VERSO LA GARA – All’Allianz Riviera, i padroni di casa del Nizza affrontano il Napoli nel match di ritorno del preliminare di Champions League: per cercare di rimontare il risultato di 2-0 maturato al San Paolo, Favre è costretto a fare a meno degli squalificati Plea e Koziello e si affida ai nuovi acquisti, vecchie conoscenze del campionato italiano; il tecnico dei rossoneri imposta infatti un 4-2-3-1 propositivo che vede Seri e Tameze in mediana, con Saint-Maxim, Sneijder – che parte dunque dal primo minuto – e Walter a comporre il tridente di trequartisti alle spalle di Balotelli unica punta. Dall’altra parte, il Napoli di Sarri si presenta in campo con il solito 4-3-3 dei titolarissimi e dunque con la stessa formazione che ha affrontato il Nizza all’andata: in particolare, va sottolineata la presenza al centro del tridente offensivo di Mertens (che verrà affiancato da Callejon ed Insigne), visto che il belga aveva rimediato una botta nel match con l’Hellas Verona.
LE CHIAVI DEL MATCH – La gara si rivela cadenzata da ritmi piuttosto elevati fin dai primi minuti di gioco: le due squadre si affrontano a viso aperto, dando il via a continui ribaltamenti di campo. Il Napoli prova ad imporre nettamente il proprio gioco, come aveva preannunciato Sarri in conferenza stampa, collezionando anche più occasioni da goal dei padroni di casa e cercando di sfruttare la rapidità nei passaggi che è ormai marchio di fabbrica del tridente offensivo azzurro. Va sottolineato l’ottimo lavoro svolto dal Napoli in fase di copertura: gli azzurri infatti recuperano facilmente palla grazie al raddoppio sistematico; d’altra parte, la squadra di Sarri consente spesso a Saint-Maximin l’uno contro uno con Hysaj, che non riesce a contenerlo in maniera efficace e gli concede molto spazio. Ad inizio ripresa, il Napoli si porta subito in vantaggio con Callejon, che dall’out di sinistra viene servito da Hamsik davanti alla porta e deposita in rete col destro. Gli azzurri vanno vicinissimi al goal dello 0-2 dopo pochi minuti con Mertens, la cui conclusione va però ad impattare sul palo. Al 61’, Sarri richiama in panchina Hamsik, sostituendolo con Zielinski, mentre Favre manda in campo poco dopo Lees Melou al posto di Tameze, che ha perso molti palloni e non ha disputato una gara memorabile. Il Napoli continua a sfruttare la circolazione di palla per contenere la pressione dei padroni di casa, che del resto non si dimostrano mai concretamente pericolosi, anche grazie all’ottimo lavoro di Koulibaly ed Albiol in fase difensiva. Al 71’, Rog va a rilevare Allan, mentre Favre sostituisce Balotelli con Knepe Ganago e Walter con Marcel; il tecnico svizzero talvolta prova ad invertire la posizione degli esterni offensivi, schierando Saint Maximin a destra e Walter a sinistra. All’85, Sarri va spendere l’ultimo cambio a sua disposizione, sostituendo Jorginho – che ha speso molto in entrambe le fasi – con Diawara. Il Napoli chiude la partita – se davvero c’erano ancora dei dubbi, traversa di Lee Melou a parte – all’89’ con Insigne, che riceve palla al limite dell’area e trova la conclusione vincente, battendo Cardinale; due goal siglati all’andata e due goal siglati al ritorno per gli azzurri di Sarri, che conquistano così l’accesso ai gironi di Champions League grazie a due gare che li hanno visti indubbiamente superiori agli avversari.
A cura di Mariano Menna
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