Il miglior Napoli della stagione s’impone per 6-2 su un Verona che pur subendo per tutto il match ha comunque messo paura agli azzurri. I ragazzi di Mandorlini, infatti, passano in vantaggio dopo 27” con il sinistro al volo di Halfredsson che pesca l’angolo opposto e supera Rafael. La doccia islandese gela il San Paolo ma non la squadra di Benitez che macina gioco per tutta la prima frazione di gioco e crea tante palle gol. Ottima prima frazione di Lorenzo Insigne che punge continuamente sul lato sinistro e fornisce assist deliziosi per i compagni; da antologia, infatti, il lancio con il quale il talento di Frattamaggiore libera Higuain in area di rigore con il Pipita che vede l’altro Rafael deviare in corner il suo mancino volante. E’ un ottimo Napoli quello che affronta gli scaligeri, la circolazione di palla azzurra è più fluida del solito e non ci sono quei problemi in fase di costruzione che hanno fortemente condizionato questo inizio di stagione. La scelta di Benitez di schierare in mediana Jorginho e David Lopez sembra dare i suoi frutti con l’ex Espanyol deputato a far legna e l’italo-brasiliano ad inventare. Il pareggio azzurro arriva solo al 44′ nonostante le dieci palle gol nitide create. Il sigillo porta la firma prestigiosa di Marek Hamsik che arriva in area di rigore a rimorchio e ribadisce in rete una respita di Rafael. La ripresa propone lo stesso Napoli arrembante e fluido visto nei primi 45 minuti. Gli azzurri credono nella vittoria e vanno vicini al vantaggio per due volte con Callejon pescato, in entrambe le circostanze, da un Lorenzo Insigne in grande spolvero. Il gol arriva al 58′ ed è ancora Hamsik, bravo ad inserirsi in area ed a trafiggere nuovamente Rafael. Lo slovacco gioca una ripresa ad alto livello ed il Napoli sembra poter dilagare in qualsiasi momento. Mandorlini corre ai ripari e con un doppio cambio passa dal 3-5-2 di partenza ad un 4-3-3 lanciando nella mischia Nenè e Nico Lopez. Scelta azzeccata quella del tecnico veronese dato che al 62′ è proprio l’attaccante uruguaiano a realizzare il gol del pari superando con estrema facilità due azzurri e trafiggendo Rafael sul primo palo. Poco reattivo nella circostanza Koulibaly che dà le spalle a Lopez mentre lo punta lasciandogli il tempo e lo spazio per concludere a rete. Ma il Napoli è in giornata e nel giro di pochi minuti arriva il momento di Higuain. Il leone argentino esce dalla gabbia e, approfittando di uno svarione della difesa veronese, trafigge Rafael con un preciso rasoterra che vale il 3-2 e la prima rete in campionato per il Pipita. Di qui il match si mette completamente in discesa per gli azzurri che possono approfittare degli ampi spazi lasciati dal Verona; sotto di un gol Mandorlini procede ad un nuovo cambio inserendo Saviola al posto dell’infortunato Marques e passando ad uno spregiudicato 3-4-3 che si presta alla perfezione per le rapide ripartenze partenopee. E’ da azione di contropiede, infatti, che nasce il 4-2. Hamsik, innescato intelligentemente da Ghoulam, fa 40 metri di campo palla al piede ed allarga bene per l’ex Real che insacca in scioltezza dalla sua zolla. L’eccezionale incursione solitaria di Albiol, poi, regala il 5-2 e la doppietta personale ad Higuain. Buona prova dello spagnolo apparso in crescita quest’oggi anche se non al top delle sue possibilità è stato più preciso e sicuro anche se il Verona, pur segnando due gol, non ha mai creato più di tanto. Il match si chiude con il penalty realizzato dal Pipita che si porta a casa il pallone e dà una scossa importante al proprio score in campionato. Ottima gara del Napoli che vince e convince. Gli azzurri sono tornati a mostrare quel gioco offensivo e spumeggiante che piace a Benitez. Finalmente c’è stata una discreta circolazione di palla con un Jorginho apparso in netta crescita fisica e non solo. Nonostante la grande densità creata dagli scaligeri al limite della propria area di rigore, gli uomini di Benitez hanno creato azioni ed impensierito gli avversari grazie ai lampi dei propri attaccanti ma anche grazie ad una manovra più fluida e veloce. Questa è la strada da seguire, Rafa lo sa così come è consapevole della necessità di continuare a lavorare sulla fase difensiva e su quella di non possesso. Il Napoli soffre molto quando attaccato o quando preso in contropiede, lo dimostra il fatto di aver subìto due gol nonostante il Verona non abbia, di fatto, mai messo paura agli azzurri.
a cura di Luigi De Magistris
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