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Analisi Tattica Napoli Calcio

Real Madrid – Napoli, l’analisi tattica: disattenzioni e poca incisività per gli azzurri. Errore collettivo della difesa sul goal di Benzema

Va sottolineato come Marcelo si proietti spesso nella metà campo avversaria, creando superiorità numerica sull’out di destra e mettendo in difficoltà Hysaj

VERSO LA GARA – Al Santiago Bernabéu di Madrid, i Blancos padroni di casa affrontano il Napoli di Sarri nell’ambito degli ottavi di finale di Champions League: Zidane schiera il Real Madrid con un 4-3-3 con Sergio Ramos e Varane al centro della difesa e con Carvajal e Marcelo che agiranno sulle corsie laterali; a centrocampo, il tecnico francese si affida al talento cristallino di Modric, che verrà affiancato da Kroos e Casemiro, mentre in attacco – neanche a dirlo – potrà contare su tre campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Benzema e James Rodriguez (che viene preferito a Lucas Vasquez). Il Napoli si presenta a Madrid con un 4-3-3 speculare che punta sulla continuità, riproponendo la difesa titolare e confermando il tridente leggero con Mertens ‘falso nueve’ (per modo di dire, visti gli ottimi risultati in fase realizzativa del belga); l’unico ballottaggio (doppio) in merito al centrocampo si è sciolto a favore di Diawara in cabina di regia e di Zielinski, che andranno ad affiancare capitan Hamsik.

LE CHIAVI DEL MATCH – La partenza sprint del Real Madrid – piuttosto prevedibile – mette in affanno in più occasioni la difesa partenopea, che non ha la possibilità di alzare il proprio baricentro; in particolare, l’insistita presenza di Marcelo nella propria metà campo costringe gli azzurri ad un particolare lavoro di copertura sulla fascia destra, con Hysaj che va spesso in difficoltà quando l’esterno brasiliano coopera o si sovrappone a Cristiano Ronaldo (o a Rodriguez). In fase di non possesso, Zidane pone Modric in marcatura su Hamsik, ma lo slovacco ha spesso libertà di movimenti nel corso del primo tempo. All’8’, il Napoli si porta a sorpresa in vantaggio con Insigne, che finalizza nel migliore dei modi una splendida ripartenza corale degli azzurri con un tiro a giro dalla lunga distanza che beffa Keylor Navas fuori dai pali. Gli azzurri attuano un pressing alto sul portatore di palla avversario in fase di non possesso, ma in alcune occasioni consentono ugualmente a Modric di premiare gli inserimenti dei propri compagni sfruttando le proprie geometrie. Napoli e Real Madrid si dimostrano spesso imprecise nelle verticalizzazioni, dando il via a pericolose ripartenze da una parte e dall’altra. Al 18’, il Real Madrid riacciuffa il pareggio con Benzema, che viene servito in area di rigore da Carvajal con un cross d’esterno e di testa trafigge Reina: in tale occasione, la posizione di Koulibaly e la marcatura di Albiol non risultano impeccabili. Al 42’, lo stesso Benzema riceve palla da Ronaldo in area di rigore e riesce a sfiorare il pallone sull’uscita del portiere, ma – complice una possibile deviazione dello stesso Reina – colpisce soltanto il palo esterno. Nonostante il possesso di palla e dunque l’ottimo inizio di ripresa del Napoli, è il Real Madrid si porta in vantaggio al 48’ con Toni Kroos: il centrocampista tedesco viene servito al limite dell’area da Cristiano Ronaldo – che non era stato contenuto da Koulibaly ed era giunto sul fondo – e batte Reina con una conclusione di destro. La prestazione del difensore senegalese del Napoli non è stata positiva, viste le numerose disattenzioni difensive. Al 54’, i Blancos siglano il 3-1 con Casemiro, che col destro trova una splendida conclusione al volo dalla distanza che va ad insaccarsi in rete. Al 67’, il Napoli va vicinissimo al goal del 3-2 con Mertens, che viene servito a rimorchio da Callejon, ma non trova lo specchio della porta; va comunque sottolineato come i ritmi del match si siano abbassati rispetto ai primi quarantacinque minuti ed anche il pressing degli azzurri sia calato. Al 70’, Zidane sostituisce Sergio Ramos con Pepe, mentre nel Napoli Allan va a rilevare Zielinski; successivamente, il Real Madrid sostituisce James Rodriguez con Vasquez. Il Real Madrid in attacco non dà punti di riferimento ai partenopei, facendo ruotare in continuazione i tre attaccanti e dunque spostando talvolta sull’esterno lo stesso Benzema. All’81’, Zidane spende l’ultimo cambio a disposizione, sostituendo Benzema con Morata, mentre Sarri manda in campo Milik – che rientra dall’infortunio – al posto di Hamsik per dare maggiore vivacità all’attacco, visto che Mertens – a prescindere dalla ghiotta occasione avuta –non ha mai avuto modo di impensierire Navas. La gara termina sul risultato di 3-1 per i padroni di casa: vanno sottolineati i non pochi errori (spesso banali) compiuti dal Napoli in fase di impostazione, che possono essere dovuti al cosiddetto “effetto Bernabéu”, ma lasciano qualche rimpianto in merito all’approccio alla gara per certi versi ‘timido’ degli azzurri, nonostante vi sia un’altra partita da disputare al San Paolo. Va ovviamente tenuto in considerazione il livello altissimo dell’avversario: in queste circostanze, per quanto sia un truismo, le disattenzioni difensive vanno necessariamente messe in rapporto alla qualità degli avversari, ma gli errori individuali compiuti stasera dagli calciatori del Napoli in certi casi trascendono le capacità e la disposizione tattica del Real Madrid.

A cura di Mariano Menna

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