VERSO LA GARA – Al “Marakana” di Belgrado, il Napoli di Ancelotti esordisce nel girone C di Champions League contro i padroni di casa della Stella Rossa: dopo la vittoria di sabato contro la Fiorentina, Ancelotti manda in campo una formazione in parte rimaneggiata, affidandosi tra i pali ad Ospina – che contro i viola aveva ceduto il posto a Karnezis –, ma confermando la difesa “titolare”, con Hysaj e Mario Rui sulle fasce e la coppia Albiol-Koulibaly al centro della difesa; a centrocampo, il tecnico azzurro inserisce dal 1’ Fabian al fianco di Allan e Zielinski, lasciando dunque in panchina capitan Hamsik, mentre in attacco schiera al centro dell’attacco Milik, che sarà supportato nel tridente da Insigne e Callejon. Milojevic, tecnico della squadra serba, imposta un 4-2-3-1 che vede Stojkovic e Rodic sulle fasce, con Degenek e Savic difensori centrali; in mediana, l’allenatore della Stella Rossa si affida alle qualità e l’esperienza di Krsticic, ex centrocampista della Sampdoria, che viene affiancato da Jovicic, mentre sulla trequarti agiranno Ben Nabouhane, Causic e l’ex Fiorentina Marin a supporto dell’unica punta Boakye, ex attaccante di Sassuolo e Atalanta.
LE CHIAVI DEL MATCH – Il Napoli si schiera in campo con un 4-4-2 che vede Zielinski sulla fascia sinistra, Callejon più arretrato del solito a destra, e Fabian e Allan come interni di centrocampo; in fase offensiva, però, Zielinski si accentra, liberando la fascia sinistra per l’inserimento di Mario Rui. In attacco, Insigne si riconferma a sostegno di Milik come era accaduto nell’ultima mezz’ora di gioco con la Fiorentina. Gli azzurri gestiscono il possesso palla e si dimostrano più pericolosi degli avversari – colpendo anche una traversa con Insigne: gli uomini di Milojevic riescono a ripartire soltanto grazie ad alcuni errori in fase di impostazione del Napoli – soprattutto di Allan, che nel primo tempo perde 2-3 palloni pericolosi – e comunque non si dimostrano mai concretamente pericolosi, rifiutando quasi del tutto un approccio propositivo e chiudendosi nella propria metà campo quando il Napoli gestisce la sfera. Al 56’, Milojevic inserisce Jovanvic al posto di Jovicic, mentre nel Napoli Mertens va a rilevare Allan, con Zielinski che va dunque a posizionarsi a centrocampo, mentre Insigne viene dirottato sull’esterno e lascia spazio a belga alle spalle di Milik in un vero e proprio 4-2-3-1. Nonostante il netto dominio degli azzurri, che occupano letteralmente la metà campo avversaria e collezionano numerose occasioni, il risultato non accenna a sboloccarsi. Al 75’ Ancelotti effettua una doppia sostituzione, inserendo Hamsik e Ounas al posto di Zielinski e Callejon; nella Stella Rossa, Pavkov va rilevare Boakye e, dopo qualche minuto, Milojevic spende l’ultimo cambio a sua disposizione, sostituendo Marin con Simic. Il Napoli crea numerose occasioni, ma spreca tanto e, a tratti, è anche sfortunato: i calciatori della Stella Rossa gestiscono il finale di gara tra rallentamenti e un approccio per niente propositivo (come è avvenuto per tutta la gara, del resto), bloccando i partenopei sullo 0-0.
A cura di Mariano Menna
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