoli, infatti, spinge molto in fase offensiva, sradica con facilità il pallone dai piedi dei calciatori granata e, prima di verticalizzare, sfrutta il fraseggio corto per avere il pallino del gioco. Ad inizio ripresa, Ventura manda in campo Baselli al posto di Acquah anche per apportare maggiore qualità a centrocampo: il calciatore ghanese non ha disputato una buona gara ed ha perso molti palloni. In alcuni frangenti di gioco, Sarri inverte gli esterni alti per non dare punti di riferimento ai difensori del Torino. Il Napoli, nel secondo tempo, pare meno propositivo, cala d’intensità e concede troppa libertà ad un Torino più dinamico e preciso rispetto ai primi quarantacinque minuti: al 66’, Bruno Peres, servito da Vives, si inserisce in area di rigore – anche agevolato dall’errore di Insigne in fase di copertura – e batte Reina con un pallonetto piuttosto sbilenco; il portiere spagnolo tocca la sfera, ma non riesce ad evitare che entri nella propria porta. Al 72’, Sarri gioca la carta Mertens, che va a sostituire Insigne per dare più brio alla manovra offensiva. Ventura, invece, sostituisce Zappacosta con Molinaro: i due esterni del Torino si scambiano dunque di posizione, con Bruno Peres che agisce a destra; il tecnico del Torino vuole forse sfruttare gli spazi che Ghoulam e Mertens, più propensi alla fase offensiva, potrebbero concedere. Nonostante la pressione dei granata e la stanchezza, che è bruscamente subentrata nel secondo tempo, il Napoli riesce a portare a casa tre punti importanti quanto sofferti – anche grazie all’encomiabile lavoro di Allan, che a fine partita pressa ancora a tutto campo e fa salire la squadra – e ritrova il secondo posto in classifica: servirà comunque la partita di sabato con un Frosinone già retrocesso per blindarlo aritmeticamente (e, questa volta, definitivamente). Il campionato sta per volgere al termine ed il Napoli non può permettersi cali di tensione nei prossimi novanta minuti, che decideranno l’esito di tutta la stagione azzurra.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro