VERSO LA GARA – Gli azzurri di Sarri, dopo la più che convincente vittoria contro il Bologna, affrontano la Roma di Luciano Spalletti allo Stadio Olimpico per blindare definitivamente il secondo posto in classifica e, di conseguenza, per aggiudicarsi – in quello che può essere considerato un vero e proprio scontro diretto, seppur alla lontana – la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Dopo aver scontato la squalifica di tre giornate, il ‘Pipita’ Gonzalo Higuaìn torna in campo dal primo minuto nel ruolo di terminale offensivo degli azzurri, supportato nel tridente d’attacco da Mertens (che ha dimostrato di essere in forma contro il Bologna, ma che probabilmente non è abile quanto Insigne in fase di copertura) e Callejon; per il resto, Maurizio Sarri schiera i suoi titolarissimi. Tra i giallorossi, Rudiger – che aveva accusato un risentimento ai flessori della coscia destra in settimana – ha recuperato ed affiancherà Manolas al centro della difesa nel 4-3-3 di Spalletti, con Florenzi e Digne che agiranno sulle fasce; l’ex tecnico dello Zenit San Pietroburgo schiera poi Pjanic (anche il bosniaco era in dubbio a causa di problemi muscolari), Keita e Nainggolan a centrocampo, con El Shaarawy, Perotti – l’argentino agirà da falso nueve – e Salah che vanno a comporre il tridente offensivo ‘leggero’, vista l’assenza di Dzeko come punta centrale. Ancora panchina per Francesco Totti, che con due goal era stato l’indiscusso trascinatore dei giallorossi nel delicato match col Torino, pur subentrando dalla panchina anche in quel caso.
LE CHIAVI DEL MATCH – Fin dai primi minuti di gioco, è evidente come la partita possa essere decisa, nel bene e nel male, dalla posizione di Florenzi, che gioca da terzino destro adattato: la catena di sinistra del Napoli (Ghoulam- Hamsik- Mertens) può risultare cruciale per sbloccare la gara, ma allo stesso tempo sarà fondamentale prestare molta attenzione a Salah e alle sue accelerazioni, visto che Mertens non è avvezzo alla fase difensiva quanto Insigne; l’egiziano deve essere contenuto prettamente da Ghoulam – che dovrà disputare una partita davvero complessa – anche grazie ai raddoppi di Hamsik e Koulibaly. Un’altra posizione importante nello scacchiere tattico giallorosso è ricoperta da Perotti, che agisce da ‘falso nueve’ per non dare punti di riferimento ai difensori azzurri, come poteva accadere con Dzeko in campo; col passare dei minuti, il fantasista argentino gioca sovente da esterno (più spesso a sinistra, in cooperazione con El Sharaawy) per creare superiorità numerica sulle fasce in ripartenza. La partita, soprattutto nel primo tempo, è caratterizzata da ritmi piuttosto alti, con entrambe le squadre che attuano un pressing molto alto quando gli avversari detengono il possesso palla; in tal senso, risulta evidente la difficoltà di Jorginho in fase di costruzione di gioco proprio a causa della marcatura stretta e del pressing dei centrocampisti giallorossi: il Napoli è spesso costretto ad affidarsi ai lanci lunghi di Koulibaly in mancanza di alternative. La manovra azzurra, inoltre, viene spesso rallentata o addirittura interrotta da Hamsik: non è propriamente irresistibile la prestazione dello slovacco che, alla sua 400° presenza in azzurro, risulta poco incisivo e compie troppi errori in fase di costruzione, migliorando un po’ nella ripresa. Col passare dei minuti, Mertens tende ad accentrarsi – quasi come se giocasse da trequartista – per dialogare più facilmente con Higuaìn; non va comunque sottovalutata l’importanza dell’out di destra nella manovra azzurra (caratteristica costante del Napoli) anche in questa partita: una delle poche azioni pericolose del Napoli, infatti, nasce proprio dai piedi di Callejon, che ha inoltre fornito sostegno in fase di copertura ad Hysaj ed Allan. Nella ripresa, l’entrata di Maicon al posto di Florenzi (che si era infortunato) potrebbe mettere in difficoltà Ghoulam – sfruttando proprio le sovrapposizioni tra Salah ed il brasiliano in fase offensiva – ma potrebbe anche concedere di più alla catena di sinistra del Napoli; è proprio questa seconda ipotesi a concretizzarsi inizialmente, col Napoli che cresce nel secondo tempo ed è padrone del campo per larghi tratti. All’ 81’ Totti entra al posto di El Shaarawy: il capitano giallorosso agisce in posizione più arretrata, da regista avanzato , mettendo in mostra le proprie capacità di assist man in un match che non sembra voler decollare. E’ proprio dai piedi di Totti che parte l’azione dell’inaspettato vantaggio della Roma, con Salah che serve Nainggolan al limite dell’area di rigore ed il centrocampista che calcia dalla distanza, infilando il pallone nella rete e battendo Reina. Il match termina col risultato di 1-0 per i giallorossi di Spalletti, che tengono a distanza l’Inter e soprattutto rosicchiano tre punti al Napoli (portandosi così a -2 dagli azzurri) che potrebbero risultare fondamentali in queste ultime tre giornate di campionato; gli azzurri, d’altra parte, dimostrano ancora una volta poca concentrazione negli ultimi minuti di gioco – vedi partita di Torino con la Juventus – e consentono alla Roma di riaprire pienamente la corsa al secondo posto che vale l’accesso diretto alla prossima Champions League.
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